vol. I - n. 3 gennaio-febbraio 2018
Massimo De Minicis La teoria del programma e l’attuazione della Garanzia Giovani in Italia, il protagonismo dei tirocini
In Europa le giovani generazioni sono spesso caratterizzate da situazioni di fragilità sociale, soggette a complesse fasi di transizione verso il mercato del lavoro, contrassegnate da poca esperienza professionale, da una non adeguata formazione e da una limitata copertura sociale. Condizione spesso aggravata da dinamiche di precarietà e di arduo accesso alle possibilità finanziarie e creditizie. Questa situazione risulta di maggior aggravio per la componente femminile, i giovani genitori, i migranti e soggetti provenienti da condizioni sociali difficoltose. La Youth Guarantee ha rappresentato una prima risposta comunitaria a tale situazione, inserendosi nella attuazione della strategia per la crescita EU2020 multi-dimensionale, interagendo su diversi obiettivi, l’aumento del numero di giovani inse-riti in modo sostenibile nel mercato del lavoro, la diminuzione dei livelli di abbando-no scolastico, la riduzione del numero di giovani sottoposti a condizioni di indigenza. Un secondo aspetto su cui ha agito la raccomandazione istitutiva della YG è la raffi-gurazione dell’assetto organizzativo dei servizi preposti alla sua realizzazione. Tali suggestioni riprendono indicazioni già presenti in un documento della Commissione europea dal titolo: Contributo dei servizi pubblici per l’occupazione alla strategia Europa 2020. In Italia l’analisi effettuata dimostra, però, come su diverse dimensioni organizzative si siano sviluppati più modelli attuativi, determinando una efficacia differenziata dell’intervento pubblico considerato. Le forme di implementazione e di attuazione della misura Accompagnamento al lavoro, ad esempio, forniscono in tal senso utili suggestioni, confermate anche dalle prime esperienze regionali di azioni sperimentali prossime all’Assegno individuale di ricollocazione (d.lgs n. 150/2015). Un altro aspetto da considerare con attenzione è la configurazione assunta dal prin-cipio di obbligatorietà dell’intervento nei tempi stabiliti. L’alta percentuale di attua-zione dell’iniziativa mediante il Tirocinio, come quasi univoca scelta realizzativa per i giovani utenti, può risultare limitante nella scelta della misura più consona alle proprie esigenze, aspettative, caratteristiche di NEET.
Massimo De Minicis The Theory of the Program and the application of the Youth Guarantee in Italy, the prominence of the Internships
In Europe, young generations are often characterized by situations of social fragility, subject to complex phases of transition to the labor market, marked by little professional experience, poor training and limited social coverage. Condition often worsened by the precariousness and hard access to financial and credit opportunities. This situation is more aggravated for the female component, young parents, migrants and subjects with difficult social conditions. The Youth Guarantee represented a first EU response to this situation, implanting itself in the application of the multidimensional EU2020 growth strategy, interacting on different objectives: increasing the number of young people inserted in a sustainable way in the labor market, the decrease of levels of school dropout, the reduction in the number of young people subjected to conditions of indigence. In Italy, the analysis carried out shows, however, how several implementation models have been developed on different organizational dimensions, determining a differentiated effectiveness of the public intervention considered. Another aspect to consider carefully is the configuration assumed by the principle of obligatory intervention within the established time frame. The high percentage of implementation of the initiative through the Internship, as almost univocal choice for the young users, may be limiting in the choice of the measure most suited to their needs, expectations, characteristics.