n. 2/2018

Sito: moodle.adaptland.it
Corso: Diritto delle Relazioni Industriali
Libro: n. 2/2018
Stampato da: Utente ospite
Data: martedì, 23 aprile 2024, 13:09

INDICE

Ricerche: La IV Rivoluzione industriale tra trasformazioni del lavoro, tendenze della contrattazione collettiva, nuove esigenze di tutela

TIZIANO TREU La contrattazione collettiva in Europa
[abstract]

LOURDES MELLA MÉNDEZ Industria 4.0 e la sfida decisiva della formazione 4.0 in Spagna
[abstract]

LILLI CASANO Il lavoro (autonomo) tra vecchie tutele e promozione della professionalità: i limiti della legge n. 81/2017 e l’attualità della legge n. 4/2013
[abstract]

MARIAGRAZIA MILITELLO La tutela del lavoratore affetto da patologia oncologica in Italia
[abstract]


Ricerche: Problemi e prospettive in materia di licenziamenti, trasferimento di ramo di azienda, cambio di appalto

BRUNO CARUSO Il licenziamento disciplinare: la prospettiva rimediale tra bilanciamento della Corte costituzionale e diritto vivente giurisprudenziale
[abstract]

MARCO FERRARESI Recenti sviluppi del dibattito sul giustificato motivo oggettivo di licenziamento
[abstract]

ILARIO ALVINO La nozione di trasferimento di ramo di azienda alla prova del fenomeno dei “cambi di appalto”: un cantiere ancora aperto?
[abstract]

ITALO INGLESE Le clausole sociali nelle procedure di affidamento degli appalti alla luce delle novità normative
[abstract]


Relazioni industriali e Risorse umane

FRANCESCO D’AMURI, RAFFAELLA NIZZI I recenti sviluppi delle relazioni industriali in Italia
[abstract]


Osservatorio di giurisprudenza italiana

MARIA DEL FRATE La Corte costituzionale sull’applicabilità della responsabilità solidale alla subfornitura: condivisibile il risultato ma non il metodo (nota a C. cost. 6 dicembre 2017, n. 254)

CINZIA GAMBA Le conseguenze del mancato espletamento del tentativo obbligatorio di conciliazione per i contratti certificati (nota a Trib. Bari 2 marzo 2017)

NELLY VASCELLO Giurisdizione e legge applicabile al rapporto di lavoro del personale impiegato a bordo di aeromobili tra nazionalità dell’aeromobile e base di servizio (nota a Trib. Roma ord. 7 febbraio 2017)

IRENE ZOPPOLI Qualificazione e controllo giudiziale del recesso economico nella prospettiva della giustizia contrattuale (nota a Trib. Milano 13 giugno 2017, n. 1785)


Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione

LUCIO IMBERTI Industria 4.0, contrattazione aziendale e lavoro: un caso di innovazione tecnologica e produttiva win-win

MANUEL MAROCCO Gli incentivi economici al salario variabile


Osservatorio di giurisprudenza e politiche comunitarie del lavoro

SIMONE PIETRO EMILIANI La clausola di rinvio dinamico al contratto collettivo fra autonomia privata, libertà di impresa e libertà sindacale (nota a C. giust. 27 aprile 2017, Asklepios Kliniken Langen-Seligen-stadt GmbH c. Ivan Felja e Asklepios Dienstleistungsgesellschaft mbH c. Vittoria Graf, cause riunite C-680/15 e C-681/15)


Osservatorio internazionale e comparato

ALESSANDRA INGRAO Uberlabour: l’organizzazione “uberiana” del lavoro in Brasile e nel mondo. Il driver è un partner di Uber o un suo dipendente?

