n. 2/2016
Sito: | moodle.adaptland.it |
Corso: | Diritto delle Relazioni Industriali |
Libro: | n. 2/2016 |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | giovedì, 21 novembre 2024, 19:08 |
Sommario
- ABSTRACT
- Massimiliano Delfino Legge e contrattazione collettiva sui minimi salariali...
- Paolo Tomassetti La nozione di sindacato comparativamente più rappresentativo...
- Lucio Imberti L’eccezione è la regola?! Gli accordi collettivi in deroga alla disciplina delle collaborazioni...
- Gian Piero Gogliettino Jobs Act: le criticità del lavoro autonomo parasubordinato...
- Lilli Casano Il sistema della formazione continua...
- Sergio Vergari Promuovere forme di occupazione stabile...
- Stefania Buoso Uso e abuso della Cassa integrazione in deroga
- Costantino Cordella Appalti: nozione lavoristica e tutela dei crediti...
INDICE
Ricerche: La regolazione del mercato del lavoro tra recenti riforme, principi costituzionali e prassi
MASSIMILIANO DELFINO Legge e contrattazione collettiva sui minimi salariali nel prisma dei principi costituzionali
[abstract]
PAOLO TOMASSETTI La nozione di sindacato comparativamente più rappresentativo nel decreto legislativo n. 81/2015
[abstract]
LUCIO IMBERTI L’eccezione è la regola?! Gli accordi collettivi in deroga alla disciplina delle collaborazioni organizzate dal committente
[abstract]
GIAN PIERO GOGLIETTINO Jobs Act: le criticità del lavoro autonomo parasubordinato e le possibili soluzioni
[abstract]
LILLI CASANO Il sistema della formazione continua nel decreto legislativo n. 150/2015
[abstract]
SERGIO VERGARI Promuovere forme di occupazione stabile. I nuovi incentivi universali
[abstract]
STEFANIA BUOSO Uso e abuso della Cassa integrazione in deroga
[abstract]
Interventi
COSTANTINO CORDELLA Appalti: nozione lavoristica e tutela dei crediti retributivi dei lavoratori
[abstract]
Osservatorio di giurisprudenza italiana
MASSIMILIANO MARCHE, FRANCESCO PIERRO La responsabilità solidale ex articolo 29, comma 2, decreto legislativo n. 276/2003: quid juris in caso di fallimento dell’appaltatore? (nota a Trib. Torino 26 giugno 2015)
LORENZO MARIA PELUSI Il licenziamento disciplinare in violazione del CCNL applicabile: Statuto dei lavoratori e tutele crescenti a confronto (nota a Cass. 30 marzo 2016 n. 6165)
FRANCESCO GADALETA Licenziamento, incertezza della tutela e prescrizione: sul silenzio del legislatore e anarchia interpretativa (nota a Trib. Milano 16 dicembre 2015, n. 10803)
ANDREA BOLLANI Termini decadenziali e contratti di somministrazione scaduti prima dell’entrata in vigore della legge n. 183/2010: la prevalenza delle esigenze di certezza dei rapporti giuridici (nota a Cass. 8 febbraio 2016, n. 2420)
Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione
DAVIDE MOSCA La contrattazione aziendale nell’industria alimentare nel biennio 2014-2015
AGNESE MORICONI Il nuovo sistema delle dimissioni: scopi e risultati della riforma
CARMINE SANTORO Collaborazioni etero-organizzate e “riqualificazione” ispettiva nell’interpretazione del Ministero del lavoro
PIERLUIGI RAUSEI La depenalizzazione dei reati in materia di lavoro
Osservatorio di giurisprudenza e politiche comunitarie del lavoro
MIREIA LLOBERA VILA L’articolo 8 del Regolamento Roma I, secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, alla luce delle sentenze Koelzsch, Voogsgeerd e Schlecker (nota a C. giust. 12 settembre 2013, Anton Schlecker c. Melitta Josefa Boedeker, causa C-64/12)
Osservatorio internazionale e comparato
ROISIN DAVIS, OLGA JUBANY I sindacati e la migrazione in Europa: il paradosso moderno in merito alla diversità della forza-lavoro
Massimiliano Delfino Legge e contrattazione collettiva sui minimi salariali nel prisma dei principi costituzionali
Scopo di questo contributo è indagare gli spazi e le opportunità per la legge e la contrattazione collettiva in tema di minimi salariali, utilizzando come osservatorio privilegiato le principali sentenze della Corte costituzionale sull’art. 36 e sui suoi intrecci con l’art. 39 Cost. Il saggio si interroga quindi sulla possibilità/opportunità di approvare una normativa legale sul salario minimo muovendosi in una prospettiva pluriordinamentale, ovvero tenendo in considerazione le interconnessioni di un’eventuale normativa in materia con le altre previsioni dell’ordinamento statuale e analizzandone gli effetti sull’ordinamento sindacale. Altrettanto importanti, nella prospettiva scelta, sono i collegamenti con la disciplina dell’Unione europea, in quanto la questione salariale è legata a filo doppio alle esigenze del mercato.
