n. 2/2020

Giuseppe Santoro-Passarelli La Commissione di garanzia

Obiettivi: L’articolo analizza l’esperienza della Commissione di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali dalla sua costituzione ai giorni nostri. Metodologia: L’articolo si basa su una analisi storico-normativa. Risultati: L’articolo mette in luce come inizialmente la Commissione abbia svolto sostanzialmente una funzione di moral suasion insufficiente a contemperare gli interessi contrapposti dei cittadini e dei lavoratori. Con la l. n. 83/2000 la Commissione è diventata un’autorità in senso tecnico perché dotata di una serie di poteri, come per es. quello di regolamentazione provvisoria che ha reso effettivo il contemperamento degli interessi contrapposti. Questo potere è esercitato dalla Commissione, quando le parti non si mettono d’accordo per individuare le prestazioni indispensabili, secondo un procedimento regolato dalla legge e si conclude con un provvedimento impugnabile davanti al giudice amministrativo. Un altro importante potere che consente di rendere effettivi tutti gli altri è quello sanzionatorio nei confronti dei singoli lavoratori, dei sindacati dei lavoratori e delle aziende o enti erogatori dei servizi e infine anche nei confronti dei lavoratori autonomi e delle loro associazioni. Limiti e implicazioni: La ricerca offre una analisi di taglio teorico che apre a ulteriori studi la possibilità di sviluppare le molte riflessioni dottrinali proposte. Originalità: L’articolo non si limita a esaminare le norme che regolano l’attività della Commissione ma mette in evidenza come ormai sia indilazionabile per il legislatore regolamentare la rappresentatività sindacale perché, come è noto, in particolare nei servizi pubblici prolifera una pluralità di sindacati poco rappresentativi.

Parole chiave: sciopero, servizi essenziali, sindacato, contemperamento.


Giuseppe Santoro-Passarelli The Committee on the Right to Strike in Essential Public Services

Objectives: This article looks at the Committee on the right to strike in essential public services, from its institution to date. Methodology: A legal and historical analysis is provided. Results: The article highlights that the Committee initially performed a ‘moral suasion’ function, which was however insufficient to safeguard the interests of both workers and citizens. Under Act No. 83/2000, the Committee then became a genuine authoritative body, as it was given a number of powers, i.e. it could issue provisional regulations to fulfil competing interests. This power is exerted by the Commission when the parties do not agree on essential services, leading to a decision that cannot be challenged before the administrative courts. The Committee also has sanctioning powers against individual workers, trade unions, companies and service providers, as well as autonomous workers and their associations. Limits and implications: This article provides a theoretical analysis which might constitute the starting point for further reflection. Originality: This article examines the provisions regulating the activity of the Committee. Concurrently, it stresses the need to legislate on union representativeness, because a number of trade unions which operate in public essential services have little representation power.

Keywords: strikes, essential services, trade union, reconciliation of interests.

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