n. 4/2019
Sito: | moodle.adaptland.it |
Corso: | Diritto delle Relazioni Industriali |
Libro: | n. 4/2019 |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | giovedì, 21 novembre 2024, 17:22 |
Sommario
- ABSTRACT
- Bruno Caruso, I lavoratori digitali nella prospettiva del Pilastro sociale europeo...
- Maria Teresa Carinci, Albert Henke, Rapporti di lavoro via web con elementi di internazionalità...
- Valentina Aniballi, Il lavoro organizzato mediante piattaforma digitale...
- Giovanna Pistore, Professioni non organizzate in ordini e collegi...
- Samuele Renzi, I diritti morali e patrimoniali del lavoratore-inventore tra brevettazione e segretezza industriale
- Paolo Tomassetti, Dalle mansioni alla professionalità?...
INDICE
LAURA CASTELVETRI Il mio ricordo di Filippo Peschiera
Ricerche: Il lavoro digitale e tramite piattaforma: profili giuridici e di relazioni industriali
BRUNO CARUSO I lavoratori digitali nella prospettiva del Pilastro sociale europeo: tutele rimediali legali, giurisprudenziali e contrattuali
[abstract]
MARIA TERESA CARINCI, ALBERT HENKE Rapporti di lavoro via web con elementi di internazionalità: quali sono la legge applicabile e il foro competente per il diritto UE?
[abstract]
VALENTINA ANIBALLI Il lavoro organizzato mediante piattaforma digitale: nuove sfide per le Commissioni di certificazione
[abstract]
Interventi
GIOVANNA PISTORE Professioni non organizzate in ordini e collegi: quale “Statuto previdenziale”?
[abstract]
SAMUELE RENZI I diritti morali e patrimoniali del lavoratore-inventore tra brevettazione e segretezza industriale
[abstract]
Relazioni industriali e risorse umane
PAOLO TOMASSETTI Dalle mansioni alla professionalità? Una mappatura della contrattazione collettiva in materia di classificazione e inquadramento del personale
[abstract]
Osservatorio di giurisprudenza italiana
ALESSANDRO BOSCATI La falsa attestazione della presenza in servizio tra reiterazione della condotta, valutazione di proporzionalità e rideterminazione della sanzione da parte del giudice (nota a Trib. Catania 19 aprile 2019, ord. n. 15456)
FRANCESCA DE MICHIEL Appalti nella logistica: poteri datoriali e interposizione alla prova della tecnologia (nota a Trib. Padova 16 luglio 2019, n. 550)
VINCENZO FERRANTE Licenziamento collettivo e lavoro a termine “stabilizzato”: il Jobs Act viene rinviato alla Corte di giustizia europea (nota a Trib. Milano 5 agosto 2019)
GIOVANNI PIGLIALARMI Regolarità contributiva: spetta all’Inps dimostrare la rappresentatività sindacale e il CCNL applicabile (nota a Trib. Pavia 26 febbraio 2019, n. 80)
PAOLO TOMASSETTI Sulla legittimità dell’accordo di prossimità in materia di sotto-inquadramento retributivo (nota a Trib. Firenze 4 giugno 2019, n. 528)
Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione
FEDERICA CAPPONI Lavoro tramite piattaforma digitale: prima lettura del d.l. n. 101/2019 convertito in l. n. 128/2019
CLAUDIA MURENA Il welfare aziendale e la recente normativa sui flexible benefits
Osservatorio di giurisprudenza e politiche comunitarie del lavoro
GAIA MORRA Sicurezza sociale dei lavoratori di Paesi terzi soggiornanti nell’UE: il caso dei pattinatori professionisti nei Paesi Bassi (nota a C. giust. 24 gennaio 2019, Raad van bestuur van de Sociale Verzekeringsbank c. D. Balandin, I. Lukachenko, Holiday on Ice Services BV, causa C-477/17)
Osservatorio internazionale e comparato
ANDREA GARNERO, CHLOÉ TOUZET GARNERO Negotiating Our Way Up: i punti chiave dell’ultimo rapporto OCSE sulla contrattazione collettiva
Bruno Caruso I lavoratori digitali nella prospettiva del Pilastro sociale europeo: tutele rimediali legali, giurisprudenziali e contrattuali
Obiettivi: Il saggio si propone di analizzare i possibili approcci regolativi al tema del lavoro nelle piattaforme a livello nazionale e sovranazionale. Metodologia: L’analisi giuridica sul lavoro digitale è condotta alla luce delle possibili implicazioni della proclamazione del Pilastro europeo dei diritti sociali nonché dei recenti approdi giurisprudenziali sul tema. Risultati: A partire da un approfondimento della nozione di lavoro nelle piattaforme, l’Autore propone una tassonomia delle differenti tipologie di lavoro nell’era digitale, confrontandosi con le opzioni regolative emergenti per ciascuna di esse. Limiti e implicazioni: L’Autore trae ispirazione dal Pilastro europeo dei diritti sociali ai fini della proposizione, nell’ultima parte del saggio, di un approccio regolativo multilivello al tema della protezione dei lavoratori delle piattaforme. Originalità: Il tema è analizzato nel contesto dell’integrazione europea e, in particolare, a margine della proclamazione del Pilastro europeo dei diritti sociali.
