n. 1/2016

Sito: moodle.adaptland.it
Corso: Diritto delle Relazioni Industriali
Libro: n. 1/2016
Stampato da: Utente ospite
Data: giovedì, 21 novembre 2024, 18:13

INDICE


ARMANDO TURSI Contrattazione collettiva e solidarietà in Mario Napoli


Ricerche: La regolazione del mercato del lavoro dopo il Jobs Act – Parte II

GIUSEPPE SANTORO-PASSARELLI Sulle categorie del diritto del lavoro “riformate”
[abstract]

SEBASTIANO BRUNO CARUSO, MARCO CUTTONE Verso il diritto del lavoro della responsabilità: il contratto di ricollocazione tra Europa, Stato e Regioni
[abstract]

MICHELE TIRABOSCHI Jobs Act e ricollocazione dei lavoratori
[abstract]


Ricerche: Il lavoro che cambia: questioni giuridiche e di relazioni industriali

EMANUELE DAGNINO Uber law: prospettive giuslavoristiche sulla sharing/on-demand economy
[abstract]

ANNAMARIA DONINI Il lavoro su piattaforma digitale “prende forma” tra autonomia e subordinazione. Nuove regole per nuovi lavori?
[abstract]

FRANCESCO SEGHEZZI Lavoro e relazioni industriali nell’Industry 4.0
[abstract]


Interventi

STEFANO BINI Contributo allo studio del demansionamento del lavoratore in Italia
[abstract]


Osservatorio di giurisprudenza italiana

ALESSANDRA VALLEFUOCO Tutela della maternità e modelli di adozione: un sistema a due velocità (nota a C. cost. 22 ottobre 2015, n. 205)

ALESSANDRO BOSCATI Articolo 18 e lavoro pubblico nella giurisprudenza di merito e nella prima pronuncia di legittimità (nota a Cass. 26 novembre 2015, n. 24157, e Trib. Pavia 6 novembre 2015)

MATTEO AVOGARO Mobbing e danno esistenziale: è ancora centrale la prova per presunzioni? (nota a Cass. 23 novembre 2015, n. 23837)

MARIA LAURA PICUNIO In tema di inidoneità temporanea alle mansioni sopravvenuta (nota a Trib. Verona ordinanza 2 novembre 2015, n. 6750)

GRETA CARTOCETI La Cassazione a Sezioni Unite esclude la sussistenza di un diritto potestativo alla prosecuzione del rapporto in capo al lavoratore pensionabile (nota a Cass., sez. un., 4 settembre 2015, n. 17589)


Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione

ANNA CHIARA OLINI Recenti sviluppi della contrattazione decentrata nel Turismo

GIOVANNA CAROSIELLI Le (già numerose e non ancora definitive) precisazioni ministeriali sulle sanzioni in materia di lavoro “nero”, libro unico e buste paga dopo il decreto legislativo n. 151/2015

SILVIA ORTIS Il Jobs Act e la prescrizione dei crediti di lavoro

CARMINE SANTORO L’Inps detta le istruzioni per i verbali ispettivi


Osservatorio di giurisprudenza e politiche comunitarie del lavoro

ELENA PRODI La proposta di raccomandazione del Consiglio sull’inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro


Osservatorio internazionale e comparato

PIERRE DE GIOIA-CARABELLESE, ANTONELLA SANGIORGIO Il lavoratore subordinato con azioni ma liberamente licenziabile: la nuova figura dell’employee shareholder in Gran Bretagna

Giuseppe Santoro-Passarelli Sulle categorie del diritto del lavoro “riformate”

