n. 1/2024 - NEW

Michele Dalla Sega

Welfare e dinamiche retributive contrattuali: il caso dell’industria alimentare

Obiettivi: il contributo ambisce a indagare l’evoluzione del welfare negoziale nell’ambito del settore dell’industria alimentare attraverso l’analisi dei principali contratti collettivi (nazionali e aziendali) sottoscritti nel settore. L’obiettivo principale è quello di approfondire se, nell’ambito degli ultimi rinnovi, le parti, stiano mutando i caratteri dello “scambio” economico in atto ai diversi livelli negoziali, assorbendo gli aumenti nominali dei salari diretti attraverso una sempre più ampia valorizzazione delle forme di “welfare negoziale”. Metodologia: l’indagine viene condotta, secondo il metodo del diritto delle relazioni industriali, attraverso l’analisi longitudinale degli ultimi 5 rinnovi del CCNL dell’industria alimentare, nonché di 84 contratti aziendali sottoscritti tra il 2016 e il 2023 dalle parti sociali nell’ambito di tale sistema contrattuale, analizzando tutte le clausole negoziali che fanno riferimento a una specifica voce retributiva, che sia essa diretta, indiretta o differita, con particolare attenzione verso le forme di “welfare negoziale”. Risultati: lo studio, attraverso la rassegna dei rinnovi contrattuali stipulati a livello nazionale e aziendale in un importante settore della manifattura, fornisce una prima valutazione sull’evoluzione delle politiche salariali adottate dalle parti sociali negli ultimi anni, anche alla luce delle evoluzioni normative relative al welfare aziendale. L’analisi suggerisce una lettura più ampia sulla questione salariale in Italia, che consideri il sempre più esteso allargamento del concetto di retribuzione verso le principali prestazioni di natura sociale. Limiti e implicazioni: l’approccio adottato nel saggio, che si sofferma sul ruolo dei principali strumenti di welfare promossi dalla contrattazione collettiva, concentra l’attenzione verso forme di retribuzione indiretta o differita, in merito alle quali risulta complesso verificare un impatto immediato sul piano economico per i lavoratori. Originalità: il contributo tocca un tema di stringente attualità, alla luce del dibattito in atto sull’introduzione di un salario minimo legale in Italia, affrontando il tema in un’ottica diversa da quella finora adoperata prevalentemente dalla dottrina, concentrando l’attenzione sul ruolo che rivestono (e potranno rivestire, alla luce di eventuali evoluzioni legislative e contrattuali) le forme di welfare negoziale nella costruzione del trattamento economico complessivo di riferimento dei lavoratori.

Parole chiave: welfare, contrattazione collettiva, relazioni industriali, salari.


Occupational Welfare and Wage Dynamics: the Case of the Food Industry

Objectives: the essay aims to investigate the evolution of occupational welfare in the food industry sector through the analysis of the main collective agreements negotiated in the sector. The main goal is to investigate whether, in the context of the most recent renewals of the collective agreements, the social partners are changing the character of the economic ‘exchange’ taking place at the various negotiation levels, absorbing the nominal increases in direct wages through an increasingly broader valorisation of the forms of occupational welfare. Methodology: the research is conducted, according to the method of industrial relations law, through the longitudinal analysis of the last 5 renewals of the food industry national agreements, as well as of 84 company agreements signed between 2016 and 2023 by the social partners within this contractual system. The A. analyses all the negotiation clauses that refer to a specific pay item, be it direct, indirect or deferred, with a special focus on the occupational welfare measures. Results: the study, through a review of the collective agreements negotiated at national and company level in an important manufacturing sector, provides an initial assessment of the evolution of the wage policies adopted by the social partners in the recent years, also in the light of the regulatory evolutions concerning occupational welfare. The analysis suggests a broader interpretation of the wage issue in Italy, which considers the increasingly broadening of the concept of remuneration towards the main occupational welfare benefits. Limits and implications: the approach adopted in the essay, which focuses on the role of the main occupational welfare benefits, concentrates on indirect or deferred forms of remuneration, where an immediate economic impact on workers is complex to verify. Originality: the essay focuses on a current topic, in the light of the ongoing debate on the introduction of a legal minimum wage in Italy, tackling the issue from a different perspective from the one hitherto mainly used by the doctrine, focusing on the role played by occupational welfare measures in the construction of workers’ overall reference economic treatment.

Keywords: occupational welfare, collective bargaining, industrial relations, wages.

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