vol. II - n. 2 novembre-dicembre 2018
Sito: | moodle.adaptland.it |
Corso: | Professionalità studi | OPEN ACCESS |
Libro: | vol. II - n. 2 novembre-dicembre 2018 |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | venerdì, 22 novembre 2024, 02:53 |
Descrizione
n. 1/2017
Sommario
- vol. II - n. 2 novembre-dicembre 2018
- ROBERTO LUSARDI, Etnografia partecipativa e comunità di pratica...
- ALFREDO DI SIRIO, Le capabilities come paradigma per un nuovo welfare
- ARIANNA RADIN, Gli assistenti sociali: dalla strada allo schermo
- MARIA SOLE FERRIERI CAPUTI, Professionalità per la competitività dei provider di welfare aziendale
- VALERIO GUGLIOTTA, Il ruolo del Terzo settore in un welfare moderno e responsabile
- MARIA CASTRO PARGA, La discriminación por edad en trabajadores mayores como riesgo psicosocial
INDICE E ABSTRACT
EMMANUELE MASSAGLI, STEFANO TOMELLERI, Nuove professionalità e nuovi protagonisti del welfare moderno e responsabile
Ricerche: Nuove professionalità e nuovi protagonisti del welfare moderno e responsabile
ROBERTO LUSARDI, Etnografia partecipativa e comunità di pratica: metodi formativi e risorse professionali per il nuovo welfare
[abstract]
ALFREDO DI SIRIO, Le capabilities come paradigma per un nuovo welfare
[abstract]
ARIANNA RADIN, Gli assistenti sociali: dalla strada allo schermo
[abstract]
MARIA SOLE FERRIERI CAPUTI, Professionalità per la competitività dei provider di welfare aziendale
[abstract]
VALERIO GUGLIOTTA, Il ruolo del Terzo settore in un welfare moderno e responsabile. Quale impatto generativo sulle capacità professionali?
[abstract]
MARIA CASTRO PARGA, La discriminación por edad en trabajadores mayores como riesgo psicosocial
[abstract]
ROBERTO LUSARDI Etnografia partecipativa e comunità di pratica: metodi formativi e risorse professionali per il nuovo welfare
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da profondi processi di ridefinizione delle pratiche in ogni settore del welfare, soprattutto negli ambiti sanitario e socio-sanitario. Le cause attengono a tre ordini di fenomeni: la crescente densità scientifico-tecnologica degli interventi; il diffondersi di strategie manageriali che enfatizzano la rilevanza dei meccanismi di controllo degli outcome e della customer satisfaction; infine, le trasformazioni demografiche e socioculturali che vanno ridisegnando le interazioni tra persone e servizi. Il saggio illustra le potenzialità formative del metodo dell’etnografia partecipativa come strumento per affrontare le inedite sfide poste dalle esigenze di welfare attuali. Lo sguardo etnografico diventa una risorsa professionale efficace per il coordinamento delle comunità di pratica in un’ottica di valorizzazione delle competenze tacite e delle pratiche situate, elementi costitutivi della vita organizzativa nella società della conoscenza.
ROBERTO LUSARDI Participatory ethnography and community of practice: training methods and professional resources for the new welfare
Last decades have been characterized by processes of redefinition of practices of welfare, especially in health and social care. The causes are related to three orders of phenomena: the increasing scientific-technological density of the interventions; the spread of managerial strategies that emphasize the relevance of mechanisms for managing outcome control and customer satisfaction; finally, the demographic and sociocultural transformations that are shaping the interactions between people and services. The article illustrates the educational potential of the community of practice paradigm to face the unprecedented challenges posed by current welfare needs. The ethnographic gaze, stimulated through the participatory ethnography method, becomes an effective professional resource for the coordination of the community of practice and for enhancing tacit knowledge and situated practice, strategic assets for organizational and professional success in the knowledge society.
