n. 3/2016

Sito: moodle.adaptland.it
Corso: Diritto delle Relazioni Industriali
Libro: n. 3/2016
Stampato da: Utente ospite
Data: venerdì, 26 aprile 2024, 23:34

INDICE


Ricerche: Tecnologia, ambiente e demografia: il diritto del lavoro alla prova della nuova grande trasformazione

MANFRED WEISS Digitalizzazione: sfide e prospettive per il diritto del lavoro
[abstract]

MICHELE FORLIVESI La sfida della rappresentanza sindacale dei lavoratori 2.0
[abstract]

JUAN ESCRIBANO GUTIÉRREZ Lavoro e ambiente: le prospettive giuslavoristiche
[abstract]

ANNA ROTA A proposito di invecchiamento attivo ed in buona salute: quale revisione delle politiche pubbliche nazionali e delle relazioni sindacali?
[abstract]


Interventi

ANTOINE JACOBS La riforma del diritto del licenziamento olandese del 2015
[abstract]

VINCENZO LUCIANI La riforma dell’apprendistato: rapporto con il contratto a tutele crescenti e “riordino” delle fonti di regolazione
[abstract]

MARCO BIASI Brevi riflessioni sulla categoria dirigenziale all'indomani del Jobs Act
[abstract]


Relazioni industriali e Risorse umane

DAVIDE MOSCA, PAOLO TOMASSETTI La valorizzazione economica della professionalità nella contrattazione aziendale
[abstract]


Osservatorio di giurisprudenza italiana

LUCIO IMBERTI Canti e controcanti nella giurisprudenza della Cassazione in materia di esclusione e licenziamento del socio lavoratore di cooperativa (nota a Cass. 13 maggio 2016, n. 9916, e altre)

PASQUALE PASSALACQUA Le Sezioni Unite sull’abuso del contratto a termine nella PA optano per la trasposizione dell’indennità prevista per il settore privato: il cerchio si chiude davvero? (nota a Cass., sez. un., 15 marzo 2016, n. 5072)

VINCENZO FERRANTE Ancora in tema di eccezione di inadempimento nel contratto di lavoro subordinato (ovvero quando la mora credendi è invocata a sproposito) (nota a Cass. 19 gennaio 2016, n. 836)

MARCO FERRARESI L’obbligo di repêchage tra onere di allegazione e onere della prova: il revirement della Cassazione (nota a Cass. 13 giugno 2016, n. 12101, e altre)

MARIA TERESA CROTTI Licenziamento della lavoratrice che si sottopone al procedimento di fecondazione assistita: la discriminazione opera obiettivamente (nota a Cass. 5 aprile 2016, n. 6575)

FABRIZIA SANTINI Il ricorso al Comitato provinciale dei garanti come rimedio esclusivo contro le decisioni della Commissione elettorale (nota a Trib. Roma 9 settembre 2015)


Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione

CARMINE SANTORO La vigilanza ispettiva sulla contrattazione collettiva


Osservatorio di giurisprudenza e politiche comunitarie del lavoro

GIOVANNA CAROSIELLI La sentenza RegioPost e l’anima “dimezzata” della Corte di giustizia europea nella tutela dei lavoratori impegnati negli appalti pubblici (nota a C. giust. 17 novembre 2015, RegioPost GmbH c. Stadt Landau in der Pfalz, causa C-115/14)

GIONATA CAVALLINI Trasferimento d’azienda, “effetto Lazzaro” e ruolo giocato dalla continuazione dell’attività nel sistema della direttiva 2001/23/CE (nota a C. giust. 9 settembre 2015, João Filipe Ferreira da Silva e Brito e a. c. Estado português, causa C-160/14)


Osservatorio internazionale e comparato

GIULIO CENTAMORE Ascesa e declino della libertà sindacale in Iran

ALESSANDRO CENERELLI Il lavoro transnazionale nella prospettiva dell’ordinamento russo