 



TIZIANO TREU La contrattazione collettiva in Europa 


Obiettivi:
L’articolo analizza le linee di tendenza della contrattazione collettiva in Europa e in Italia al fine di coglierne le prospettive evolutive. Metodologia: Condotta su un piano giuridico e istituzionale, l’analisi si basa sul metodo comparato, servendosi di fonti secondarie, tratte dalla letteratura scientifica e dai rapporti delle istituzioni internazionali. Risultati: I risultati della ricerca mostrano la persistente importanza del contratto collettivo nei principali Paesi europei, nonostante si osservino tendenze deregolative dei tradizionali sistemi di relazioni industriali. Sebbene siano accresciute le distanze tra i diversi modelli nazionali di relazioni industriali, i segnali di erosione del modello sociale europeo coesistono con segnali di vitalità e resilienza nelle forme e nei contenuti della rappresentanza che andrebbero valorizzate, a partire da misure di coordinamento da ricercare anche e soprattutto a livello europeo. Limiti e implicazioni: Le implicazioni della ricerca riguardano la dimensione delle politiche sociali europee e nazionali: per promuovere politiche sociali innovative, al servizio dei lavoratori, delle aziende e della società nel complesso, è più che mai necessaria un’azione concertata fra gli attori europei, nazionali, pubblici e privati, anche attraverso il sostegno legislativo. Originalità: L’articolo offre, con un approccio comparativo, una inedita analisi d’insieme e su ampia scala sullo stato dell’arte della contrattazione collettiva in Europa.

Parole chiave: contrattazione collettiva, relazioni industriali, rappresentanza, modello sociale europeo.


Purpose: The article analyses existing trends in collective bargaining in Europe and Italy with the aim to foresee future developments. Methodology: Carried out in legal and institutional terms, the analysis is based on a comparative research methodology that uses secondary sources flowing from scientific literature and reports of international institutions. Findings: Research findings show the ongoing importance of collective bargaining in main European countries, despite a deregulatory trend in traditional systems of industrial relations is observed. Differences between national models of industrial relations have increased, yet signs of erosion across countries coexist with vitality and resilience of forms and contents of labour and business representation. Research limitations/implications: Research implications concern the dimension of both European and national social policies: a coordinated action among European and national, public and private actors, also with the legislative support, is suggested in order to innovate social policies and make them suitable for workers, businesses and society at large. Originality: The article offers, via a comparative approach, a fresh and large-scale analysis of the state of the art of collective bargaining in Europe.

Keywords: collective bargaining, industrial relations, representation, European social model.


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LOURDES MELLA MÉNDEZ Industria 4.0 e la sfida decisiva della formazione 4.0 in Spagna

Obiettivi: I modelli della formazione professionale in Spagna e loro coerenza rispetto alle sfide di Industria 4.0. Metodologia: Analisi giuridico-normativa dei sistemi di formazione professionale attualmente vigenti in Spagna. Risultati: Il quadro normativo spagnolo si presenta come già pronto per rispondere alla sfida che comporta la formazione dei lavoratori di Industria 4.0., a patto, però, che tutte le parti sociali coinvolte continuino a fornire il proprio contributo. Limiti e implicazioni: Sebbene gli strumenti normativi a disposizione della Spagna possano considerarsi un buon inizio, si tratta comunque di misure che necessitano di essere migliorate con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati. Originalità: L’originalità della ricerca risiede nell’affrontare il tratto specifico della formazione dei lavoratori in vista della trasformazione dell’impresa tradizionale in impresa 4.0.

Parole chiave: formazione, Industria 4.0, occupazione, Spagna.


Purpose: The vocational training systems in Spain and their coherence with the challenges of Industry 4.0. Methodology: Legal and normative analysis of Spanish vocational training systems. Findings: The current Spanish vocational training system has important and valuable aspects to address the challenges of training required by Industry 4.0 because the Spanish legislator begins to introduce relevant changes around this issue, from 2012, with the labour reform of that year. Research limitations/implications: Although the legal instruments available in Spain can be considered a good start, they are in any case measures that need to be improved with the involvement of all the actors involved. Originality: The originality of the research consists in studying the topic of Industry 4.0. from the point of view of the specific challenges that it creates for training.

Keywords: employment, Industry 4.0, Spain, vocational training.



