n. 1/2023

Sito: moodle.adaptland.it
Corso: Diritto delle Relazioni Industriali
Libro: n. 1/2023
Stampato da: Utente ospite
Data: sabato, 4 maggio 2024, 15:35

INDICE

Ricerche: Decreto trasparenza: prime riflessioni

ARMANDO TURSI “Trasparenza” e “diritti minimi” dei lavoratori nel decreto trasparenza
[abstract]

ANNA ZILLI La via italiana per condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili
[abstract]

MICHELE FAIOLI Giustizia contrattuale, tecnologia avanzata e reticenza informativa del datore di lavoro. Sull’imbarazzante “truismo” del decreto trasparenza
[abstract]

MICHELE MURGO L’invio di lavoratori all’estero dopo la direttiva (UE) 2019/1152 e il decreto trasparenza tra obblighi informativi, tutele sostanziali e difesa dei diritti
[abstract]


Interventi

SILVIA CIUCCIOVINO Autodeterminazione dell’individuo e de-standardizzazione controllata della regolazione lavoristica
[abstract]


Osservatorio di giurisprudenza italiana

RITA DAILA COSTA Il diritto alla protezione “speciale” del migrante vittima di sfruttamento lavorativo (nota a Trib. Torino ord. 24 maggio 2022)

SIMONE DI MOLFETTA Una tutela energica per il diritto di precedenza nel contratto a termine (nota a Trib. Trento 4 ottobre 2022)

GIORGIO IMPELLIZZIERI Libertà di scelta del contratto collettivo ed efficacia delle dichiarazioni a verbale contenute nella contrattazione (nota a Cass. 21 ottobre 2022, n. 31148)

ALESSANDRA QUAINI La giurisprudenza sulla quantificazione dell’indennità per licenziamento illegittimo nel contratto di lavoro a tutele crescenti (nota a Trib. Roma 19 maggio 2020, n. 2503, e altre)

CRISTINA MARIA ROVATI L’indice di sfruttamento retributivo ex art. 603-bis c.p.: l’individuazione del “contratto-parametro” e la nozione di “palese difformità” (nota a Cass. pen. 4 marzo 2022, n. 7862)

IRENE TAGLIABUE Lavoro informale di cura e tutele assicurative: dalla Corte costituzionale un sollecito al legislatore per una estensione delle garanzie per i caregivers familiari (nota a C. cost. 28 luglio 2022, n. 202)

ARMANDO TURSI La manifesta insussistenza… non sussiste (nota a C. cost. 19 maggio 2022, n. 125)


Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione

STEFANO CAFFIO Il rafforzamento della vigilanza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro tra competenze vecchie e nuove

FEDERICA CAPPONI Condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili: nodi irrisolti circa l’applicabilità delle prescrizioni minime alle collaborazioni ex art. 409, n. 3, c.p.c.

MASSIMILIANO DE FALCO Sviluppi e tendenze del welfare aziendale nella contrattazione nazionale del 2022

MICHELE TIRABOSCHI La “legge Biagi” venti anni dopo


Osservatorio di diritto europeo e internazionale del lavoro

MICHELE MOLÈ La Corte di giustizia sul responsabile della protezione dei dati: primi chiarimenti sulle tutele speciali di un protagonista della digitalizzazione al lavoro (nota a C. giust. 22 giugno 2022, causa C-534/20, Leistritz AG c. LH)

JUAN RASO DELGUE La riforma del lavoro uruguaiana del XXI secolo tra autonomia ed interventismo

Armando Tursi


“Trasparenza” e “diritti minimi” dei lavoratori nel decreto trasparenza

Obiettivi: L’obiettivo del contributo è illustrare il contenuto del d. lgs. 104/2022 (c.d. decreto trasparenza) e offrire interpretazioni che chiariscano le disposizioni più oscure. Metodologia: L’esegesi del testo di legge è svolta attraverso la comparazione con la direttiva europea in attuazione e il raccordo sistematico con la normativa previgente. Risultati: Il saggio individua i profili di maggior criticità del decreto in commento e i limiti che possono emergere in fase di applicazione. Limiti e implicazioni: Per ciascuna delle disposizioni dal contenuto precettivo incerto od oscuro (l’ambito di applicazione del decreto, il rinvio al contratto collettivo, ecc.), l’Autore propone un’interpretazione risolutiva. Originalità: Sistematizzata la differenza tra diritti informativi e diritti sostanziali; inoltre il contributo individua numerosi vulnera del decreto trasparenza che possono emergere nella prassi contrattuale individuale.

Parole chiave: decreto-trasparenza, diritto di informazione, obblighi informativi, direttiva europea.


‘Transparency’ and ‘minimum rights’ of workers in the Transparency Decree

Objectives: The aim of the contribution is to illustrate the content of Legislative Decree 104/2022 (so-called Transparency Decree) and to offer interpretations that clarify the most obscure provisions. Methodology: The exegesis of the text of the law is carried out by comparing it with the European directive and the prevailing legislation. Results: The essay identifies the most critical profiles of the decree in question and the limits that may emerge during its application. Limits and implications: For each of the provisions with uncertain or obscure preceptive content (the scope of the decree, the reference to the collective agreement, etc.), the author proposes a decisive interpretation. Originality: Having settled the difference between information rights and substantive rights, the contribution has the further originality of recognising numerous vulnus of the Transparency Decree that may surface in individual contractual practice.