Manfred Weiss Digitalizzazione: sfide e prospettive per il diritto del lavoro

Dal momento che la digitalizzazione comporta una importante trasformazione del mondo del lavoro, è opportuno domandarsi quali siano le conseguenze di tale trasformazione sul diritto del lavoro. Deve essere ritenuta una minaccia o una opportunità? Di certo, si tratta di un fenomeno che pone sfide di rilievo al diritto del lavoro, sfide che devono essere affrontate adeguatamente. Il contributo mira a delineare alcuni degli aspetti che meritano attenzione: costituisce una panoramica sul tema in dieci punti, una sorta di decalogo. Le questioni di interesse vanno dalle nozioni di lavoratore e datore di lavoro alla formazione e alla protezione dei dati personali; dai tempi di lavoro, il bilanciamento tra lavoro e vita privata e la protezione di salute e sicurezza del lavoratore alla rappresentanza collettiva, alla partecipazione dei lavoratori e fino all’internazionalizzazione del lavoro. Si delineano così dieci campi di indagine su cui la dottrina giuslavoristica dovrà concentrarsi a fronte della trasformazione in atto.


Manfred Weiss Digitalisation: Challenges and Perspectives for Labour Law

Because digitalization entails a dramatic transformation of the world of work, it is worth exploring the consequences of this transformation on labour law. Is digitalization to be seen as a threat or as an opportunity? Certainly, it poses many challenges to labour law that should be addressed properly. In view of the above, the paper aims to outline some major aspects, and to provide an overview of this topic considering ten points, a sort of decalogue. Emphasis is given to such aspects as the notions of employee and employers, training and data protection, working time, work-life balance and health and safety, as well as collective representation, employee involvement in the company and internationalization of work. The Author outlines ten topics which deserve attention from labour scholars due to the transformation underway.

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Michele Forlivesi La sfida della rappresentanza sindacale dei lavoratori 2.0

L’A. sottolinea come l’evoluzione tecnologica e la massiccia digitalizzazione dei processi produttivi globali non solo premettano l’affermarsi sul mercato di nuovi lavori e professionalità, ma impongano un radicale ripensamento dei tradizionali paradigmi analitico-descrittivi e, in particolare, una nuova riflessione sul quantum e sul quomodo della produzione industriale e dell’appropriazione di beni e servizi nel mercato globale. Tali considerazioni fungono da premessa per l’analisi del fenomeno della micro-imprenditorialità digitale quale nuova forma di auto-impiego, caratterizzata da debolezza contrattuale ed economica, intrapresa per accedere ad un mercato del lavoro bloccato e/o insoddisfacente. L’indagine si concentra specificatamente sulla possibilità di estendere in via interpretativa le garanzie costituzionali di cui agli artt. 3, 39 e 40 Cost. a tali nuovi lavoratori 2.0 e sui possibili meccanismi associativi deputati a creare rappresentanze e tutele di nuovi ed emergenti interessi collettivi. L’analisi si conclude con una riflessione sul futuro del sindacato incentrata sulla valorizzazione della persona del lavoratore, quale soggetto a cui deve essere assicurata la liberà di auto-determinarsi nel lavoro prestato in qualunque forma, e sulla necessità di creare un sindacato 2.0 in grado di negoziare un apparato di tutele idoneo ad arginare la debolezza contrattuale ed economica dei lavoratori digitali nel mercato del lavoro.


Michele Forlivesi The challenge of 2.0 workers representation

The A. underlines the impact of ICT and knowledge society on the creation of new forms of job and the necessity of a radical afterthought of the traditional analytical-descriptive paradigms of the reality. Such considerations are the premise for the analysis of the phenomenon of the digital micro-entrepreneurship as new form of auto-employment, characterized by contractual and economic weakness, undertaken in a labour market crippled and unrewarding. The investigation specifically focuses on the possibility of a interpretative extension of arts. 3, 39 and 40 Cost. to workers 2.0 and on the possible associative mechanisms able to create representations and rights for new collective interests. Analysis ends with a reflection on the future of unions, on the protection of the person of worker and on the necessity to create new trade unions to bargain rights of the digital workers in the labour market.