ALFREDO DI SIRIO Le capabilities come paradigma per un nuovo welfare
L’articolo propone una rilettura della storia del sistema di welfare muovendo dall’analisi sulla sua crisi. Viene, poi, analizzata la questione dell’integrazione tra sanitario e sociale, attraverso il prisma della riforma sociosanitaria di Regione Lombardia. In particolare, viene analizzata la modalità integrata di presa in carico. Si propone, poi, una diversa presa in carico che valorizzi la persona e il suo patrimonio competenziale, attraverso la partecipazione della stessa alla co-produzione dei servizi sanitari e interventi sociali. Si adotterà, nella formulazione della proposta, il paradigma personalista e l’approccio delle capacitazioni. Infine, si delineerà una diversa prospettiva di welfare, non più assistenzialistico, ma capacitante.
ALFREDO DI SIRIO The capabilities approach: a new paradigm for a new welfare
This paper tries to explain the history of welfare state starting from an analysis of its current crisis. Then it will deal with the problem of the integration between health and social services, focusing on the integrated taking-in-charge procedures being implemented in Lombardy. The author suggests another way to tackle the problem, which could allows patients to take part in the processes of delivering health services and social actions, encouraging the supply of customized serices. The A. assumes a person-centred and capability approach in order to develop a new welfare arrangement.
ARIANNA RADIN Gli assistenti sociali: dalla strada allo schermo
La professione dell’assistente sociale produce ed utilizza documenti e spesso lamenta che questi portino via tempo e spazio alla relazione con l’assistito. La tecnologia in tal senso dovrebbe velocizzare le pratiche burocratiche e rispettare le esigenze dei professionisti e dei loro manager. Proponendo il punto di vista di Lipsky e della street level bureaucracy, verranno proposti due modelli interpretativi che mettono a fuoco il passaggio dalla strada allo schermo: la screen level bureaucracy e la social work informatics. A partire da una ricerca qualitativa realizzata nella Regione Piemonte, su finanziamento dell’Ordine regionale degli assistenti sociali, il presente lavoro analizza le dimensioni orizzontali e verticali del sistema informativo e la compliance degli assistenti sociali relativamente alla tecnologia disponibile. Le evidenze mostrano che i due modelli interpretativi descrivono in maniera incompleta il rapporto tra assistenti sociali e tecnologia. La proposta è di ripensare queste dinamiche in chiave culturale.
ARIANNA RADIN From the road to the screen? The social worker profession in transition
Social workers produce and use documents though bureaucracy is often time wasting and prevent them to devote the proper attention to the patients. Technology might be of help by speeding up their work and supporting practitioners of the field to fulfil their tasks. The research draws from Lipsky’s point of view and the “street level bureaucracy” perspective. These interpretative models are jointly used to address and analyze the transition of the job “from the road to the screen”, that is the screen level bureaucracy and the social work informatics. Starting from a qualitative research carried out in the Piedmont Region, funded by the Regional Order of Social Workers, this work analyzes, on the one hand, the horizontal and vertical dimensions of the information system; on the other hands, social workers’ compliance to the available technology. Evidence shows that the two interpretative models doesn’t fit the purpose of the study, aiming to investigate the relationship between social workers and technology. Further study focussing on the same topic should try to integrate the analytical/conceptual framework by adding cultural attitudes and resistence towards changes in the job.
MARIA SOLE FERRIERI CAPUTI Professionalità per la competitività dei provider di welfare aziendale
Il contributo si concentra sulle nuove professionalità che si stanno sviluppando all’interno dei provider di welfare aziendale e che risultano strategiche per la loro competitività. In primis è stata realizzata una ricostruzione del contesto entro cui tali soggetti operano mettendo in evidenza come la recente espansione del welfare aziendale ha aperto per loro inediti spazi di azione. In secondo luogo, sono state definite le caratteristiche dei provider che in questo nuovo mercato operano. Infine, sono stati individuati al loro interno alcuni profili professionali alla luce dell’evoluzione più complessiva della dimensione della professionalità nell’ambito del welfare e, più in generale, nel mercato del lavoro.
