n. 1/2021

Sito: moodle.adaptland.it
Corso: Diritto delle Relazioni Industriali
Libro: n. 1/2021
Stampato da: Utente ospite
Data: mercoledì, 8 maggio 2024, 13:40

INDICE


Ricerche: Proposta di direttiva sui salari minimi adeguati nell’UE

TIZIANO TREU La proposta sul salario minimo e la nuova politica della Commissione europea
[abstract]

GIAMPIERO PROIA La proposta di direttiva sull’adeguatezza dei salari minimi
[abstract]

EMANUELE MENEGATTI Il salario minimo nel quadro europeo e comparato. A proposito della proposta di direttiva relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea
[abstract]

LUCA RATTI La proposta di direttiva sui salari minimi adeguati nella prospettiva di contrasto all’in-work poverty
[abstract]


Ricerche: Clausole generali e diritto del lavoro

VINCENZO FERRANTE Clausole generali, buona fede e contratto di lavoro
[abstract]

ARMANDO TURSI Clausole generali e norme generali nel diritto del lavoro: spunti metodologici per il legislatore e per gli interpreti
[abstract]


Interventi

GIUSEPPE SANTORO-PASSARELLI Il lavoro mediante piattaforme digitali e la vicenda processuale dei riders
[abstract]

CHIARA GARBUIO Lavoro autonomo e politiche attive e passive del lavoro: riflessioni in tempi di crisi
[abstract]


Relazioni industriali e risorse umane

MICHELE TIRABOSCHI Tra due crisi: tendenze di un decennio di contrattazione
[abstract]


Osservatorio di giurisprudenza italiana

ARIANNA ABBASCIANO La comunicazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo deve contenere anche la prova del repêchage? (nota a Cass. 6 agosto 2020, n. 16795)
ALESSANDRO BELLETTI Il mancato rinnovo del CCNL Vigilanza privata tra automatismi retributivi e corretta applicazione dell’art. 2120 c.c. (nota a Trib. Mantova 23 luglio 2020, n. 62)
LILLI CAROLLO Un itinerario giurisprudenziale sul collocamento mirato (nota a Trib. Firenze 19 marzo 2020, n. 150, e Cass. 15 lu-glio 2019, n. 18192)
MICHELE FAIOLI Discriminazioni digitali e tutela giudiziaria su ini-ziativa delle organizzazioni sindacali (nota a Trib. Bologna ord. 31 dicembre 2020)
VINCENZO FERRANTE Ancora in tema di qualificazione dei lavoratori che operano grazie ad una piattaforma digitale (nota a Trib. Palermo 24 novembre 2020, n. 3570)
RICCARDO MARAGA La prescrizione dei crediti retributivi del lavoratore alla luce dell’attuale regime sanzionatorio in caso di licenziamento illegittimo e dei recenti arresti della giurisprudenza (nota a C. cost. 10 giugno 1966, n. 63, e altre)
ARTURO MARESCA Licenziamento provocato dal lavoratore e diritto alla Naspi: su chi grava il costo del c.d. ticket licenziamento? (nota a Trib. Udine 30 settembre 2020, n. 106)
TOMMASO MASERATI Il principio di continuità dell’occupazione nel trasferimento di azienda in crisi: il caso Alitalia (nota a Cass. 17 agosto 2020, n. 17198)


Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione

CARMINE SANTORO Il nuovo potere ispettivo di disposizione


Osservatorio di diritto europeo e internazionale del lavoro

VALENTINA CAGNIN Clausola Investor-State Dispute Settlement e Covid-19: la combinazione perfetta per un attentato al potere regolativo statale da parte degli investitori stranieri




Tiziano Treu La proposta sul salario minimo e la nuova politica della Commissione europea

Obiettivi:
Il saggio si propone di analizzare criticamente la proposta di direttiva della Commissione europea sul salario minimo nel quadro della nuova sensibilità delle istituzioni europee. Metodologia: Viene adottato un approccio prevalentemente teorico/normativo, senza tuttavia trascurare i dati empirici derivanti dalla realtà sociale. Risultati: Il saggio mette in luce il contesto e gli scopi della proposta di direttiva sul salario minimo, così come gli ostacoli alla sua adozione e le sue possibili ripercussioni anche sull’ordinamento italiano. Limiti e implicazioni: Il saggio si concentra su un atto, la proposta della Commissione, per sua natura incerto e soggetto a modificazioni anche profonde, ma, proprio per questo, esso offre delle utili chiavi di lettura per inquadrare e comprendere meglio l’iniziativa e i suoi futuri sviluppi. Originalità: Il saggio costituisce una delle prime articolate riflessioni della dottrina italiana sulla recente proposta di direttiva sul salario minimo.