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Juan Escribano Gutiérrez Lavoro e ambiente: le prospettive giuslavoristiche

Muovendo dalla necessità di affrontare l’impatto delle attività umane sull’ambiente esterno, l’A. affronta il tema della tutela ambientale dal punto di vista giuslavoristico. Nella prima parte del saggio, la logica concorrenziale capitalistica è individuata dall’A. come la causa principale dell’erronea dicotomia tra lavoro e ambiente, che ridotti a meri strumenti di produzione competono inevitabilmente l’uno contro l’altro. La seconda parte del saggio si concentra sulla normativa giuslavoristica spagnola, che tende a distinguere il piano della prevenzione della salute sul posto di lavoro da quello della salvaguardia ambientale, contribuendo ad accentuare la contrapposizione tra le due realtà. Sebbene l’ultimo decennio abbia visto l’ingresso delle questioni ambientali nell’agenda delle autorità pubbliche e delle organizzazioni sindacali, gli impegni effettivamente assunti in questo ambito sono stati scarsi. L’A. conclude esplicitando la necessità di uniformare la legislazione nazionale a tutela della prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro con quella relativa alla salvaguardia ambientale. Un maggior coinvolgimento dei lavoratori si rende infine necessario per superare l’erronea percezione circa la presunta incompatibilità tra lavoro e ambiente.


Juan Escribano Gutiérrez Work and Environment: Perspectives on Labour Law

After contending the need to evaluate the effects of human activities on the external environment, the A. deals with environmental protection from the perspective on labour law. In the first part of the essay, the competitive logics of capitalism are identified by the A. as the main rationale behind the wrong dichotomy between work and environment, which are both intended as mere production factors ending up involved in a dangerous competition against each other. The second part of this essay focuses on the Spanish legislation, where norms aimed at preventing risks at work-place are rigorously separated from those guaranteeing the environmental protection, thus exacerbating the contraposition between the two spheres. Moreover, even though environmental issues have been recently included in the agenda of public authorities and workers’ representatives, the commitments made therein have been scarcely effective. The A. concludes stressing the urgency to align the legislation on health and safety at workplace with the norms focused on environmental protection. Workers’ involvement is finally promoted in order to overcome the erroneous perception of work and environment as conflicting realities.

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Anna Rota A proposito di invecchiamento attivo ed in buona salute: quale revisione delle politiche pubbliche nazionali e delle relazioni sindacali?

Malgrado le Istituzioni internazionali e l’Unione europea invitino da tempo ad occuparsi dei cambiamenti demografici e degli effetti da questi prodotti al mercato del lavoro ed ai sistemi sociali, sanitari e pensionistici, le politiche pubbliche a livello nazionale, specie quelle attuate in Italia, evidenziano una carente attenzione per la tematica. Altrettanto criticamente si segnala l’assenza di protagonismo degli attori del sistema sindacale, fatta eccezione per alcuni sporadici accordi collettivi sottoscritti a livello nazionale o aziendale a partire dal 2011 soprattutto nelle imprese di grandi dimensioni. In un contesto di grave ritardo rispetto ad altri Paesi dell’Unione europea ed ancora legato ad un vecchio stereotipo di lavoratore anziano, l’A. prova ad ipotizzare scenari futuri. In particolare, valuta possibili interventi a sostegno della contrattazione collettiva di prossimità, ragiona sui meccanismi di promozione della staffetta generazionale ed, infine, riflette sull’introduzione nei bandi per l’aggiudicazione di appalti pubblici di clausole sociali che vincolino all’utilizzo di manodopera anziana in fase di esecuzione del contratto.


Anna Rota About Active and Healthy Ageing: What Revision of National Public Policies and Industrial Relations?

Despite the focus of the international institutions and the European Union on the demographic changes and their effects on the labour market and social, health and pension system, Public policies at national level, especially those implemented in Italy, show an insufficient attention to the issue of active and healthy ageing. Equally critically, the A. notes the absence of protagonism of the actors of the trade union system, except for some collective agreements at national or company level since 2011. In a context of serious delay compared to other European Union countries and attached to an old stereotype of ageing workforce, the A. tries to delineate some future scenarios. Special attention is given to economic interventions in support of plant-level collective bargaining, generational relay mechanisms, and finally to the introduction of social clauses into public procurement that bind companies to use a certain percentage of older workers during the executive phase of the contract.