Keywords: transparency decree, right to information, information obligations, European directive.

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Anna Zilli

La via italiana per condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili

Obiettivi: il saggio affronta il recepimento nazionale della direttiva (UE) 2019/1152, inserendolo nell’ambito del Pilastro europeo dei diritti sociali. Metodologia: la ricerca si muove in una prospettiva multilivello, ricostruendo le fonti di riferimento e verificando il concreto funzionamento degli istituti descritti. Risultati: il saggio individua nella trasparenza lo strumento prescelto a livello europeo per l’implementazione dei diritti sociali. Limiti e implicazioni: la ricerca non presenta una indagine empirica attraverso la quale verificare come i temi descritti abbiano sino a oggi trovato concreta traduzione nella contrattazione collettiva. Originalità: il saggio rappresenta uno dei primi commenti organici al d.lgs. n. 104/2022.

Parole chiave: trasparenza, prevedibilità, accessibilità, comprensibilità.


The Italian Way to Transparent and Predictable Working Conditions

Objectives: the essay addresses the national transposition of directive (EU) 2019/1152, placing it within the European Pillar of Social Rights. Methodology: the research moves in a multilevel perspective, reconstructing the reference sources and verifying the concrete functioning of the institutes described. Results: the essay identifies transparency as the instrument chosen at the European level for implementing social rights. Limits and implications: the research doesn’t present an empirical investigation through which testing how the topics described have so far found concrete translation into collective bargaining. Originality: the essay represents one of the first organic comments on Legislative Decree No. 104/2022.

Keywords: transparency, predictability, accessibility, comprehensibility.

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Michele Faioli

Giustizia contrattuale, tecnologia avanzata e reticenza informativa del datore di lavoro. Sull’imbarazzante “truismo” del decreto trasparenza

Obiettivi: il saggio è volto a dimostrare l’irragionevolezza del regime di cui all’1-bis del d.lgs. n. 152/1997, introdotto dal d.lgs. n. 104/2022. Metodologia: è stata svolta un’indagine empirica di raccolta di dati e informazioni da organizzazioni sindacali e datoriali. In ragione di ciò, l’analisi giuridico-normativa è stata arricchita da osservazioni sulla concreta applicazione del regime a distanza di 6 mesi circa dall’introduzione. Risultati: il regime risulta giuridicamente irragionevole, posto il quadro europeo in materia di intelligenza artificiale in fase di consolidamento e la sproporzionatezza sanzionatoria. Limiti e implicazioni: il metodo utilizzato di osservazione della realtà va applicato nel tempo per verificare eventuali interventi del giudice e della contrattazione. Originalità: la ricerca permette di scindere efficacemente il piano ideologico, neo-luddista e truista, da cui deriva il regime che si studia, dal piano della realtà che viene modellata dalla norma.

Parole chiave: lavoro, trasparenza, informazione, sistemi digitali decisionali e di monitoraggio, intelligenza artificiale, Europa.


Contractual Fairness, Advanced Technologies, Employer’s Duty to Inform. The Embarrassing Truism of the Italian Act concerning the Transparent and Predictable Working Conditions EU Directive

Objectives: The aim of this research is to demonstrate that such duty is unreasonable and unproportioned. Methodology: The research is based on investigations carried out with the Italian unions and employers’ organizations. The application of such legal regime was detected in relation to the period August 2022-Jannauary 2023. Legal and theoretical analysis were developed on such data. Results: Such research demonstrates that such duty is unreasonable in relation to the in fieri EU regime concerning AI and the unproportioned sanctions that are introduced. Limits and implications: The research should be carried out in the next months, having in consideration further investigations with the Italian unions and employers’ organizations, also considering labor judges and collective bargaining possible approaches. Originality: This research’s methods can lead outcomes that are more and more linked to the reality, also in contrast with recent flourishing forms of truism and neo-luddism among labor law scholars and experts dealing with tech and labor law.

Keywords: work relations, transparency, information, digital decisions, digital control, artificial intelligence, Europe.

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Michele Murgo

L’invio di lavoratori all’estero dopo la direttiva (UE) 2019/1152 e il decreto trasparenza tra obblighi informativi, tutele sostanziali e difesa dei diritti

Obiettivi: L’articolo approfondisce le nuove regole di trasparenza introdotte dalla direttiva (UE) 2019/1152 e dal d.lgs. n. 104/2022, inquadrandole nel contesto della mobilità transnazionale del lavoro. Metodologia: Vengono esaminate le possibili interazioni teoriche tra le rilevanti fonti regolative nazionali e sovranazionali, unitamente alla pur limitata prassi applicativa. Risultati: La ricerca mette in luce le potenzialità, ma anche i limiti, delle nuove disposizioni per garantire una più efficace tutela dei lavoratori mobili, nonché, mediatamente, il corretto funzionamento del mercato unico europeo. Limiti e implicazioni: Viene delineata una possibile interazione virtuosa tra norme strumentali, procedurali e sostanziali, che tuttavia dovrà essere verificata attraverso lo studio dell’attuazione concreta delle disposizioni in questione. Originalità: La vicinanza nel tempo della novella e la peculiare collocazione degli obblighi di trasparenza nell’ambito della regolamentazione della mobilità transnazionale del lavoro consentono di guardare alla materia da un diverso punto di vista.