Massimiliano Delfino Law and collective bargaining on minimum wages in the prism of constitutional principles
The aim of this article is to investigate upon the spaces and opportunities for the law and collective bargaining on the subject of minimum wages, using as a privileged observatory the main decisions of the Constitutional Court concerning Article 36 and its connections with Article 39 of the Constitution. Then this contribution deals with the possibility/opportunity to adopt a law on minimum wage assuming a multi-system perspective, namely taking into account the influence of a possible legislation in that field upon the other provisions of the legal system and analysing its effects on the trade union system. Under this perspective, the links with the EU level are equally important, since the wage issue is tied hand in glove with market requirements.
Paolo Tomassetti La nozione di sindacato comparativamente più rappresentativo nel decreto legislativo n. 81/2015
L’articolo ricostruisce la natura e la funzione della nozione di “sindacato comparativamente più rappresentativo” impiegata nel Jobs Act. L’analisi mostra come la formula si presti ad essere interpretata ed utilizzata in funzione di deterrenza rispetto a comportamenti di datori di lavoro orientati a favorire fenomeni di dumping contrattuale applicando contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni non rappresentative. Il contrasto a questi fenomeni elusivi della concorrenza è perseguito mediante la tecnica del rinvio, in forza della quale il legislatore riconosce la possibilità di flessibilizzare le tipologie contrattuali ai soli contratti collettivi sottoscritti da sindacati comparativamente più rappresentativi.
Paolo Tomassetti The concept of “most representative trade union” within the Law n. 81/2015
This article analyses the nature and the function of the concept of “most representative trade union” within the Jobs Act. The analysis shows that the concept could be used as a deterrent against managerial behaviours aimed at downsizing wages and working conditions through the application of collective agreements signed by non-representative trade unions and employers’ organisations. Accordingly, legal devolutions of power towards collective bargaining have been introduced in order to allow collective agreements signed by the most representative trade unions and employers’ organisations to enable the flexible implementation of labour legislation (e.g. non-standard employment contracts), thus making the non-representative collective agreements less attractive for employers.
Lucio Imberti L’eccezione è la regola?! Gli accordi collettivi in deroga alla disciplina delle collaborazioni organizzate dal committente
Il saggio prende in esame la nuova disciplina delle collaborazioni organizzate dal committente e gli accordi collettivi in deroga a tale disciplina previsti dalla norma di cui all’art. 2, comma 2, lett. a, d.lgs. n. 81/2015. Alla luce dell’analisi dei singoli accordi, l’A. formula osservazioni di carattere tecnico-giuridico e sindacale e si pone l’interrogativo se – considerato il numero significativo di settori produttivi interessati dagli accordi e l’ampia platea di lavoratori coinvolti – le eccezioni non risultino di fatto prevalenti rispetto alla regola generale prevista dall’art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81/2015.
Lucio Imberti Is the Exception the Rule?! The Collective Agreements in Derogation to the Provisions Regulating the So-Called “Employer-Organised Autonomous Work”
This paper examines the new regulation of the so-called “employer-organised autonomous work” and in particular the collective agreements that may derogate from such regulation according to article 2, section 2, letter a, Legislative Decree No. 81/2015. In light of the review of the single collective agreements as yet in force, the A. expresses some general remarks from both a technical-juridical and trade union perspective and questions whether – considering the wide scope of such agreements and the significant number of workers involved – the exceptions granted by such agreements do not in fact prevail over the general rule provided for by article 2, section 1, Legislative Decree No. 81/2015.
Gian Piero Gogliettino Jobs Act: le criticità del lavoro autonomo parasubordinato e le possibili soluzioni
Il d.lgs. n. 81/2015, nel consegnare agli operatori del diritto un codice organico del lavoro, detta anche precise regole sostanziali circa le collaborazioni coordinate e continuative. Nel merito, il precipuo intervento legislativo, posto in essere sempre in ragione del contrasto a comportamenti simulatori finalizzati a eludere le regole del diritto del lavoro, introduce nel nostro ordinamento una particolare fattispecie contrattuale del lavoro parasubordinato, caratterizzata dall’applicazione delle protezioni tipiche del lavoro subordinato.
Gian Piero Gogliettino The Jobs Act: The Shortcomings of quasi-subordinate employment and possible actions to deal with them
The Legislative Decree No. 81/2015, which delivers new job rules and regulations, also gives precise rules for coordinated and continuous collaborations. In particular, this legislative decree is intended to counter abuse of standing labour law and introduces a new contractual codification of subcontract work afforded by the application of the typical protections of the employment.
Lilli Casano Il sistema della formazione continua nel decreto legislativo n. 150/2015
Il contributo analizza e commenta le disposizioni del d.lgs. n. 150/2015 riguardanti direttamente e indirettamente il sistema della formazione continua, con particolare riferimento al ruolo dei fondi bilaterali della formazione continua e al collegamento con il sistema di validazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze in via di istituzione nel nostro Paese. L’A. evidenzia le possibili criticità sul piano operativo e della governance e le ricadute sul processo più generale di consolidamento di un sistema di apprendimento permanente del nostro Paese.