Parole chiave: lavoro nelle piattaforme, lavoratori digitali, diritti fondamentali, Pilastro sociale europeo.
Bruno Caruso Digital workers under the European Social Pillar
Purpose: The paper aims to explore the topic of the possible regulatory approaches to platform work at national and supranational level. Methodology: The juridical analysis on digital work is conducted in the light of the possible implications of the proclamation of the European Pillar of social rights as well as of the recent jurisprudential approaches on the subject. Findings: Starting from an in-depth examination of the notion of platform work, the Author proposes a taxonomy of the different types of work in the digital era, dealing with the regulatory issues arising from any of them. Research limitations and implications: The Author draws inspiration from the European Social Pillar for proposing, in the last part of the paper, a multilevel regulatory approach to the protection of platform workers. Originality: The subject is analysed in the context of the European integration and, in particular, considering the proclamation of the European Social Pillar.
Keywords: platform work, digital workers, fundamental rights, European Social Pillar.
Maria Teresa Carinci, Albert Henke, Rapporti di lavoro via web con elementi di internazionalità: quali sono la legge applicabile e il foro competente per il diritto UE?
Obiettivi: Il saggio si interroga su quali siano per l’ordinamento UE la legge applicabile e il foro competente in caso di contratti/rapporti di lavoro eseguiti via web e caratterizzati da elementi di internazionalità. Metodologia: lo studio ha adottato un approccio giuridico-normativo, dando conto partitamente da un lato delle problematiche relative alla legge applicabile e, dall’altro, a quelle riguardanti l’individuazione del giudice competente in caso di contratti/rapporti di lavoro eseguiti via web e caratterizzati da elementi di internazionalità. Risultati: il saggio mette in luce le potenzialità pregiudizievoli che gli attuali criteri di collegamento risultanti dalla regolamentazione attuale UE riguardo sia la legge applicabile che il foro competente possono arrecare alla parte debole del rapporto. Limiti e implicazioni: lo studio si concentra solo sulla disciplina UE. Originalità: l’articolo propone una interpretazione evolutiva del diritto UE al fine di preservare la ratio anti dumping sottesa alla disciplina volta a regolare la legge applicabile ed esplora le potenzialità di sviluppo dei meccanismi di collective redress.
Parole chiave: lavoratori via web; contratti di lavoro con elementi di internazionalità; legge applicabile; foro competente.
Maria Teresa Carinci, Albert Henke, Employment relations via the web with international elements: what are the applicable law and the competent forum in light of EU law?
Aims: The paper addresses the issues of which, from the EU perspective, are the appli-cable law and the competent courts in respect of employment contracts/relationships performed via the web and characterised by international elements. Methodology: the study adopts a legal-regulatory approach, focusing, on one hand, on the issues related to the applicable law and, on the other hand, on those concerning the determination of the competent courts in respect of employment contracts/relationships performed via the web and characterised by international elements. Outcomes: the paper outlines the possible detrimental effects on the weaker party of the contractual relationship, deriving from the application of the current connecting factors based on EU rules and regulations, in respect of the applicable law and the competent courts. Limits and implications: the paper considers only the EU legal framework. Originality: the paper suggests an evolutionary interpretation of EU law, aimed at preserving the anti-dumping rationale underlying the legal regime governing the applicable law and investigates the potential of collective redress mechanisms.
Key words: Web-based workers; employment contracts with international elements; applicable law; competent courts.