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LILLI CASANO Il lavoro (autonomo) tra vecchie tutele e promozione della professionalità: i limiti della legge n. 81/2017 e l’attualità della legge n. 4/2013


Obiettivi: L’articolo approfondisce il caso del lavoro autonomo professionale tentando di fare emergere, mediante l’analisi di questa categoria, considerazioni utili a valutare la coerenza dell’attuale quadro giuridico e istituzionale con la più recente evoluzione dell’economia e della società nell’ottica dei c.d. mercati transizionali del lavoro. Metodologia: Ricostruzione del quadro giuridico-istituzionale alla luce dell’analisi della letteratura. Risultati: L’analisi delle recenti trasformazioni del modello italiano di regolazione delle professioni (attori, regole e strumenti) mostra un quadro di luci ed ombre, in cui non sembra ancora emergere il nodo centrale della tutela della professionalità e la rappresentanza stenta a definire innovative strategie di azione. Limiti e implicazioni: Analizzando dispositivi di recente istituzione in un quadro giuridico-istituzionale ancora in fieri il contributo rappresenta solo un primo tentativo di tracciare coordinate di ricerca utili per successivi approfondimenti. Originalità: L’articolo approfondisce il caso delle professioni non organizzate in ordini e collegi presentando una prima valutazione sulla possibilità che il quadro giuridico-istituzionale sia idoneo a configurare un innovativo sistema di tutele coerenti con trasformazioni in atto, andando oltre la funzione di regolazione del mercato e tutela dei consumatori/utenti.

Parole chiave: lavoro autonomo, professionalità, professioni, transizioni occupazionali.


Purpose: The article explores the case of independent professional work trying to bring out, by analyzing this category, considerations useful for assessing the consistency of the current legal and institutional framework with the most recent evolution of the economy and society in the frame of the so called transitional labour markets theory. Methodology: Reconstruction of the legal-institutional framework in the light of literature analysis. Findings: The analysis of recent transformations of the Italian model of professions regulation (actors, rules and instruments) shows a picture of light and shadow, in which the issue of protecting professionality does not seem to emerge yet and the representation is struggling to define innovative strategies. Research limitations/implications: Analyzing a still-ongoing legal-institutional framework, the contribution represents only a first attempt to trace useful research coordinates for subsequent investigations. Originality: The article examines the case of non regulated presenting a first evaluation on the possibility that the legal-institutional framework is able to configure an innovative system of protections consistent with ongoing transformations, going beyond the function of market regulation and consumer protection.

Keywords: independent work, occupational transitions, professionality, professions.

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MARIAGRAZIA MILITELLO La tutela del lavoratore affetto da patologia oncologica in Italia


Obiettivi: L’obiettivo della ricerca è di fornire un quadro della normativa che trova applicazione nel caso in cui un lavoratore sia affetto da patologia oncologica, mettendone in evidenza l’inadeguatezza, e di prospettare, al contempo, delle proposte regolative più adeguate, nel rispetto dei principi fondamentali costituzionali, nazionali e sovranazionali. Metodologia: L’approccio è consistito in un’analisi giuridico-normativa delle disposizioni applicabili alle varie fasi del rapporto di lavoro nel caso di malattia oncologica. Risultati: I risultati emersi hanno confermato l’insufficienza della tutela riconosciuta dall’ordinamento italiano ai lavoratori affetti da malattia oncologica, stante l’insufficienza della normativa che disciplina la malattia. Limiti e implicazioni: La ricerca, per completezza, dovrebbe considerare ed evidenziare meglio le implicazioni dei diversi tipi di malattia oncologica sul rapporto di lavoro. Occuparsi di un tema come questo potrebbe avere come ricaduta positiva quella di attirare l’attenzione su un argomento che, ad oggi, interessa ancora una parte minoritaria della dottrina. Originalità: L’apporto originale consiste nel tentare di individuare delle proposte regolative più consone alla condizione del malato oncologico.

Parole chiave: comporto, licenziamento, malattia oncologica, rapporto di lavoro subordinato.