Parole chiave: salario minimo, Unione europea, proposta di direttiva, contrattazione collettiva.


Tiziano Treu The Proposal for a Directive on Adequate Minimum Wage and the New Policy of the European Commission

Objectives:
The essay provides a critical analysis of the proposal for a directive on adequate minimum wage within the framework of the new European social policy. Methodology: It adopts a theoretical/normative approach, without neglecting empirical findings from sociological studies. Results: The essay sheds light on the context and aims of the proposal for a directive on minimum wage, as well as the obstacles to its adoption and its possible consequences also on the Italian legal system. Limits and implications: The main topic (the Commission’s proposal) is likely to experience major changes over time; in this respect, the essay offers useful insights to put the initiative into perspective and better understand its future developments. Originality: The essay represents a timely and thorough evaluation of the recent initiative by the EU Commission.

Keywords: minimum wage, European Union, proposal for a directive, collective bargaining.



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Giampiero Proia La proposta di direttiva sull’adeguatezza dei salari minimi

Obiettivi:
L’articolo analizza la proposta di direttiva relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea. Metodologia: La metodologia adottata è quella dell’analisi giuridico-normativa. Risultati: Il risultato è quello di individuare gli obblighi di recepimento da parte degli Stati membri. Limiti e implicazioni: Le implicazioni riguardano l’individuazione degli spazi di discrezionalità da parte degli Stati membri. Originalità: Individuazione di prime ipotesi di intervento da parte del legislatore nazionale.

Parole chiave: proposta di direttiva, salari minimi, adeguatezza, recepimento.


Giampiero Proia The Proposal for a Directive on the Adequacy of Minimum Wages

Objectives:
The article analyses the proposal for a Directive on adequate minimum wages in the European Union. Methodology: The methodology adopted is that of legal-normative analysis. Results: The result is to identify the transposition obligations by the Member States. Limits and implications: The implications concern the identification of the areas of discretion by the Member States. Originality: Identification of first hypotheses of intervention by the national legislator.

Keywords: proposal for a directive, minimum wages, adequacy, transposition.

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Emanuele Menegatti Il salario minimo nel quadro europeo e comparato. A proposito della proposta di direttiva relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea

Obiettivi:
Il presente contributo si propone di valutare l’impatto sui Paesi membri dell’Unione europea della proposta di direttiva della Commissione relativa a salari minimi adeguati. Metodologia: Lo studio è condotto attraverso un’analisi giuridica del contenuto della direttiva proposta, ponendola in relazione ai meccanismi di fissazione dei salari e ai sistemi di contrattazione collettiva nazionali. Risultati: L’impatto della direttiva sui Paesi membri è destinato a variare di parecchio, soprattutto in ragione del livello attuale di copertura della contrattazione collettiva presente nello Stato considerato. Limiti e implicazioni: I limiti dell’analisi condotta sono imputabili al carattere vago e scarsamente precettivo delle disposizioni contenute nella proposta di direttiva, tale da richiedere la formulazione di ipotesi interpretative. In ogni caso, la ricerca potrà tornare utile nell’ambito del dibattito che accompagnerà il presumibilmente tortuoso percorso legislativo della direttiva. Originalità: L’interpretazione dei contenuti della direttiva viene calato in un’analisi comparata dei sistemi nazionali di fissazione dei salari.

Parole chiave: Unione europea, salario minimo, legge, contrattazione collettiva, relazioni industriali.


Emanuele Menegatti The Minimum Wage in the European and Comparative Framework. Speaking of the Proposal for a Directive on Adequate Minimum Wages in the European Union

Objectives:
This paper aims to assess the impact on the Member States of the European Union of the Commission’s proposal for a Directive on adequate minimum wages. Methodology: The study is carried out by a legal analysis of the content of the proposed Directive, which is considered in conjunction with national wage-setting mechanisms and national collective bargaining systems. Results: The impact of the Directive on the Member States will vary considerably, especially because of the current level of coverage of collective bargaining in the considered country. Limits and implications: The limits of the present analysis are attributable to the vague and scarcely prescriptive nature of the provisions contained in the proposed Directive, such as to require the formulation of interpretative hypotheses. In any case, the research may be useful to the debate that will accompany the presumably tortuous legislative process of the Directive. Originality: The interpretation of the contents of the Directive is considered in the framework of a comparative analysis of the national wage-setting systems.