Valentina Aniballi, Il lavoro organizzato mediante piattaforma digitale: nuove sfide per le Commissioni di certificazione
Obiettivi: Riflessione sull’applicabilità dell’istituto della certificazione dei contratti di cui agli artt. 75 ss., d.lgs. n. 276/2003, nella valutazione dell’impatto dell’algoritmo e dei termini d’uso della piattaforma sull’attività del lavoratore/utente. Metodologia: Analisi tecnico-giuridica dell’istituto, con particolare attenzione all’apertura del legislatore verso la certificazione di contratti dai quali sia dedotta anche indirettamente una prestazione di lavoro. Risultati: Le caratteristiche tipiche del lavoro organizzato attraverso una piattaforma digitale costringono a ragionare sui limiti dell’istituto e sull’opportunità di esportare la logica della certificazione a livello sovranazionale. Originalità: La certificazione di modelli organizzativi nel mercato virtuale consentirebbe di valutare la relazione tra il contratto e la concreta organizzazione aziendale.
Parole chiave: Piattaforme digitali, certificazione dei contratti di lavoro, termini d’uso della piattaforma, funzione regolatoria della certificazione.
Valentina Aniballi, Work organized through a digital platform: new challenges for the certification Committees
Purpose: Reflexions on the applicability of the certification of contracts as provided by Art. 75 et seq. of Legislative Decree No. 276/2003 in order to assess the impact of the algorithm and the terms of use of the platform on the work of the worker/user. Methodology: Technical and legal analysis of the institute, with particular attention to the opening of the legislator towards the certification of contracts from which work is indirectly deduced. Findings: Crowdworking platforms forces the jurists to think about the limits of the institute and about the opportunity to export the logic of certification to a supranational level. Originality: The certification of organizational models in the virtual market would allow to evaluate the relationship between the contract and the company organization structure.
Keywords: Digital platforms, certification of employment contracts, terms of use of the platform, regulatory function of certification.
Giovanna Pistore, Professioni non organizzate in ordini e collegi: quale “Statuto previdenziale”?
Obiettivi: L’articolo cerca di delineare uno statuto previdenziale per le professioni non ordinistiche rese in regime di autonomia, operando una ricognizione dell’esistente e proponendo interventi futuri. Metodologia: I diversi frammenti legislativi sono stati ri-condotti a sistema attraverso una rilettura in ottica evolutiva dei principi della materia. Risultati: Il sistema vigente è fermo in una posizione veteroprevidenziale, per cui la pie-na considerazione di rischi e bisogni è limitata alle aree della subordinazione e affini. La natura pervasiva dei diritti previdenziali richiederebbe degli interventi che rafforzino la garanzia della posizione assicurativa e tutelino le situazioni di rischio tuttora prive di copertura. Limiti e implicazioni: L’assenza di un condiviso quadro lavoristico di riferimento rende difficile attuarne una trasposizione coerente sotto il profilo previdenziale. Originalità: Nell’analisi del sistema e nella prospettazione di itinerari di riforma l’indagine prova a rileggere senza preconcetti le consolidate categorie del diritto previdenziale.
Parole chiave: lavoro autonomo, previdenza, professioni, rischio.
Giovanna Pistore, Professions not organized in professional orders: which social security protection?
Purpose: The article tries to outline a social security statute for the professions not or-ganized in orders, making a survey of the existing framework and proposing future interventions. Methodology: The legislative fragments have been brought back to system, through an evolutionary reading of the traditional principles of social security. Findings: The current system still lags behind, since the full consideration of risks and needs is limited to the areas of subordination and such like. The pervasive nature of social security rights requires interventions that strengthen the guarantee of the insurance position and protect risk situations that are still without coverage. Research limitations and implications: The absence of a shared theoretical framework in the field of labour law makes it difficult to outline a coherent implementation in terms of social security. Originality: In the analysis of the system and in the planning of reform itineraries the survey tries to reread the consolidated social security categories without preconceptions.
Keywords: self-employment, social security, professionals, risk.
Samuele Renzi, I diritti morali e patrimoniali del lavoratore-inventore tra brevettazione e segretezza industriale
Obiettivi: L’articolo si propone di verificare quali conseguenze comporti per l’inventore la scelta datoriale in ordine al regime di sfruttamento del trovato originale. Metodologia: La ricerca è stata condotta con metodo interdisciplinare, con una specifica attenzione ai contributi provenienti dalla dottrina giuslavoristica e di diritto industriale. Risultati: L’analisi svolta ha evidenziato come i diritti morali dell’inventore siano maggiormente esposti a pregiudizio, soprattutto nel caso in cui l’invenzione venga sfruttata in regime di segretezza. Si è altresì rilevato come possano sorgere criticità nell’erogazione dell’equo premio. Limiti e implicazioni: All’esito della disamina vengono offerte alcune prospettive ermeneutiche per la rivisitazione di alcuni istituti, fermo restando che la limitatezza del dato normativo non consente di avanzare ipotesi risolutrici sull’intero statuto delle invenzioni del dipendente. Originalità: L’accento posto sul diverso regime di sfruttamento delle invenzioni costituisce il tratto caratterizzante e innovativo della ricerca, non approfonditamente esaminato dai precedenti contributi in materia.