In questo saggio l’A. esamina le normative del Jobs Act che hanno inciso profondamente sulla disciplina previgente delle categorie più significative del diritto del lavoro: a cominciare dai rapporti tra legge e autonomia collettiva attraverso il ridimensionamento dell’inderogabilità delle norme di legge e delle clausole del contratto collettivo. Quanto alla subordinazione il nuovo legislatore non ha modificato la relativa fattispecie ma ha assegnato all’art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81/2015, una funzione di supporto, per includervi i rapporti di falso lavoro autonomo e quelli che si collocano al confine della subordinazione. L’art. 3 dello stesso decreto ha modificato radicalmente la disciplina delle mansioni. Infatti da un lato ha sottratto alla discrezionalità del giudice il giudizio sull’equivalenza delle mansioni e ha considerato il livello di inquadramento indicato dal contratto collettivo e la categoria legale il criterio per consentire la mobilità orizzontale e, d’altra parte, ha ampliato in misura rilevante le ipotesi di adibizione a mansioni inferiori. Il Jobs Act ha ridimensionato il divieto di controllo a distanza sancito dall’art. 4 dello Statuto consentendo di fatto il controllo della prestazione di lavoro attraverso gli strumenti di lavoro come il cell, il tablet, il computer, fatta salva la normativa sulla privacy. L’A. sottolinea inoltre che il d.lgs. n. 23 ha ridotto in misura rilevante l’ambito di applicazione della sanzione della reintegrazione divenuta eccezionale rispetto alla sanzione risarcitoria. E si è soffermato sui rapporti tra il regime delle nullità stabilito dal codice civile in generale per gli atti unilaterali come il licenziamento e le tutele previste dal Jobs Act contro il licenziamento illegittimo. E infine nelle conclusioni l’A. ha messo in evidenza come si rapportano le categorie del diritto civile rispetto alla nuove normative lavoristiche che sono pur sempre speciali, e ha sottolineato il nuovo metodo seguito dal legislatore del Jobs Act che non ha concertato e neppure ha consultato i sindacati prima di emanare queste importanti normative.


Giuseppe Santoro-Passarelli Labour Law and its Reviewed Categories

In this paper the A. examines the Jobs Act regulations that have shaped the previous legislation on the most significant categories of labor law: starting from the relationship between law and collective autonomy through de-escalation of “inderogability” of law and collectively bargained norms. About the subordination, the new legislature has not revised its case, but it has assigned to the art. 2 paragraph 1 of Legislative Decree. N. 81 of 2015, the function to include labor relations of false self-employment and those that are situated on the border of subordination. The art. 3 of the same decree has radically changed the discipline of duty. On one hand removed to the Court’s discretion the judgment on the equivalence of duties and it has considered the level of classification indicated by collective agreement and the legal category as a criterion for allowing horizontal mobility and, on the other hand, it has expanded significantly the possibility of assignment of lower duties. The Jobs act has reduced the prohibition of remote control, set out in art.4 l. 300/1970, allowing de facto control of performance by working tools such as cell, tablet, computer, except for privacy legislation. The A. also underlines that the legislative decree n. 23 has reduced significantly the sphere of the sanction reintegration, of the sanction of reintegration, become an exception to the compensatory sanctions. He focused on the relationship between the system of nullity, established by the Civil Code to unilateral action such as dismissal, and the protections provided by the Jobs Act against unfair dismissal. And finally, in the conclusions he has highlighted how the categories of civil law are related with the new labor legislation that are still a special regulation, and stressed the new approach adopted by the Jobs Act’s legislator that no concerted, and even consulted, unions before adopting these important regulations.

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Sebastiano Bruno Caruso, Marco Cuttone Verso il diritto del lavoro della responsabilità: il contratto di ricollocazione tra Europa, Stato e Regioni

Il presente saggio analizza il contratto di ricollocazione, come componente chiave del recente programma di riforma del mercato del lavoro, condotto dal Governo Renzi, attraverso l’approvazione del Jobs Act. Nella prima parte (§§ 1-4) gli AA. individuano il quadro teorico sottostante al dato normativo attraverso tre pilastri: il paradigma di flexicurity, il principio di responsabilità come nuova traiettoria del diritto del lavoro post fordista, il modello di workfare che esalta l’attivazione individuale letto attraverso la teoria senniana di capability. Il contratto di ricollocazione viene individuato, da un lato, come un contratto di partnership, dall’altro, come forma originale e ibrida di regolazione pubblico/privata. Nella seconda parte del saggio (§§ 5-6) gli autori analizzano le discipline nazionali e regionali del contratto di ricollocazione, enfatizzando le luci e le ombre del nuovo quadro normativo. In conclusione del lavoro vengono evidenziati sei “potenzialità” del contratto di ricollocazione.