Purpose: The purpose of the research is to analyse the normative framework of the protection of employees with cancer in Italy, underlining its inadequacy, and to present regulation proposals more appropriate and more compatible with national and supranational principles. Methodology: The methodology consists of a legal analysis of the laws applicable to the various aspects of the employment relationship in the case of an oncologic disease. Findings: The lack of an adequate regulation risks to create dangerous gaps in the protective framework with respect to the specific needs of the employees affected by cancer. Research limitations/implications: The research should also deal with an in-depth study of the implications of several types of oncologic disease on employment relationship. The positive impact of this article could be to draw attention to a subject still not enough studied. Originality: The originality of this paper lies in the attempt of finding regulative proposals more protective and suited to the needs of employees with cancer.

Keywords: dismissal, employment relationship, oncologic disease, period of sick leave.

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BRUNO CARUSO Il licenziamento disciplinare: la prospettiva rimediale tra bilanciamento della Corte costituzionale e diritto vivente giurisprudenziale


Obiettivi: L’Autore, nella prospettiva del diritto rimediale, si propone l’obiettivo di analizzare i complessi assetti interpretativi raggiunti, nella giurisprudenza delle alte Corti, in tema di licenziamento disciplinare, con particolare riferimento ai profili relativi al principio di immediatezza e di analizzare le questioni di costituzionalità sollevate dai giudici di merito sulla riforma della legislazione sul regime del licenziamento illegittimo. Metodologia: Nel saggio, l’analisi strettamente tecnico-giuridica – condotta anche alla luce delle motivazioni di provvedimenti giurisprudenziali delle Supreme Corti – si affianca all’indagine sistematica della regolazione vigente in tema di licenziamenti nel prisma del metodo ermeneutico, della tecnica del bilanciamento e del principio di proporzionalità. Risultati: A margine di approfondite analisi del quadro normativo e interpretativo vigente, l’Autore perviene ad alcuni approdi in punto di (ir)razionalità del complessivo ordito regolativo in tema di licenziamenti disciplinari, suggerendo diversificate soluzioni rimediali in ragione a vizi meramente formali e a vizi, invece, sintomatici di un uso abusivo e abnorme del potere disciplinare, meritevoli di rimedi maggiormente effettivi (reintegratori) rispetto a quelli meramente risarcitori. Limiti e implicazioni: La soluzione suggerita, mentre non pare trovare seguito nella attività nomofilattica e correttiva svolta dalle Sezioni Unite della Cassazione, tuttavia non chiude il dibattito giurisprudenziale e dottrinale, riproponendo il bilanciamento mobile come tecnica di riferimento anche per ponderazioni giurisprudenziali cognitivamente aperte. Originalità: L’A. propone una originale tipizzazione delle diverse “gradazioni” di invalidità dei licenziamenti disciplinari viziati da violazioni del principio di immediatezza, mettendo in comunicazione i risultati della giurisprudenza pratica con l’elaborazione della giurisprudenza teorica.

Parole chiave: licenziamento disciplinare, principio di immediatezza, proporzionalità e bilanciamento, Corte di Cassazione, Corte costituzionale.


Purpose: The Author, from the perspective of remedial law, intends to analyse the complex interpretative framework on disciplinary dismissal resulting from the case law of the Higher Courts, with particular regard to the aspects relating to the principle of immediacy, and to analyze the questions of unconstitutionality raised by the Lower Courts regarding the reform of the legislation on illegitimate dismissal. Methodology: In the essay, the strictly technical-juridical analysis – also conducted in light of the motivations contained in the judgments of the Supreme Courts – is presented together with a systematic analysis of the regulation on dismissals in the prism of the hermeneutical method, of the balancing technique and of the principle of proportionality. Findings: After an in-depth analysis of the regulatory and interpretative legal framework, the Author arrives to some conclusions about the (ir)rationality of the regulation on disciplinary dismissals, suggesting diversified remedial solutions, respectively, for merely formal violations and for violations that are, on the contrary, symptomatic of an abusive and abnormal use of the disciplinary power; the latter deserving more effective remedies (reintegration) than the merely compensatory ones. Research limitations/implications: The interpretative solution suggested by the Author, while it does not seem to be followed in the nomophylactic interpretative activity carried out by the SS.UU. of the Supreme Court, however, does not close the jurisprudential and doctrinal debate, re-proposing the mobile balancing test as the landmark technique in the field of cognitively open operations of judicial interpretation. Originality: The Author proposes an original categorization of the various "gradations" of invalidity of disciplinary dismissals affected by violations of the principle of immediacy, connecting the findings of the applied jurisprudence with the elaborations of the theoretical jurisprudence.

