n. 4/2014

Armando Tursi L’articolo 18 e il “contratto a tutele crescenti”


L’A. analizza innanzitutto il punto di intersezione tra il Jobs Act e l’art. 18. Prosegue, quindi, con la trattazione delle ragioni del dibattito sulla sua ulteriore restrizione, o totale abrogazione, alla luce della concezione dello stesso come norma dal forte impatto sistematico sull’ordinamento giuslavoristico italiano. L’A. passa in rassegna, poi, i principali problemi applicativi derivanti dalla riforma Fornero, con il suo aver introdotto nel nostro ordinamento la regola secondo cui la sanzione a fronte del licenziamento illegittimo non è sempre la reintegra, ossia: che quest’ultima opera solo in caso di licenziamento discriminatorio, nullo, illecito; che il licenziamento ingiustificato e quello proceduralmente viziato sono sanzionati con una misura solo indennitaria; e infine, che anche taluni casi di licenziamento ingiustificato sono sanzionati con la reintegrazione. L’A. si concentra su quest’ultima distinzione, che ha determinato i maggiori problemi applicativi, mettendone in luce la non, a suo avviso, a-sistematicità. Infine, l’A. propone delle prospettive de iure condendo, analizzando in modo critico una riforma dell’art. 18 attraverso il contratto a tutele crescenti.


Armando Tursi Article 18 of the Workers’ Statute and the Employment Contract with rising Protection

This paper considers the links between the Jobs Act and Article 18 of the Workers’ Statute. A reflection follows concerning the reasons for the repeal or modification of the latter, being Article 18 conceived as a provision that systematically impacts Italian labour law. The paper goes on to examine the issues at the time of implementing the Fornero Reform, which introduced a number of sanctions in the event of unfair dismissal for employers other than workers’ reintegration. In this sense, workers must be reinstated only in the event of discriminatory dismissal, dismissal made null and void, wrongful termination and in some cases, unjustified dismissal. On the contrary, the employer is obliged to pay a fine for all the other cases of dismissals made without a reason and those characterized by procedural flaws. The paper intends to emphasize this last distinction, since it causes the most serious problems when implementing regulation. Finally, the author puts forward some proposals and argues against the reform of Article 18 and the employment contract with rising protection.

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