Parole chiave: obblighi di informazione, mobilità transnazionale dei lavoratori, legge applicabile, difesa dei diritti.


Sending employees abroad after directive (EU) 2019/1152 and the transparency decree between information, substantive protection and defense of rights

Objectives: The article investigates the new transparency rules introduced by directive (EU) 2019/1152 and legislative decree no. 104/2022, within the framework of transnational labour mobility. Methodology: The main theoretical interactions between the relevant sources are analysed, together with their (albeit limited) concrete application. Results: The research sheds light on the new rules potentiality, but also their limitations, in order to ensure a more effective protection of transnational mobile workers as well as the correct functioning of the single market. Limits and implications: Possible positive interactions between procedural and substantive norms is identified, whose feasibility is to be verified by monitoring the actual implementation of such rules. Originality: The novelty of the topic and the peculiar position of transparency obligation within the realm of transnational labour mobility help to look at the issue from a different perspective.

Keywords: transparency obligation, transnational labour mobility, applicable law, defence of rights.

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Silvia Ciucciovino

Autodeterminazione dell’individuo e de-standardizzazione controllata della regolazione lavoristica

Obiettivi: L’articolo approfondisce i temi della autodeterminazione del lavoratore e della soggettivazione regolativa, cari alla riflessione di D’Antona e Biagi, per fare un bilancio attuale e individuare le principali linee evolutive del diritto del lavoro su questi fronti. Metodologia: La metodologia è di tipo giuridico normativo e si fonda sulla individuazione dei fondamenti giuridici e valoriali che evidenziano la progressiva modernizzazione delle tecniche di tutela del lavoratore in un quadro di crescente differenziazione delle situazioni giuridiche soggettive. Risultati: La ricerca mette in luce le diverse funzioni della inderogabilità della normativa giuslavoristica: da un lato quella di protezione del contraente debole e dall’altro lato quella di standardizzazione delle tutele e dimostra come sia soprattutto la seconda funzione della inderogabilità ad essere messa in crisi dalla differenziazione dei bisogni e delle forme di integrazione del lavoro umano nel sistema produttivo, soprattutto con il declino delle forme tradizionali di regolazione uniforme e accorpata degli interessi dei lavoratori. Vengono individuati alcuni strumenti e percorsi per una possibile de-standardizzazione controllata della regolazione lavoristica coerenti con lo spirito fondativo della materia. Limiti e implicazioni: La ricerca non ha l’ambizione di ricostruire puntualmente il vasto dibattito sulla inderogabilità della disciplina lavoristica, ma si pone nella logica più limitata di riprendere, attualizzandoli, alcuni insegnamenti di D’Antona e Biagi per fare un bilancio attuale rispetto ai percorsi imboccati nei trenta anni trascorsi dall’ordinamento giuslavoristico e offrire spunti per una rivalutazione di quelle proposte. Originalità: Gli elementi di originalità riguardano la proposta di una rilettura dell’autonomia negoziale assistita e della certificazione, nonché dello sviluppo di diritti di nuova generazione per una nuova stagione di soggettivazione regolativa del diritto del lavoro.

Parole chiave: inderogabilità, autonomia individuale, soggettivazione, certificazione.


Self-determination of the individual and controlled de-standardization of labour regulation

Objectives: The article explores the issues of self-determination of the worker and regulatory subjectivation, dear to the reflection of D’Antona and Biagi, to make a current assessment and identify the main evolutionary lines of labour law on these fronts. Methodology: The methodology is of a juridical normative nature and is based on the identification of legal and value bases that highlight the progressive modernisation of worker protection techniques in a context of increasing differentiation of subjective legal situations. Results: The research highlights the different functions of the mandatory nature of labour law legislation: on the one hand that of protection of the weak contractor and on the other hand that of standardisation of protections and shows how it is above all the second function of mandatory nature to be undermined by the differentiation of needs and forms of integration of human labor into the production system, especially with the decline of traditional forms of uniform and merged regulation of workers’ interests. Some tools and paths are identified for a possible controlled de-standardisation of labour regulation consistent with the founding spirit of the subject. Limits and implications: The research does not have the ambition to reconstruct punctually the vast debate on the mandatory nature of the labour discipline, but arises in the more limited logic of taking up, updating them, some teachings of D’Antona and Biagi to make a current assessment with respect to the paths taken in the thirty years passed by the labour law system and offer ideas for a re-evaluation of those proposals. Originality: The elements of originality concern the proposal of a re-reading of assisted negotiating autonomy and certification, as well as the development of new generation rights for a new season of regulatory subjectivation of labor law.

Keywords: mandatoriness, individual autonomy, subjectivation, certification.

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