Parole chiave: invenzioni, segretezza, diritti morali, equo premio.
Samuele Renzi, Workers’ moral and patrimonial rights: implications of trade secret protection and patent
Purpose: This article focuses on the employee inventions and the impact on workers’ rights that the choice between trade secret and patent can determine. Methodology: An interdisciplinary approach was used to investigate both labour law and industrial law issues. Findings: The study shows that the trade secret could harm inventors’ rights much more than patenting. In both cases, though, an infringement of moral rights is more likely to occur. Research limitations/implications: The paper proposes points for reflection to revive the debate around inventors’ rights protection and compensation systems for employees. Originality: The particular attention given to the implications of the protection system choice represents the new perspective of the research, with regard both to the methodology and to the contents.
Keywords: inventions, trade secret, moral rights, compensation systems.
Paolo Tomassetti, Dalle mansioni alla professionalità? Una mappatura della contrattazione collettiva in materia di classificazione e inquadramento del personale
Obiettivi: L’articolo indaga se, come e in che misura l’autonomia collettiva stia elabo-rando concrete risposte al problema del disallineamento tra sistemi di classificazione e inquadramento del personale, progettati attorno all’astratta definizione delle declaratorie e dei profili professionali, e contenuto attuale del lavoro che, anche rispetto alle fasce più basse della struttura occupazionale, imporrebbe una lettura della professionalità in chiave di competenze, ruoli e comportamenti organizzativi. Metodologia: L’articolo offre un’analisi giuridica basata sull’osservazione dei contenuti della contrattazione collettiva di ambito nazionale e aziendale. Risultati: Salvo alcune rilevanti eccezioni, nei sistemi di classificazione e inquadramento del personale si riscontra una condizione di sostanziale estraneità della professionalità declinata in termini di competenze, ruoli e comportamenti organizzativi. D’altro canto, le sperimentazioni contrattuali che si discostano dal modello dominante attestano come il connubio tra professionalità, classificazione e inquadramento del lavoro tende a perfezionarsi nei contesti produttivi a forte vocazione partecipativa, attraverso la messa a punto di un’infrastruttura di governo congiunto della professionalità in azienda dove alle tradizionali prerogative manageriali, si affianca un coinvolgimento più o meno attivo e sostanziale delle rappresentanze dei lavoratori. Limiti e implicazioni: I risultati della ricerca possono informare le politiche contrattuali in materia di classificazione e inquadramento del personale, meritando al contempo di essere sviluppati in ulteriori approfondimenti dottrinali. Originalità: La ricerca mette in luce le modalità tecniche attraverso cui l’autonomia collettiva, in alcuni contesti produttivi, tenta di valorizzare i profili soggettivi e competenziali della professionalità, garantendo al contempo un equo bilanciamento degli interessi tra azienda e lavoratore.
Parole chiave: professionalità, mansioni, inquadramento, contrattazione.
Paolo Tomassetti, From Jobs to Professionality? A Mapping Exercise on Collective Bargaining on Job Classification
Objective: This article analyses whether, how and to what extent, within the Italian in-dustrial relations system, existing collective agreements address the mismatch between the job classifications built around abstract occupational profiles and their descriptions, and the actual job content that would require an approach to professionality in terms of competences, roles and organizational behaviors. Methodology: The article presents the legal analysis of sectoral- and firm-level collective bargaining content. Main findings: Except for a few cases, within the existing job classifications, professionality is not approached in terms of competences, roles and organizational behaviors. Innovative collective bargaining practices show that the integration of professionality into job classifications is enabled by working contexts where labour and industrial relations are based on a participatory approach, and where employers and workers’ representatives jointly govern the “professionality system”. Research limitations and implications: The research findings might inform collective bargaining policies and practices on job classification, while further analysis is still needed. Originality: The research reveals from a technical viewpoint the attempts of collective bargaining in some working contexts to recognize value in the subjective dimension of professionality and competences within it, thus balancing business’ and workers’ interests.
Keywords: professionality, job classification, collective bargaining.