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Antoine Jacobs La riforma del diritto del licenziamento olandese del 2015

Il saggio analizza i tratti principali della riforma dei licenziamenti realizzata, nel 2015, dal legislatore olandese (legge su lavoro e sicurezza). In controtendenza rispetto agli interventi (de)regolativi e orientati a una maggiore flessibilità posti in essere da numerosi legislatori europei, la riforma olandese, da un lato, è intervenuta sulle regole procedurali di autorizzazione preventiva del licenziamento – rendendo non più discrezionale, ma differenziata in base ai motivi di licenziamento, la scelta tra la via giudiziaria e quella amministrativa. Dall’altro, ha precisato i legittimi motivi di licenziamento ed è altresì intervenuta su molteplici aspetti della disciplina, quali i regimi di compensazione, il recesso consensuale, le regole sui licenziamenti collettivi. Dopo averne illustrato gli aspetti più significativi, l’A. si sofferma sulla ratio della legge di riforma del mercato del lavoro e su una valutazione complessiva dell’intervento regolativo anche sulla base di alcuni spunti di comparazione con altre recenti riforme (soprattutto con quella realizzata dal legislatore italiano con il Jobs Act).

Antoine Jacobs The 2015 Dutch Reform of Dismissal Law

The paper analyzes the main features of the reform of dismissal law realized by the Dutch legislator in 2015 (Law on Labour and security). Bucking the current trend of legal interventions aimed at increasing labour flexibility and deregulation – realized by many European legislators – the Duct reform, from one side, modifies the procedural rules for dismissal permits – making no longer discretionary, but differentiated according to the grounds of dismissal, the choice between the judiciary and the administrative procedure. From the other side, it defines the legitimate reasons for dismissals and amends also many aspects of the discipline, such as compensation rules, termination by mutual consent and collective redundancies. After analyzing the most important aspects of the reform, the Author focuses on the legal ratio of the labour market reform and on a comprehensive evaluation of the regulatory intervention, even based on some comparative insights with other recent reforms (especially with the one implemented by the Italian Jobs Act).

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Vincenzo Luciani La riforma dell’apprendistato: rapporto con il contratto a tutele crescenti e “riordino” delle fonti di regolazione

Il saggio analizza la disciplina del contratto di apprendistato così come regolamentato dal d.lgs. n. 81/2015. In particolare l’autore si sofferma, nella prima parte del contributo, sul rapporto tra contratto di apprendistato e contratto a tutele crescenti, introdotto dal d.lgs. n. 23/2015, ed in particolare su come qualificare il rapporto di lavoro che intercorre tra azienda e l’apprendista confermato dopo la fine del periodo formativo. Nel saggio si prospettano due soluzioni diverse, in relazione al momento in cui è stato stipulato il contratto di apprendistato: se il rapporto con l’apprendista si è instaurato dopo il del 7 marzo 2015 (data di entrata in vigore del d.lgs. n. 23/2015) si tratterà di un contratto a tutele crescenti, se invece il rapporto è sorto precedentemente, si tratterà di un ordinario contratto di lavoro (non a tutele crescenti). Viene poi analizzata la problematica del recesso dal contratto di apprendistato, sia quello adottato dal datore di lavoro prima della fine del periodo formativo sia il recesso comunicato al giovane alla fine del periodo formativo, ma impugnato dal lavoratore per inottemperanza agli obblighi formativi. La seconda parte del saggio è dedicata al nuovo sistema di fonti in materia di apprendistato previsto dal d.lgs. n. 81/2015: l’autore evidenzia, nel confronto con la disciplina previgente, la decisa valorizzazione della fonte statale (sia la legge sia i regolamenti governativi) a scapito della legislazione regionale e delle fonti negoziali. L’intervento si giustifica per l’esigenza di superare l’inerzia delle regioni, ma solleva dubbi sulla sua conformità ai principi costituzionali in tema di ripartizione di competenze tra stato e regioni in materia di formazione professionale.