Keywords: disciplinary dismissal, principle of immediacy, principle of proportionality and balancing test, Court of Cassation, Constitutional Court.

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MARCO FERRARESI Recenti sviluppi del dibattito sul giustificato motivo oggettivo di licenziamento


Obiettivi: Il contributo riflette sugli sviluppi in tema di giustificato motivo oggettivo di licenziamento. Metodologia: L’indagine è condotta soprattutto sulla base delle pronunce in giurisprudenza successive al Jobs Act e dei recenti contributi della dottrina. Risultati: La modifica dell’apparato sanzionatorio dei licenziamenti illegittimi ha notevolmente influenzato l’interpretazione del g.m.o., pur restando invariata la nozione ex art. 3, l. n. 604/1966. Limiti e implicazioni: Simile tendenza dovrà essere verificata sulla base della giurisprudenza ex d.lgs. n. 23/2015, al momento non copiosa. Il sistema induce a un controllo giudiziale più approfondito sulla eventuale sussistenza, a fronte di un recesso per motivi economici, di motivi disciplinari, illeciti o discriminatori. Originalità: La tutela indennitaria non sembra destinata ad assumere il ruolo di sanzione di sistema nei licenziamenti illegittimi. Restano spazi significativi di applicazione della tutela reintegratoria.

Parole chiave: giustificato motivo oggettivo, indennizzo, Jobs Act, licenziamenti, reintegrazione.


Purpose: This paper provides some insights into dismissal on objective grounds under the Legislative Decree No. 23/2015. Methodology: The analysis is carried out through the examination of the latest case-law and literature. Findings: Despite the fact that the notion of economic dismissal set out by the Article 3 of the Law No. 604/1966 has not changed, its interpretation has been influenced by the reformed system of sanctions provided for it. Research limitations/implications: Few decisions are now available on this matter. Only further judicial application of the Legislative Decree No. 23/2015 could confirm this trend. The new legal framework leads to a more in-depth control over the actual reasons behind dismissal. Originality: Although the recent reform has mainly provided a compensation system for economic dismissal, the reinstatement sanction still has a broad application.

Keywords: compensation, dismissals, dismissal on objective grounds, Jobs Act, reinstatement.

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ILARIO ALVINO La nozione di trasferimento di ramo di azienda alla prova del fenomeno dei “cambi di appalto”: un cantiere ancora aperto?


Obiettivi: Il saggio mira a chiarire il significato della definizione dettata dall’art. 2112 c.c. alla luce della previsione di cui al comma 3 dell’art. 29, d.lgs. n. 276/2003. Metodologia: La ricerca adotta una metodologia di analisi giuridico-normativa. Risultati: La lettura combinata delle due disposizioni evidenzia come il requisito della preesistenza del ramo al trasferimento non possa essere ritenuto requisito necessario ai fini della continuità dei rapporti di lavoro. Limiti e implicazioni: L’analisi deve concentrarsi sull’accertamento della continuità di impresa fra la struttura fatta oggetto del trasferimento e la struttura propria del cessionario. Originalità: Il saggio propone un nuovo approccio nell’interpretazione della nozione di ramo di azienda dettata dal quinto comma dell’art. 2112 c.c.

Parole chiave: azienda, preesistenza, successione nell’appalto, trasferimento.


Purpose: The paper aims at clarify the interpretation of the Article 2112 of the Civil Code in accordance with the Article 29 of the Legislative Decree No. 276/2003. Methodology: The research is carried out through a methodology of legal-normative analysis. Findings: This perspective, in accordance with recent decisions of the European Court of Justice, leads to conclude that the pre-existence is not a necessary condition for the continuity of labour contracts. Research limitations/implications: For the application of the Article 2112 of the Civil Code, is important to make it clear the continuity between the seller and the buyer structures. Originality: This paper provides a new approach for the interpretation of transfer of undertakings definition set by Article 2112 of the Civil Code.

