vol. IV - n. 2 aprile-maggio-giugno 2021

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Corso: Professionalità studi | OPEN ACCESS
Libro: vol. IV - n. 2 aprile-maggio-giugno 2021
Stampato da: Utente ospite
Data: domenica, 12 maggio 2024, 03:47

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INDICE E ABSTRACT



Ricerche: Nuove professioni e identità professionali

FRANCESCA NARDELLI, CATERINA MAZZANTI, La sfida ai tradizionali sistemi di classificazione del personale e allo ius variandi lanciata dalla rivoluzione tecnologica e accelerata dalla pandemia
[abstract]

MARIA FRASSINE, FRANCESCO NAVIGLIO, ROCCO VITALE, Professionisti della sicurezza: nuove sfide e competenze per migliorare la salute e il benessere dei lavoratori
[abstract]

FEDERICA CAPPONI, Le figure professionali nel settore socioassistenziale in Italia: un inquadramento giuridico dell’esistente
[abstract]

ANDREA CARBONE, Dal dirigente ai dirigenti
[abstract]

FABIO DI FELICE, LAURA ALFONSI, GIUSEPPE DE NATALE, LUCA MALAGNINI, MARCO OLIVIERI, ANTONIO PIERSANTI, RENATO SOMMA, GABRIELE TARABUSI, Smart working e Ricerca: il punto di vista dei Ricercatori e Tecnologi dell’INGV
[abstract]

 

Francesca Nardelli, Caterina Mazzanti La sfida ai tradizionali sistemi di classificazione del personale e allo ius variandi lanciata dalla rivoluzione tecnologica e accelerata dalla pandemia

Obiettivi: l’articolo intende affrontare il tema dell’impatto delle tecnologie sul lavoro e sui sistemi di classificazione dei lavoratori attualmente previsti nella contrattazione collettiva. Metodologia: l’indagine prende le mosse dall’analisi empirica dello stato attuale della contrattazione collettiva sul tema, con focus su particolari esperienze innovative; si sofferma poi sulle principali problematiche relative all’esercizio dello ius variandi datoriale emerse nel corso della fase dell’emergenza pandemica. Risultati: emerge un disallineamento tra l’attuale organizzazione del lavoro, come modificata anche in seguito all’esperienza pandemica, e i sistemi di classificazione del personale; disallineamento che si concreta anche nella difficoltà di assicurare una efficace tutela al lavoratore rispetto agli inadempimenti datoriali. Limiti e implicazioni: i risultati della ricerca possono avere incidenza sulle politiche contrattuali contribuendo a concepire un’impalcatura aziendale fondata sulla valorizzazione delle competenze dei lavoratori attraverso il riconoscimento della loro professionalità, intesa quale elemento coadiuvante delle prerogative datoriali. Originalità: la ricerca permette di effettuare una valutazione integrata da un lato, dalle esigenze rivenienti dall’impatto delle tecnologie sull’organizzazione del lavoro e, dall’altro, da quelle derivanti da un diverso assetto produttivo aziendale rispetto a un nuovo contesto socio-economico post pandemico.

Parole chiave: tecnologia, lavoro agile, competenze, ius variandi.

Objectives: the article intends to address the issue of the impact of technologies on work and on worker classification systems currently provided for in collective bargaining. Methodology: the survey starts from the empirical analysis of the current state of collective bargaining on the subject, with a focus on innovative experiences; then it focuses on the main issues relating to the exercise of the employer's ius variandi that emerged during the pandemic emergency phase. Results: a misalignment emerges between the current work organization, as modified also following the pandemic experience, and the personnel classification systems; misalignment which is also reflected in the difficulty of ensuring effective protection for the worker against employer failures. Limits and implications: the results of the research may have an impact on contractual policies, helping to conceive a company framework based on the enhancement of workers 'skills through the recognition of their professionalism, understood as an adjuvant element of employers' prerogatives. Originality: the research makes it possible to carry out an integrated assessment on the one hand of the needs deriving from the impact of technologies on the organization of work and, on the other, from those deriving from a different company production structure compared to a new socio-economic context post pandemic.