Lilli Casano Lifelong Education in Legislative Decree No. 150/2015
The article analyzes and comments on the provisions of Legislative Decree no. 150 of 2015 concerning continuing education and training, with particular attention to the role of bilateral funds for continuing vocational training and to the possible connection to the system for validation of informal and non-formal learning which is being established in our country. The author highlights the difficulties on the operational side and with respect to the governance model, arguing the possible impact of these measures on the more general process of consolidation of a lifelong learning system in Italy.
Sergio Vergari Promuovere forme di occupazione stabile. I nuovi incentivi universali
L’esonero contributivo introdotto per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2015, e riproposto, seppur a condizioni diverse, anche per le assunzioni effettuate nel 2016, introduce una profonda modifica nel sistema degli incentivi all’occupazione. Esso segna il passaggio dalla stagione del sostegno selettivo di singole categorie di lavoratori o di contratti a quella dell’aiuto indifferenziato a tutte le assunzioni effettuate a tempo indeterminato. L’auspicio è quello di favorire, in tal modo, l’aumento dell’occupazione stabile. Il cambio di paradigma nella tecnica di incentivazione pone nuovi problemi, collegati principalmente all’interpretazione dei limiti introdotti per l’accesso agli aiuti. Il nodo più importante, sul piano della politica del lavoro, riguarda, tuttavia, l’assenza di criteri preventivi per la valutazione di efficacia della nuova misura. Non è chiaro, inoltre, se la sua introduzione è destinata a promuovere un abbassamento stabile del costo del lavoro per la nuova occupazione stabile.
Sergio Vergari Promote forms of stable employment. The new universal incentives
The exemption from payment of social security contributions introduced for the new permanent job carried out in 2015, and revived, albeit under different conditions, even for new hires in 2016, it introduces a fundamental change in the employment incentives system. It marks the transition from the season of selective support for individual categories of workers or contracts to the undifferentiated aid to all the assumptions made permanently. The hope is to encourage, thereby, the stable increase in employment. The paradigm change in the incentive technique poses new problems, mainly related to the interpretation of the limits for access to aid. The most important thing, in terms of employment policy, concerns, however, the absence of criteria for the evaluation of new measure. It is also unclear if its introduction is intended to promote a stable lowering of labor costs for the new stable employment.
Stefania Buoso Uso e abuso della Cassa integrazione in deroga
Il saggio inquadra l’istituto della “cassa integrazione in deroga” nella normativa più recente misurandolo con i problemi attuali che minano l’efficacia protettiva dello stesso. In particolare, analizza i fenomeni di illegalità connessi e le conseguenze in termini di solidarietà.
Stefania Buoso Use and Abuse of Exceptional Redundancy Funds
The essay frames the institute named “cassa integrazione in deroga” in the most recent legislation and confronts it with actual problems that threaten its protective efficacy. In particular, it analyses the relevant phenomena of illegality and their consequences in terms of solidarity.
Costantino Cordella Appalti: nozione lavoristica e tutela dei crediti retributivi dei lavoratori
Con i mutamenti organizzativi delle imprese è aumentato l’interesse per l’utilizzo di strumenti giuridici che permettono la dissociazione tra il datore di lavoro formale e colui che beneficia della forza lavoro. In questo saggio viene trattato l’istituto dell’appalto ponendo attenzione nella prima parte ai requisiti che consentono di definire lecito il suo utilizzo alla luce della definizione dell’art. 29, comma 1, del d.lgs. n. 276/2003. Nel proseguo, poi, ci si sofferma sulle tutele giuridiche che in tali contesti sono previste al fine di salvaguardare i crediti retributivi dei lavoratori, sottolineando le differenze tra quanto prevede il comma 2 dell’art. 29 e le garanzie che derivano dalla disciplina generale dell’art. 1676 c.c. Su quest’ultimo tema, infine, sono approfonditi due profili oggetto di diverse modifiche da parte del legislatore, quello della moltiplicazione dei centri di imputazione della solidarietà e quello delle deroghe al principio della responsabilità solidale che la contrattazione collettiva è ammessa ad adottare.
Costantino Cordella Outsourcing: Its Definition in Labour Law and the Protection of Remuneration due to Workers
The changes in the organization of enterprises have increased the interest for the use of legal instruments that allow the separation between the employer formal and the beneficiary of the workforce. In this essay is treated the institute of procurement contract, paying attention, in the first part, to the requirements for considering legitimate its use, according to the definition of article 29, paragraph 1, of Legislative Decree No. 276/2003. In the second part, I focus on the legal protections provided in order to safeguard workers in case of no-payment of wages, highlighting the difference between the paragraph 2 of article 29 and the guarantees arising from general discipline of article 1676 c.c. Finally, two profiles which are been object of several changes by the legislator are examined: the multiplication of employers called to pay for salaries of the workers and, then, the exceptions to the solidarity obligations that collective bargaining is legitimated to adopt.