n. 1/2014

Maria Dolores Ferrara La direttiva 2008/104/CE relativa al lavoro tramite agenzia interinale: aspetti problematici e modelli di implementazione


Dalla lunga gestazione della direttiva relativa al lavoro tramite agenzia interinale si ricavano numerosi elementi per comprendere le difficoltà che hanno incontrato i Paesi membri dell’Unione europea in occasione della sua trasposizione negli ordinamenti interni. Da una prima ricognizione dello stato di attuazione delle deroghe al principio di parità di trattamento può rilevarsi che in alcuni Paesi di fatto è attuata soltanto la deroga e non il principio generale con la facoltà di derogare ad esso in talune limitate circostanze. Appare altrettanto fondamentale l’obbligo a carico degli Stati membri, contenuto nella direttiva sul lavoro tramite agenzia interinale, di stabilire meccanismi che regolano il fenomeno delle missioni successive al fine di prevenire abusi, ciò anche alla luce della recente giurisprudenza della Corte di giustizia che ha negato ai lavoratori interinali l’estensione delle norme protettive della direttiva sul contratto a tempo determinato (causa C-290/12, Della Rocca).


Maria Dolores Ferrara Directive 2008/104 CE on Temporary Agency Work: Issues and Implementation Models

The long gestation period of Directive 2008/104/CE is illustrative of the struggle faced by EU Member States at the time of transposing it into national legislation. A cursory look at the implementation of derogations from the principle of equal treatment shows that, save for some cases, exemptions are more frequently implemented than the general principle in some countries. Another aspect that is worth mentioning is the obligation placed upon Member States to regulate successive assignments to prevent the abuse of temporary agency work. This is relevant if one considers recent ECJ case law, which denied the extension of safeguards laid down in the directive to agency workers on fixed-term employment contracts (C-290/12, Della Rocca).


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