n. 4/2017

Michele Tiraboschi Il lavoro agile tra legge e contrattazione collettiva: la tortuosa via italiana verso la modernizzazione del diritto del lavoro

Attraverso l’esame della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale rilevante, il contributo è diretto ad offrire un’approfondita analisi degli aspetti legali e strutturali del c.d. “lavoro agile” come recentemente implementato in Italia. A questi fini, si analizzeranno i confini definitori di questa modalità di lavoro, così come le sue differenze rispetto al telelavoro che sembrano essere più proclamate che effettive. In attesa di una maggiore diffusione dell'analisi giuslavoristica della tematica in termini sistematici nonché delle prime casistiche giurisprudenziali, la prospettiva di “relazioni industriali” utilizzata nel contributo consente una valutazione dell’effettività della l. n. 81/2017 nel fornire una regolamentazione a questa modalità di lavoro che sia dotata di un elevato grado di affidabilità. Inoltre, lo studio enuclea una serie di difetti e lacune dell’attuale quadro normativo che – a partire dalla fase progettuale della proposta legislativa – ha influenzato le prime sperimentazioni da parte degli attori collettivi, spingendoli su terreni scivolosi che potrebbero portare ad un futuro contenzioso lavoristico dovuto al sovrapporsi delle discipline del lavoro agile e del telelavoro. Piuttosto che fornire una risposta alle presupposte rigidità di aspetti legali e sindacali, il nuovo quadro legale introdotto per il lavoro agile sembra destinato ad aggirare alcune disposizioni inderogabili che trovano le proprie origini all’interno della disciplina europea, soprattutto quelle relative alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e all’orario di lavoro. In conclusione, tenendo in considerazione le sfide poste dalla c.d. Quarta Rivoluzione Industriale, il contributo sottolinea che la nuova normativa in materia di lavoro agile rappresenta un’occasione persa nell’ambito della modernizzazione del diritto del lavoro italiano, ove la perdurante centralità attribuita alla nozione di subordinazione all’interno dei processi di cambiamento del mondo del lavoro si configura come punto controverso.


Michele Tiraboschi “Agile work” in the law and the collective agreements: the winding road towards the modernisation of Italian labour law

By examining relevant collective agreements concluded at a national and company level, this paper intends to afford an in-depth analysis of the legal and structural aspects of “agile working” recently implemented in Italy. To this end, the definitional contours of this form of employment are looked into, as are its differences from teleworking, which seem to be more claimed than actual. While awaiting systematic research carried out by other scholars and consequent case law, the "industrial relations law" perspective taken by this paper provides the evaluation of the actual effectiveness of Act no. 81 of 22 May 2017 governing this working scheme with higher levels of reliability. In addition, the paper points out a number of shortcomings and inconsistencies in the current legal framework which – since the planning stage of the legislative proposals – have affected early action from collective actors, pushing them down a slippery slope which might lead to a number of employment disputes resulting from the overlapping between this working scheme and teleworking. Rather than providing a response to the alleged rigidities of legal and trade union aspects characterising teleworking, the regulatory framework governing agile working seems to circumvent a number of binding legislative provisions that have their origins in EU law, especially those concerning occupational health and safety and working time. In considering the challenges posed by the Fourth Industrial Revolution, the paper concludes by stressing that the new set of legislative rules governing agile working are a missed opportunity to modernise Italy’s labour law, and whether the persistent relevance attributed to legal subordination plays a role in the changing world of work is still a moot point.

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