Keywords: technology, home office, skills, ius variandi

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Maria Frassine, Francesco Naviglio, Rocco Vitale Professionisti della sicurezza: nuove sfide e competenze per migliorare la salute e il benessere dei lavoratori

Obiettivi: Questo scritto prende in esame le principali sfide che coinvolgono e coinvolgeranno nel prossimo futuro i formatori, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione aziendale ed i consulenti della sicurezza, cercando di delineare nuovi scenari. – Metodologia: L’analisi di contesto e del quadro legislativo in materia ha come obiettivo rispondere alla seguente domanda: quali nuove competenze e conoscenze dovranno essere acquisite dai professionisti della sicurezza per poter affrontare il mondo del post-pandemia? – Risultati: L’analisi evidenzia gli scenari futuri per la professionalizzazione del settore: orientarsi sempre più al digitale, andare oltre le competenze tecniche per acquisire soft skill, considerare la sicurezza come elemento inscindibile dalle politiche della sostenibilità. Tutto ciò per realizzare l’obiettivo più importante della propria professione, tendere alla salute, alla sicurezza e al benessere di ciascun lavoratore.

Parole chiave: professionalità, professioni, salute, sicurezza


Maria Frassine, Francesco Naviglio, Rocco Vitale Safety professionals: new challenges and skills to improve the health and well-being of workers

Objectives: This paper examines the main challenges that involve and will involve trainers, the managers of the company prevention and protection service and the safety consultants in the near future, trying to outline new scenarios. – Methodology: The analysis of the context and of the legal framework are aimed to answer to the following question: what new skills and knowledge will need to be acquired by security professionals in order to face the post-pandemic world? – Results: The analysis shows some future directions for the professionalization of the sector: to move more and more to digital, to go beyond technical skills, to acquire soft skills, to consider safety as an inseparable element from sustainability policies. All this to achieve the most important goal of one's profession, to strive for the health, safety and well-being of each worker.

Keywords: professionalism, professions, health, safety

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Federica Capponi Le figure professionali nel settore socioassistenziale in Italia: un inquadramento giuridico dell’esistente

Obiettivi: il contributo compie una analisi delle figure professionali del settore socioassistenziale previste dalla contrattazione collettiva con riferimento tanto ai rapporti di lavoro subordinato quanto ai rapporti di lavoro autonomo. Metodologia: analisi giuridico-normativa e raffronto tra contratti collettivi. Risultati: il contributo evidenzia come un ruolo importante nella professionalizzazione delle figure professionali in esame possa essere giocato dalla contrattazione collettiva. Limiti e implicazioni: L’analisi si sofferma unicamente sul raffronto tra due CCNL del settore socioassistenziale. Originalità: partendo dalla analisi dei profili professionali previsti dalle parti sociali, il contributo individua i principali ostacoli alla professionalizzazione delle figure socioassistenziali ma anche i possibili margini di miglioramento.

Parole chiave: settore socioassistenziale, lavoro domestico, contrattazione collettiva, professionalizzazione



Federica Capponi Social Care Professionals in Italy: An Overview of the Existing Legal Framework

Objectives: This paper considers professionals in Italy’s social care sector, taking into consideration relevant collection bargaining and different employment statuses, self-employed and salaried workers. Methodology: This paper provides an analysis of the legal framework and a comparison between different collective agreements. Results: This research shows that collective bargaining can contribute to acknowledging the professional status of these workers. Limits and Implications: The analysis focuses exclusively on the comparison between two collective agreements concluded in the social care sector. Originality: Starting from the analysis of the professional profiles laid down by the social partners, this paper highlights the challenges and prospects in relation to the professionalization of workers operating in the social care sector.

Keywords: social care sector, domestic work, collective bargaining, professionalization

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Andrea Carbone Dal dirigente ai dirigenti

Obiettivi: L’obiettivo della ricerca è quello di analizzare l’evoluzione della figura del dirigente in Italia e il ruolo della rappresentanza manageriale. Metodologia: L’indagine è stata sviluppata sulla base di momenti distinti. Il primo ha riguardato un’attività di studio e analisi della letteratura nazionale ed internazionale più recente e significativa di taglio giuridico, economico, sociologico e pedagogico. Un secondo momento è coinciso con il metodo dell’osservazione partecipante, vale a dire l’osservazione diretta dei fenomeni associativi legati ad un tipo di rappresentanza dirigenziale di tipo confederale. Originalità: L’originalità dell’indagine condotta consiste, appunto, nell’analizzare l’evoluzione della figura del dirigente dall’ottica privilegiata di chi ha vissuto da vicino il mondo della rappresentanza manageriale ancora legata ad una visione individualista. Risultati: Preso atto che la categoria dirigenziale è presente in tutti i gangli socio-economici, pubblici e privati, costituendo quel livello fondamentale di governo del sistema che valuta, prepara, attua e amministra le scelte di politica economica è impensabile come, ad oggi, si possa rimanere ancorati alla rigida separazione tra lavoro autonomo e subordinato. Limiti e implicazioni: la consapevolezza di questo ruolo centrale della dirigenza e delle alte professionalità in generale non sempre è presente ai responsabili governativi, i quali sembrano ignorare quanto possa essere utile al sistema Paese una dirigenza sana, tecnicamente capace e qualificata, escludendo, in più casi, le relative organizzazioni sindacali dalle consultazioni su tematiche fondamentali per il futuro del Paese.

