vol. III - n. 1 gennaio-febbraio-marzo 2020

Francesca della Ratta-Rinaldi, Alessia Sabbatini The Line between Self-Employment and Salaried Employment and the ILO’s New Classification of Employment Status

Purpose:
the paper analyses characteristics and trend of self-employed workers in Italy. In 2018 they were 5 million, 21.7% of employed persons. The crisis of 2008 reinforced a long-term downward trend began in the 1990s that in the period 2008-2018 has resulted in a decrease of the aggregate by 9.5% (558 thousand fewer). Despite this, Italy ranks third in Europe for the share of self-employed workers, after Greece and Romania, mainly due to the high presence of the component without employees. The statistical aggregate of self-employment includes a very wide range of professional identities sometimes characterized from wide margins of autonomy, in others with very stringent limitations and constraints in relations with clients/customers. Here we focus on the peculiarities of a new statistical aggregate, the dependent contractors. Methodology: at the 20th International Conference of Labour Statisticians the ILO (International Labour Organization) approved a new classification of employment status that revises the boundaries between employees and independents, identifying the new figure of dependent contractors: employed formally autonomous but in fact bound by subordination relationships with another economic unit (client or client) that limits their access to the market (prices, tariffs, etc.) and organizational autonomy. Following the indications of the ILO, in 2019 the Labour Force Survey included the questions to define this new aggregate. Findings: in the average of the first three quarters of 2019 dependent contractors were estimated to be 452,000, 11.5% of self-employed without employees. A quarter were collaborators, 37.2% own-account workers and 37.3% of professionals and, compared to the other self-employed, are characterized by a greater presence of women and young people between 15 and 34 years of age. The dependent contractors with only one client are 50% and are more subject to organisational constraints. The article examines these and other differences that systematically emerge for dependent contractors compared to the other two groups of independents, employers and the “pure” self-employed. Research limitations/implications: the definition of dependent contractors will be improved in the future, and this will engage the official statistics in the coming years. Originality: the paper presents the very first results of the operational definition of dependent contractors.

Keywords: dependent contractors, boundaries between employees and self- employed, International classification of status in employment (ICSE1 8).



Francesca della Ratta-Rinaldi, Alessia Sabbatini Il confine tra autonomi e subordinati e la nuova classificazione dello status occupazionale dell’ILO

Purpose
: Il lavoro analizza la dinamica del lavoro indipendente in Italia. Nel 2018 I lavoratori indipendenti erano circa 5 milioni, il 21,7% del totale degli occupati. La crisi del 2008 ha aggravato un trend in calo che era iniziato già nella metà degli anni ‘90: nel periodo 2008-2018 l’aggregato si è ridotto del 9,5% (-558 mila). Nonostante ciò in Italia la quota degli indipendenti è tra le più elevate in Europa, dopo Grecia e Romania, soprattutto per la componente degli indipendenti senza dipendenti. L’aggregato statistico degli indipendenti comprende diverse figure professionali, caratterizzate da diversi livelli di autonomia. In questo lavoro ci si sofferma sul nuovo aggregato dei dependent contractors, proposto dall’Ilo nel 2018, che consente di definire gli indipendenti che presentano vincoli più stringenti nello svolgimento del loro lavoro. Metodologia: Alla 20th International Conference of Labour Statisticians the ILO (International Labour Organization) ha approvato una nuova classificazione dello status occupazionale che rivede i confini tra dipendenti e indipendenti, identificando la nuova figura dei dependent contractor: occupati formalmente autonomi ma di fatto vincolati da rapporti di subordinazione con un’altra unità economica (cliente o committente) che ne limita l’accesso al mercato (prezzi, tariffe, ecc.) e l’autonomia organizzativa. Seguendo le indicazioni dell’ILO, nel 2019 l’Indagine sulle forze di lavoro ha incluso le domande per definire questo nuovo aggregato. Risultati: Nella media dei primi tre trimestri del 2019 i collaboratori dipendenti sono stati stimati in 452.000, l’11,5% dei lavoratori autonomi senza dipendenti. Un quarto sono collaboratori, il 37,2% lavoratori in proprio e il 37,3% di liberi professionisti, rispetto agli altri lavoratori autonomi, sono caratterizzati da una maggiore presenza di donne e giovani tra i 15 e i 34 anni. I dependent contractor con un solo cliente sono il 50% e più soggetti a vincoli organizzativi. L’articolo esamina queste e altre differenze che emergono sistematicamente per tra questi e gli altri due gruppi di indipendenti, i datori di lavoro e i lavoratori autonomi “puri”. Limiti/implicazioni della ricerca: La definizione di dependent contractor sarà migliorata in futuro, e questo sforzo coinvolgerà le statistiche ufficiali nei prossimi anni. Originalità: Il documento presenta i primissimi risultati della operazionalizzazione della definizione di dependent contractor.

Parole chiave: dependent contractor, distinzione tra dipendenti e lavoratori autonomi, Classificazione internazionale dello stato in occupazione (ICSE1 8).

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