MARIA SOLE FERRIERI CAPUTI Professionality for the competitiveness of company welfare provider
This paper is focus on the new professionalities of company welfare providers, functional to their competitiveness. At the first, the article makes an overview about the recent spreading out of company welfare in Italy to underline the process of expansion of a new market of service and the creation of new opportunity for these actors. Then it considers the different type of providers, their features and their increasing inside this new market. Finally, it defines some professions in the frame of general evolution of professionality concept in the field of welfare and in the labour market.
VALERIO GUGLIOTTA Il ruolo del Terzo settore in un welfare moderno e responsabile. Quale impatto generativo sulle capacità professionali?
Le difficoltà dello Stato Sociale così come conosciuto nel Novecento e l’evoluzione del sistema di welfare verso un modello maggiormente partecipato, in cui centrale è l’interazione di una pluralità di attori, ha messo in luce il crescente ruolo di protagonismo che può giocare la società civile organizzata e il Terzo settore. L’articolo, mostrando le peculiarità intrinseche del lavoro in questo particolare settore, prova a indagare le presunte evoluzioni innovative che potrebbero essere generate dal non profit e dal mondo della cooperazione, e il relativo impatto sia sulle relazioni di lavoro e sugli aspetti professionali, sia sul sistema sociale, sui territori e sulle comunità di appartenenza, anche alla luce delle sfide dettate dalla Quarta Rivoluzione industriale.
VALERIO GUGLIOTTA The role of the Third Sector in a modern and responsible welfare. Which generative impact on professional skills?
Civil society and the Third sector are gaining a prominent role within the current welfare state scenario. The latter is facing challenges transforming its traditional features, proper of the Twentieth Century, towards a collective model, where interactions among several actors appear to be central. The article addresses the peculiarities of the third sector work as well as the distinctive novelties brought to the welfare system by the non-profit sector and the world of cooperation. Against the backdrop of the Fourth Industrial Revolution, this article also enlights the impact of the welfare transformation on work relations and professional aspects, as well as on social system, territories and communities.
MARIA CASTRO PARGA La discriminación por edad en trabajadores mayores como riesgo psicosocial
La società sta cambiando vertiginosamente negli ultimi anni, rendendosi, dunque, quanto mai urgente un adattamento a tali mutamenti. I governi iniziano ad adottare misure relative all’allungamento della vita lavorativa. L’Europa porta avanti studi sul tema, tesi a orientare le attività di governo dei vari paesi membri riguardo all’adozione di misure che abbiano l’effetto di ridurre i problemi legati all’invecchiamento della popolazione. Tali misure si riferiscono, in particolare, allo spostamento in avanti dell’età pensionabile, questione, questa, intimamente connessa ai quesiti che emergono nello sviluppo dell’attività lavorativa dei lavoratori più anziani. La prevenzione dei rischi professionali in relazione a questo gruppo è dunque fondamentale. Si rende necessario, così, affrontare non solo i fattori di rischio legati allo spazio fisico in cui il lavoro viene svolto, ma anche e soprattutto i fattori di rischio psicosociale. Le molestie e le discriminazioni basate sull’età sono uno dei principali rischi che devono essere affrontati.
MARIA CASTRO PARGA Discrimination by age in elder workers as a psychosocial risk
Society is changing vertiginously over the past years. Therefore, adapting to these changes is necessary. Governments have started to adopt measures addressing the need of extending working life. Within the European context, reports have been issued to inform and guide Member States to adopt measures to tackle the aging of the population. These measures are mainly revolved around extending the retirement age, a practice closely related to the issues concerning the tasks and the activity of elder workers. Preventing the arising of occupational risks affecting elder workers is of paramount interest. It is necessary to address not only the factors of risk located in the working environment, but mostly the ones associated to psychosocial risks. Among the latter, harassment and age discrimination constitute the most diffused and urgent.