Keywords: European Union, minimum wage, statutory law, collective bargaining, industrial relations.

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Luca Ratti La proposta di direttiva sui salari minimi adeguati nella prospettiva di contrasto all’in-work poverty

Obiettivi: Il saggio si propone di esaminare le implicazioni sul tema del contrasto alla povertà lavorativa della recente proposta di direttiva sui salari minimi adeguati. Metodologia: Trattandosi di una problematica tipicamente multi-disciplinare, il saggio considera la letteratura giuridica, economica e sociologica nell’orizzonte europeo sul tema della povertà lavorativa. Risultati: Il saggio propone un’interpretazione teleologica delle disposizioni della proposta di direttiva e pone in rilievo le incongruenze della stessa con riguardo al sistema italiano di determinazione dei salari minimi. Limiti e implicazioni: Il saggio non affronta i pur fondamentali problemi di compatibilità della proposta di direttiva con il quadro derivante dai trattati, in specie in punto a sussidiarietà e competenze nazionali. Originalità: Rispetto alla letteratura esistente, il saggio mostra la necessità di investigare da una pluralità di prospettive disciplinari il complesso tema della povertà lavorativa.

Parole chiave: in-work poverty, salario minimo, interpretazione teleologica.

 

Luca Ratti The Proposal for a Directive on Adequate Minimum Wages and the Combat of In-Work Poverty

Objectives: The essay aims to examine the implications on the issue of combating in-work poverty of the recent Proposal for a Directive on adequate minimum wages. Methodology: Being a typically multi-disciplinary issue, in-work poverty is considered from a legal, economic and sociological perspective. Results: The essay argues for a teleological interpretation of the provisions of the proposed Directive and highlights its inconsistencies with respect to the Italian system of minimum wage determination. Limits and implications: The essay does not address the fundamental problems of compatibility of the proposed Directive with the framework arising from the Treaties, especially in terms of subsidiarity and Member States’ competence. Originality: Compared to the existing literature, the essay shows the need to investigate the complex issue of in-work poverty from a variety of disciplinary perspectives.

Keywords: in-work poverty, minimum wage, teleological interpretation.

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Vincenzo Ferrante Clausole generali, buona fede e contratto di lavoro

Obiettivi: Passando in rassegna la dottrina, anche più risalente, l’A. si propone di descrivere il ruolo che le clausole generali ricoprono nell’applicazione giurisprudenziale del diritto del lavoro. Metodologia: Analisi dottrinale e giurisprudenziale. Risultati: Il panorama analizzato mostra una certa difficoltà a procedere secondo i principi del diritto privato e una qualche approssimazione nei richiami giurisprudenziali. Limiti e implicazioni: Secondo l’A., per questa via sarebbe possibile operare la costruzione di un diritto a misura d’uomo, capace di coniugare l’efficienza dell’impresa con la tutela della persona umana. Originalità: L’articolo offre un’analisi aggiornata della funzione delle clausole generali nel diritto del lavoro italiano.

Parole chiave: buona fede e correttezza, clausole generali, contratto di lavoro, promozione della persona umana.

 

Vincenzo Ferrante General Clauses, Good Faith and Employment Contract

Objectives: By reviewing the Italian doctrine, even the more dating back, the A. aims to describe the role that the general clauses play in the jurisprudential application of labour law. Methodology: Doctrinal and jurisprudential analysis. Results: The analysis shows a certain difficulty in applying the principles of private law and some approximations in the judgments. Limits and implications: According to the A., in this way it would be possible to build a labour law on a human scale, capable of combining managerial prerogatives with the empowerment of human beings. Originality: The article offers an updated analysis of the function of general clauses in Italian labour law.

Keywords: good faith and fairness, general clauses, employment contract, human empowerment.

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Armando Tursi Clausole generali e norme generali nel diritto del lavoro: spunti metodologici per il legislatore e per gli interpreti

Obiettivi: L’A. mira a evidenziare come il dibattito sulle norme a precetto generico nel diritto del lavoro sia stato assorbito dalla polemica sulla discrezionalità del giudice, innescata dalla resistenza culturale avverso le riforme “flessibilizzatrici” del lavoro. Metodologia: Riflessione giuridico-normativa e di politica del diritto. Risultati: Si approda alla necessità di una “riscoperta” delle clausole generali di correttezza e buona fede. Limiti e implicazioni: Sul piano scientifico, è necessaria un’ulteriore messa a punto sia delle norme generali, sia delle clausole generali, che induca il legislatore a un loro più corretto utilizzo (per es., distinguendo la giustificazione dei poteri datoriali dalla legittimazione a stipulare contratti “flessibili”) e gli interpreti a rompere l’egemonia esegetica delle norme generali a vantaggio, ove possibile, delle clausole generali. Originalità: Il tema è stato affrontato sotto profili poco o per nulla esplorati in precedenza.