Parole chiave: professionalità, dirigenti, manager, rappresentanza.



Andrea Carbone From manager to managers

Objectives: The objective of the research is to analyze the evolution of the manager in Italy and the role of managerial representation. Methodology: the survey was developed on the basis of distinct moments. The first concerned a study and analysis of the most recent and significant national and international literature of a legal, economic, sociological and pedagogical nature. A second moment coincided with the participatory observation method, that is the direct observation of associative phenomena related to a type of confederal representation of managers. Originality: the originality of the survey conducted consists in analyzing the evolution of the manager from the privileged point of view of those who have lived closely the world of managerial representation still linked to an individualistic vision. Results: having acknowledged that the managerial category is present in all socio-economic sectors, public and private, constituting that fundamental level of governance of the system that evaluates, prepares, implements and administer the choise of economic policy, it is unthinkable as, to date, we can remain anchored to the rigid separation between self-employes and subordinate work. Limits and implications: the awareness of this central role of management and high professionalism in general is not always present to government officials, who seems to ignore how useful a healthy, technically capable and qualified management can be to the country system, excluding, in addition, cases, the related trade unions from consultations on main issues for the future of Italy.

Keywords: managers, rapresentation, professionalism

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Fabio Di Felice, Laura Alfonsi, Giuseppe De Natale, Luca Malagnini, Marco Olivieri, Antonio Piersanti, Renato Somma, Gabriele Tarabusi Smart working e Ricerca: il punto di vista dei Ricercatori e Tecnologi dell’INGV

Obiettivi: Le finalità di questo articolo sono quelle di sottolineare le specificità della Ricerca rispetto alla amministrazione. Metodologia: è stata svolta un’analisi qualitativa giuridico-normativa e una indagine online quantitativa a 585 ricercatori e tecnologi dell’INGV sullo smart working. Risultati: nell’articolo vengono richiamate le norme che affermano come le attività di ricerca e le attività gestionali debbono avere una valutazione diversa. Inoltre, il CCNL della sezione Ricercatori e Tecnologi già rende “smart” e “agile” il lavoro di ricerca senza ricadere nella legge sullo smart working. Le risposte all’indagine mostrano una forte coesione nel rivendicare i principi di autonomia e libertà della ricerca. Limiti e implicazioni: negli EPR si fa Ricerca e la Ricerca ha bisogno di flessibilità e specificità organizzativa rispetto ad una P.A. prevalentemente amministrativa e lo smart working mal si adatta al mondo della Ricerca. Originalità: il percorso bottom-up di rivendicazione dei diritti della ricerca, attraverso interviste online, è originale e innovativo per evidenziare l’analisi delle criticità del lavoro agile che non deve essere applicato senza considerare il modello rispondente alle proprie esigenze e caratteristiche.

Parole chiave: Lavoro Agile, INGV, Enti Pubblici di Ricerca, CCNL



Fabio Di Felice, Laura Alfonsi, Giuseppe De Natale, Luca Malagnini, Marco Olivieri, Antonio Piersanti, Renato Somma, Gabriele Tarabusi Smart working and Research: the point of view of INGV Researchers and Technologists

Purpose: the aims of this article are to underline the specificities of the Research compared to the administration and management. Methodology: a legal-regulatory qualitative analysis and a quantitative online survey to 585 INGV researchers and technologists about smart working have been employed. Findings: the article refers to the rules concerning research activities and management activities that must have a different evaluation. Furthermore, the CCNL of the Researchers and Technologists section already makes work “smart” and “agile” without relate to smart working laws. The responses to the survey show a strong cohesion in claiming the principles of autonomy and freedom of research. Research limitations/implications: Research is carried out in the EPR and Research needs flexibility and organizational specificity relate to a prevalently administrative P.A. and smart working does not fit well to the world of Research. Originality: The bottom-up process of claiming research rights, through online interviews, is original and innovative to highlight the analysis of the criticalities of smart working that must not be applied without considering the model that meets ours needs and characteristics.

Keywords: Smart working, INGV, Public Research Institutes, CCNL

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