Sebastiano Bruno Caruso, Marco Cuttone Labour law and responsability principle, the reallocation contract in a multilevel dimension: European, national and regional

The essay focus on the “contratto di ricollocazione” (reallocation contract) which is an important step of a vast program of Italian labour market reforms enacted by Renzi Government (so called Jobs Act). In the first part (§§ 1-4), authors pose the theoretical framework of positive legal analysis and do it around three pillars: the flexicurity paradigm; the responsibility principle as new trajectory of post fordist labour law; the workfare model of individual activation read through the capability theory (activation and empowerment). They qualify the new contract as partnership contract, considering it an original and hybrid form of public/private regulation.

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Michele Tiraboschi Jobs Act e ricollocazione dei lavoratori

Il contributo ricostruisce le anomale vicende del contratto di ricollocazione all’interno dell’ordinamento italiano e ne analizza gli incerti contorni normativi, tracciando altresì l’ambito di operatività e le ricadute di sistema, nell’impianto complessivo del Jobs Act, del nuovo assegno individuale di ricollocazione di cui all’art. 23 del d.lgs. n. 150/2015. L’A. analizza le difficoltà e le criticità che l’implementazione di queste forme di politiche attive hanno riscontrato e continuano a riscontrare.


Michele Tiraboschi The Jobs Act and Workers’Outplacement

This paper considers the difficult legislativepath of special working schemes concluded with outplaced workers and analysestheir uncertain regulatory framework within Italian legislation. By consideringthese new initiatives within the Jobs Act, the paper goes on to define the scopeof application of these work arrangements and the consequences they mightproduce on the new outplacement allowance laid down by Article 23 of LegislativeDecree No. 150/2015. The challenges and the difficulties arising at the time ofimplementing these measures are also taken into account.

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Emanuele Dagnino Uber law: prospettive giuslavoristiche sulla sharing/on-demand economy

Il contributo, dopo un inquadramento generale del fenomeno on-demand economy, offre una panoramica sulle conseguenze dello stesso sul mondo del lavoro e, in particolare, su debolezze e conseguenti esigenze di tutela, della forza-lavoro impegnata sulle piattaforme online. Affrontate le debolezze per nodi tematici – sicurezza e stabilità economica; salute e sicurezza sul lavoro; sistemi reputazionali e accesso al lavoro; polarizzazione, accesso e formazione; voce collettiva – nelle conclusioni l’A. delinea le possibili modalità di un intervento legislativo volto a riempire il vuoto normativo in cui il fenomeno trova espressione, provando a suggerire quella a suo parere preferibile.


Emanuele Dagnino Uber law: labour law perspectives on the sharing/on-demand economy

After providing a snapshot of the on-demand economy, this paper affords an overview of the impact this economic model will have on the world of work and on the shortcomings and the safeguards required of the workforce engaged on the online platforms. The weaknesses of this working scheme are reviewed individually and concern economic security and stability; health and safety at work; reputation systems and access to employment; polarization, access and training; collective voice. In the conclusions the paper outlines the possible ways in which a legislative action could take place to regulate the on-demand economy, identifying the one which according to the Author would be the most suitable.

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Annamaria Donini Il lavoro su piattaforma digitale “prende forma” tra autonomia e subordinazione. Nuove regole per nuovi lavori?

Il paper analizza alcuni aspetti delle forme di lavoro che transitano attraverso le piattaforme digitali di crowd employment. Le relazioni giuridiche che si instaurano al loro interno conducono a ritenere che il ruolo delle infrastrutture digitali vada oltre la mediazione tra domanda e offerta di lavoro e sia piuttosto assimilabile a quello di controparte contrattuale principale degli utenti-lavoratori. A partire da questa considerazione, l’articolo si interroga sull’adeguatezza degli strumenti qualificatori disponibili rispetto a tali nuove forme di lavoro. In particolare, si verificherà se la linea di espansione dell’area del lavoro subordinato e le modalità concrete con cui questo percorso è stato intrapreso dal d.lgs. n. 81/2015 siano in grado di governare le forme di lavoro svolto per il tramite delle piattaforme di crowdsourcing.