Parole chiave: clausole generali, norme generali, norme a precetto generico, correttezza e buona fede, limitazioni dei poteri datoriali.


Armando Tursi General Clauses of Good Faith and Fairness and General Rules in Labour Law: Suggestions for Legislator and Jurists

Objectives: The A. argues that the debate about the general clauses in labour law has been dominated by the controversial issue of the discretion of the judge, related to a sort of oppositive attitude towards pro-business legislative reforms. Methodology: Reflexions on law and legislative policies. Results: Necessity to distinguish and re-evaluate general clauses of good faith and fairness. Limits and implications: Deeper investigation is needed on both general clauses and general rules in labour law, so as to favour a better use of them by the legislator and a better interpretation by judges and scholars. Originality: The issue has not been yet specifically studied from this perspective

Keywords: general clauses, general rules, rules with an indefinite meaning, fairness and good faith, limitations to managerial prerogatives.

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Giuseppe Santoro-Passarelli Il lavoro mediante piattaforme digitali e la vicenda processuale dei riders

Obiettivi: L’A. analizza la vicenda processuale dei c.d. riders. Metodologia: L’articolo si basa sull’analisi giuridica della giurisprudenza. Risultati: L’A. contesta la tesi del tertium genus sostenuta dalla Corte d’Appello di Torino mentre condivide nella sostanza quella della Cassazione del 2020, ad eccezione dell’affermazione che l’art. 2, comma 1, sarebbe una norma di disciplina. Condivide in parte la tesi della sentenza del Tribunale di Palermo perché il lavoro dei riders non è sempre per definizione subordinato per l’esistenza dell’art. 47-bis che contempla la figura del rider autonomo. Limiti e implicazioni: Nel contestare quelle dottrine che pretendono di individuare nell’art. 2, comma 1, una fattispecie distinta da quella del lavoro subordinato e di affidare al giudice l’individuazione della relativa disciplina, l’A. mette in luce come tale compito competa alla contrattazione collettiva ai sensi dell’art. 2, comma 2. Originalità: L’A. afferma che l’identificazione di una fattispecie distinta da quella del lavoro subordinato produce l’inconveniente di individuare una disciplina meno favorevole di quella del lavoro subordinato e conseguentemente favorisce l’elusione di quest’ultima.

Parole chiave: lavoro subordinato, lavoro autonomo, lavoro etero-organizzato, piattaforme digitali, riders.


Giuseppe Santoro-Passarelli Platform Work and Riders

Objectives: The A. analyzes riders’ employment status. Methodology: The paper is based on an analysis of case law. Results: The A. challenges the tertium genus argument made by the Court of Appeal of Turin, though he shares the motivations put forward by the Supreme Court in 2020, save for the statement arguing that Article 2, § 1, is a regulatory provision. He also welcomes the position of the judgment handed down by the Court of Palermo, as riders’ work is not always regarded as salaried employment because, according to article 47-bis, it can also be considered as self-employment). Limits and implications: The A. disputes the thesis that article 2, § 1, provides riders with a different employment status than that of salaried workers, leaving to the Courts the task of identifying its regulation. The paper also stresses that it is for collective bargaining to deal with this issue, according to article 2, § 2. Originality: The A. asserts that the identification of an employment status different from that of a salaried worker places workers at a disadvantage in that it rules out salaried employment irregardless.

Keywords: salaried employment, self-employment, employer-organised work, digital platforms, riders.

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Chiara Garbuio Lavoro autonomo e politiche attive e passive del lavoro: riflessioni in tempi di crisi

Obiettivi: Il contributo ha l’obiettivo di analizzare il tema delle politiche attive e passive del lavoro in relazione al lavoro autonomo. Metodologia: La ricerca adotta un’analisi giuridico-normativa. Risultati: L’indagine dimostra come la crisi economica e quella pandemica abbiano inciso sulla predisposizione di strumenti per il sostegno del reddito dei lavoratori autonomi, tradizionalmente esclusi da queste misure. Limiti e implicazioni: Un limite della ricerca riguarda il futuro incerto delle misure di sostegno ai lavoratori autonomi, che potrebbero non divenire strutturali. Circa le implicazioni scientifiche e pratiche, la ricerca offre alcuni spunti per implementare efficaci politiche attive per il lavoro autonomo. Originalità: L’indagine sistematizza le misure di sostegno al reddito adottate in tempo di crisi per i lavoratori autonomi, sottolineando la necessaria implementazione anche di efficaci politiche attive del lavoro ad essi dedicate.