Keywords: pre-existence, outsourcing, transfer, undertaking.

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ITALO INGLESE Le clausole sociali nelle procedure di affidamento degli appalti alla luce delle novità normative


Obiettivi: L’articolo si propone di valutare l’effettività delle clausole sociali nell’ordinamento italiano. Metodologia: La ricerca adotta una metodologia di analisi giuridico-normativa. Risultati: La ricerca mette in evidenza la difficoltà di imporre condizioni di lavoro omogenee, volte a evitare il dumping sociale, in un sistema in cui i contratti collettivi sono privi di efficacia erga omnes. Limiti e implicazioni: Sebbene la ricerca non intenda fornire un quadro esaustivo della giurisprudenza e del vasto dibattito sulla materia, essa indica una possibile soluzione del problema, necessariamente affidata all’intervento del legislatore. Originalità: La ricerca tratta sinteticamente e con chiarezza una questione complessa, tenendo conto della pratica delle relazioni industriali.

Parole chiave: clausole sociali, concorrenza, contratto collettivo, trasferimento d’azienda.


Purpose:
The essay aims at evaluating the effectivity of social clauses in the Italian legal system. Methodology: The research is carried out through a methodology of legal-normative analysis. Findings: The paper points out the difficulty of imposing equal conditions of employment, aimed at avoiding social dumping, in a system where collective agreements are not generally applicable. Research limitation/implication: Although the research does not exhaustively reflect the legal cases and the vast debate on the matter, it suggests a possible solution, which implies, according to the author, a legislative intervention. Originality: The paper deals with a very complex issue in a clear and concise way, taking into account the practice of industrial relations.

Keywords: collective agreements, competition, social clauses, transfer of undertaking

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FRANCESCO D’AMURI, RAFFAELLA NIZZI I recenti sviluppi delle relazioni industriali in Italia


Obiettivi: L’articolo fornisce evidenze e analisi sulla contrattazione collettiva in Italia. Metodologia: La ricerca adotta una metodologia di analisi statistica. Risultati: Si assiste a una crescente frammentazione nel panorama della contrattazione nazionale, con la diffusione di accordi di prima stipula tra sigle sindacali e datoriali minori e di recente formazione che comportano spesso una riduzione del costo della manodopera. Il ruolo della contrattazione decentrata è rimasto secondario e generalmente subordinato alle disposizioni definite a livello nazionale. Limiti e implicazioni: Un maggior ruolo della contrattazione decentrata nella definizione dei salari e dell’organizzazione del lavoro consentirebbe di favorire un miglior allineamento tra la crescita dei salari e quella della produttività e di allentare alcune rigidità della contrattazione nazionale, soprattutto in termini di durata dei contratti e di meccanismi di indicizzazione automatici, che rischiano di rendere più persistente l’inflazione. Originalità: L’articolo propone un’analisi economica dell’evoluzione delle relazioni industriali basandosi su evidenze statistiche originali.

Parole chiave: indicizzazione, produttività, relazioni industriali, struttura salariale.


Purpose: The paper provides estimates and analyses on Italy’s bargaining system. Methodology: The research is carried out through statistical and economic analysis. Findings: An increasing fragmentation is observable in collective bargaining at the national level, with the spread of new agreements amongst small and recently created associations of workers and employers, leading to lower labour costs. The role of decentralized bargaining has remained secondary and subordinate to the provisions decided at the national level. Research limitation/implication: Giving decentralized bargaining a greater role in setting wages and in labour organization would allow for a better alignment of wage growth and increases in productivity, relaxing some of the rigidity in national bargaining, especially in terms of the duration of agreements and of the automatic indexing mechanisms, which risk making inflation more persistent. Originality: The article proposes an economic analysis of the recent evolution of collective bargaining based on new statistical evidence.

Keywords: indexation, industrial relations, productivity, wage structure.

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