Vincenzo Luciani The reform of the apprenticeship contract: the relationship with the “contract with an increasing protection” and review of the sources of regulation

The article analyses the discipline of the apprenticeship contract as regulated by Legislative Decree n° 81/2015. The first part of the paper is focused on the relationship between the just-mentioned contract and another type of contract introduced by Legislative Decree n° 23/2015 (the so-called “contratto a tutele crescenti” – contract with an increasing protection), highlighting also the legal classification of the employment relationship between the employer and the apprentice hired after the end of the training period. The author envisages two different solutions depending on when the apprenticeship contract is concluded. If such a contract has been concluded after 7 March 2015 (when Decree n° 23/2015 entered into force), the employment contract is a contract with increasing protection, while if the apprenticeship has been concluded before that date, the contract is an ordinary contract of employment. Then the article deals with the cases of termination of the apprenticeship contract by the employer either during the planned training period or at the end of that period, in case that such a termination has been challenged by the employee for non-compliance with the training requirements. The second part of the article analyses the new system of the sources of the law provided by Legislative Decree n° 81/2015 and regulating the apprenticeship contract by comparing that system with the previous legislation on the matter. The author highlights the growing importance of the national legislation rather than of the regional legislation and collective bargaining. The legal intervention is due because of the inactivity of the Regions even though the author raises doubts about the compliance of the new legislation with the constitutional principles concerning the division of responsibilities between the State and Regions in the field of vocational training.

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Marco Biasi Brevi riflessioni sulla categoria dirigenziale all'indomani del Jobs Act

Nel contributo ci si interroga sull’attuale collocazione della categoria dirigenziale nell’ambito del lavoro subordinato. Esaminando le opposte spinte in direzione dell’equiparazione ovvero della separazione delle tutele rispetto al resto della forza-lavoro, si cerca di comprendere se la categoria stia oggi attraversando una crisi di identità o se, invece, il cuore del problema sia, così come in altri ordinamenti, quello dell’individuazione dei caratteri distintivi delle figure e delle posizioni professionali alla stessa riconducibili. A tal fine, si guarda tanto ai profili collettivi, interessati dalla nota pronuncia resa dalla Corte di giustizia nel febbraio 2014 in tema di licenziamento collettivo, quanto a quelli individuali, centrali nel Jobs Act e nella sua conferma della legislazione speciale per la categoria dirigenziale, offrendo qualche spunto per l’individuazione dei tratti propri di quest’ultima nel nuovo equilibrio dei poteri risultante dalla più recente riforma del mercato del lavoro italiano.


Marco Biasi Brief notes on the category of Supervisors in the aftermath of Jobs Act Reform

The essay focuses on the complex qualification of the work performed by the Supervisors (“Dirigenti”), who are, at the same time, subject to employer’s power of direction and, on the other hand, entrusted with the organization of the activity of the rest of the workforce. The A. examines the recent attempts to extend to the Supervisors the – individual and collective – employment protections traditionally featuring blue collar and white collar employees, primarily as a consequence of the well-known judgment issued by the European Court of Justice in Febrary 2014. The A. reckons that the apparent crisis undergone by Supervisors as an autonomous category (not only in the Italian context) might be the mirror of the difficulties in drawing the boundaries of employment subordination relying on the traditional criterion of the power of direction. Yet, he ultimately challenges the attempts to replace the latter with alternative criterions in the aftermath of the most recent reform of the Italian labour market.

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Davide Mosca, Paolo Tomassetti La valorizzazione economica della professionalità nella contrattazione aziendale

Obiettivo di questa ricerca è analizzare alcune sperimentazioni aziendali in materia di retribuzione legata alla professionalità, qui intesa in termini di competenze trasversali e comportamentali richieste ed espresse nell’esecuzione della prestazione lavorativa. L’analisi è svolta su tre aziende multinazionali basate in Italia che operano nell’industria metalmeccanica: Tesmec, TenarisDalmine e Manfrotto. L’articolo mostra come e perché il sindacato e la contrattazione decentrata, incidendo sulla definizione dell’impianto e delle procedure valutative delle performance professionali, e sui meccanismi di collegamento tra professionalità e retribuzione, contribuiscano ad assicurare la qualità regolativa dei predetti sistemi retributivi.


Davide Mosca, Paolo Tomassetti The Economic Valorisation of Skills in Company-Level Collective Bargaining

The aim of the research is to analyse some company skill-based pay systems, i.e. pay rises linked to behavioural and “soft skills” required and expressed in the job performance. The AA. focus on the following Italian-based metal-engineering MNEs: Tesmec, TenarisDalmine, and Manfrotto. The paper shows how and why trade unions and company-level collective bargaining contribute to enhance the regulatory quality of skill-based pay plans, by setting-up and implementing the procedures to assess workers’ skills and to link them to pay raises.


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