Parole chiave: lavoro autonomo, sostegno al reddito, politiche attive del lavoro, formazione.


Chiara Garbuio Self-Employment and Active and Passive Labour Policies: Reflections in Times of Crisis

Objectives: The paper aims to analyse the issue of active and passive labour policies in relation to self-employment. Methodology: The research was conducted through a legal-normative analysis. Results: The paper demonstrates how the economic crisis and the pandemic one have affected the provision of income support tools for the self-employed workers, traditionally excluded from this protection. Limits and implications: One limitation of the research concerns the uncertain future of income support measures for autonomous workers, which may not become structural. Regarding the scientific and practical implications, the research offers some suggestions for implementing effective active policies for self-employment. Originality: The research systematises the income support measures adopted in times of crisis for autonomous workers, underlining the necessary implementation of effective active labour policies dedicated to them.

Keywords: self-employment, income support, active labour policies, training.

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Michele Tiraboschi Tra due crisi: tendenze di un decennio di contrattazione

Obiettivi: L’obiettivo della ricerca è quello di analizzare l’evoluzione della contrattazione collettiva in Italia dal 2011 al 2020, individuando i trend predominanti e le principali criticità. Metodologia: La ricerca prende avvio dalla analisi dei Rapporti ADAPT sulla contrattazione collettiva in Italia a loro volta elaborati a partire da una banca dati che oggi conta oltre 4.000 contratti collettivi prevalentemente aziendali e territoriali. La ricerca è di tipo qualitativo e si muove nella prospettiva del diritto delle relazioni industriali attraverso la lettura della disciplina collettiva prodotta dalle parti sociali nel corso del decennio. Risultati: Dall’accordo interconfederale 28 giugno 2011 si registra un parziale e non sistematico decentramento della contrattazione collettiva dal quale deriva, come indica l’analisi dei contratti aziendali, una trattazione disordinata di alcuni temi nevralgici: produttività, organizzazione del lavoro, tipologie contrattuali, formazione, bilateralità e welfare aziendale. Limiti e implicazioni: Le tendenze segnalate emergono dallo studio di un cospicuo numero di contratti aziendali, seppur non rappresentativo a livello statistico. Il campione può comunque considerarsi adeguato per indicare l’evoluzione dei contenuti e dei metodi della contrattazione collettiva e le relative finalità e problematiche giuridiche e anche istituzionali. Originalità: L’analisi del sistema di contrattazione collettiva non parte dal mero dato formale e dalla analisi dei soli accordi interconfederali su assetti contrattuali e rappresentanza ma trova un suo punto di verifica qualificante nello studio di un numero rilevante di contratti aziendali e territoriali.

Parole chiave: relazioni industriali, contrattazione collettiva, decentramento contrattuale, questione sociale.


Michele Tiraboschi Between Two Crises: Trends from a Decade

Objectives: The aim of the research is to analyse the evolution of collective bargaining in Italy from 2011 to 2020, identifying the predominant trends and the main criticalities. Methodology: The research starts with an analysis of the ADAPT Reports on collective bargaining in Italy, which were in turn drawn up on the basis of a database that now contains more than 4,000 collective agreements, mainly corporate and territorial. The research is qualitative and moves from the perspective of industrial relations law through the reading of the collective regulations produced by the social partners over the decade. Results: Since the interconfederal agreement 28 June 2011, there has been a partial and unsystematic decentralisation of collective bargaining, which has led, as the analysis of company contracts shows, to a haphazard treatment of some key issues: productivity, work organisation, contract types, training, bilateralism and company welfare. Limits and implications: The trends reported emerge from the study of many company contracts, although not statistically representative. However, the sample can be considered adequate to indicate the evolution of the contents and methods of collective bargaining and the related legal and even institutional aims and problems. Originality: The analysis of the collective bargaining system does not start from mere formal data and the analysis of interconfederal agreements on contractual structures and representation but finds a qualifying verification point in the study of a significant number of company and territorial agreements.

Keywords: industrial relations, collective bargaining, contractual decentralisation, social issue.

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