Annamaria Donini Crowd employment “takes form” between subordinate work and self employment: new rules for new jobs?

The paper investigates some aspects of the new forms of job that passes through crowd employment platforms. The legal relationships among them lead to the conclusion that the role of digital infrastructures goes beyond matching labour demand and supply and is quite similar to that of a contractual counterparty of the users-workers. Starting from this premise, the article examines the adequacy of available legal instruments to qualify such types of job. The main issue is whether the expansion line of the subordinate work and the concrete way in which this process has been undertaken by Decree no. 81/2015 are capable of governing the new forms of employment completed through online platforms.

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Francesco Seghezzi Lavoro e relazioni industriali nell’Industry 4.0

Lo studio indaga sull’impatto dell’Industry 4.0 sull’organizzazione del lavoro e delle relazioni industriali cercando di porre il problema dal punto di vista delle scienze sociali. L’attenzione è rivolta in particolare agli elementi di discontinuità che i nuovi sistemi produttivi introducono nel paradigma del lavoro subordinato e nelle relazioni industriali su esso costruiti. Sono analizzati i modelli e gli scenari che si prevedono, in particolare quelli antitetici della specializzazione dell’automazione. Si individuano nella flessibilità e nella formazione gli aspetti chiave del fenomeno. In conclusione, ampio spazio è dedicato alle sfide che la nuova manifattura digitale lancia alle relazioni industriali, sia rispetto al baricentro contrattuale, sia rispetto ai nuovi contenuti della contrattazione e alla visione teoretica.


Francesco Seghezzi Work and Industrial Relations in Industry 4.0

The study investigates the impact of Industry 4.0 on work organization and industrial relations in an attempt to analyze the problem from a social science perspective. Special attention is given to how new production systems distance themselves from the traditional paradigm of employment and industrial relations. Possible patterns and scenarios are also examined, particularly those involving specialization and automation. Flexibility and training are therefore singled out as the key aspects of the phenomenon. To conclude, the challenges posed by new digital manufacturing within the industrial relations arena are examined at the theoretical level, in relation to the employment relationship and the issues negotiated in collective bargaining.

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Stefano Bini Contributo allo studio del demansionamento del lavoratore in Italia

Il presente studio intende apportare un contributo alla riflessione attorno all’evoluzione che il bilanciamento tra interessi contrastanti, espressi dalla dualistica relazione tra capitale e lavoro, sta conoscendo nel panorama lavoristico italiano. La riflessione ruota, più in particolare, attorno alla diacronica evoluzione della disciplina in materia di demansionamento del lavoratore in Italia. Le recenti modifiche sono, invero, ritenute espressive di una nuova visione sistemica del Diritto del lavoro, nella sua complessiva dimensione funzionale ed identitaria. L’A., considerando la evoluzione del tessuto normativo italiano relativo al demansionamento, propone così un ragionamento attorno ad un possibile ripensamento dell’equilibrio tra poteri datoriali e tutele del lavoratore, nel suo rapportarsi alla centrale dimensione assiologico-valoriale e costituzionale di riferimento. È quindi, la tavola assiologico-valoriale fondativa dell’ordinamento giuslavoristico, il naturale punto di approdo della riflessione, che invita il lettore ad un ragionamento che riconcepisca la stessa identità del Diritto del lavoro del nuovo millennio. L’indagine incontra, inoltre, nell’apertura alla comparazione con l’ordinamento spagnolo, la fonte per un’ulteriore e più ampia riflessione, tesa a porre in luce le generali tendenze riformatrici che, in ambito europeo, stanno trovando sempre maggiore e più incisiva diffusione.


Stefano Bini Contributing to examining workers’ deskilling in Italy

The aim of this paper is to contribute to the discussion on capital and labour characterizing Italian labour legislation. Specifically, the focus is on the development of rules concerning workers’ deskilling in Italy, which are seen as a source of innovation at the national level. Considering the evolution of national legislation on this issue, the author argues in favor of a review of the balance between employers’ powers and workers’ protection. The reflection is also supplemented by a comparative analysis with Spain and shows a trend towards innovation which is increasingly evident in Europe.


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