vol. II - n. 1 settembre-ottobre 2018

STEFANIA SCLIP La professionalità in trasformazione alla prova del Jobs Act

Il testo ha come oggetto lo studio degli interventi del legislatore e dei contratti collettivi volti a definire le nuove maglie della tutela della professionalità nell’ambito dell’art. 3, d.lgs. n. 81/2015 e dell’art. 2103 c.c. Considerato il recente cambiamento nelle professionalità che la Quarta Rivoluzione Industriale ha enfatizzato, a richiedere tutela oggi non è più una professionalità statica ma una di tipo dinamico. L’obiettivo dell’elaborato è indagare come la contrattazione collettiva stia gestendo i rinvii che il legislatore dell’art. 3, d.lgs. n. 81/2015 ha introdotto. Infatti, i contratti collettivi con i loro sistemi di inquadramento e classificazione del personale oggi costituiscono il riferimento per una tutela più o meno ampia della nuova professionalità del lavoratore e per definire i margini della flessibilità organizzativa e gestionale del datore di lavoro.


STEFANIA SCLIP The professionality of workers in transformation: the test of the Jobs Act

This article studies the regulatory intervention put in place by the legislator and the collective agreements aimed at identifying new forms of protection for workers’ professionality, in the light of the art. 3, d.lgs. n. 81/2015 and the art. 2103 c.c. Given the changes ensuing from the Fourth Industrial Revolution, which has an impact on workers’ skills, a dynamic idea of professionality, instead of a static one, requires modern form of protection. The aim of this article is to examine how collective agreements are dealing with the provisions of the art. 3, d.lgs. n. 81/2015. Indeed, collective agreements and their personnel classification schemes represent today the cornerstone to introduce new from of protection for workers’ professionality as well as to define the extent of employer’s organizational and management flexibility.

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