n. 1/2024 - NEW

Sito: moodle.adaptland.it
Corso: Diritto delle Relazioni Industriali
Libro: n. 1/2024 - NEW
Stampato da: Utente ospite
Data: domenica, 30 giugno 2024, 18:27

INDICE

TIZIANO TREU Politiche europee e nazionali per la transizione verde
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Ricerche: Sicurezza sociale e famiglia

GIOVANNA VICARELLI Sistemi familiari e configurazioni di welfare. Note per una analisi longitudinale
[abstract]

ALESSANDRA SPANGARO Famiglia e sicurezza sociale nella prospettiva civilistica
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VALERIA FILÌ Sufficienza della retribuzione e sostegno alla famiglia: dall’assegno per il nucleo familiare al welfare aziendale
[abstract]

PASQUALE PASSALACQUA La tutela dei superstiti nell’attuale sistema di welfare
[abstract]

MADIA D’ONGHIA Lavoro “informale” di cura e protezione sociale
[abstract]


Interventi

MICHELE SQUEGLIA Sulla tutela previdenziale dei collaboratori etero-organizzati e dei riders autonomi. A proposito delle due sentenze del Tribunale di Milano
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Relazioni industriali e risorse umane

MICHELE DALLA SEGA Welfare e dinamiche retributive contrattuali: il caso dell’industria alimentare
[abstract]


Osservatorio di giurisprudenza italiana

FRANCESCO ALIFANO Contrattazione di prossimità: l’adesione della maggioranza dei lavoratori all’accordo non sana il mancato rispetto dei requisiti soggettivi previsti dall’art. 8 del d.l. n. 138/2011 (nota a Cass. 2 ottobre 2023, n. 27806)

PIERGIUSEPPE CAPRIOTTI Repetita iuvant. Ancora sull’inapplicabilità dell’art. 32, comma 2, del collegato lavoro all’impugnazione del li-cenziamento del dirigente privo di giustificatezza (nota a Cass. 14 set-tembre 2023, n. 26532)

FRANCESCA DI PASQUALE L’imposizione dell’obbligo vaccinale indistintamente a tutti gli esercenti le professioni sanitarie, diversi dagli operatori sanitari, è costituzionalmente legittima (nota a C. cost. 5 ottobre 2023, n. 185)

VINCENZO FERRANTE Riflessioni, a margine di una sentenza di legit-timità costituzionale, sulla reintegra nel licenziamento collettivo ed individuale (nota a C. cost. 22 gennaio 2024, n. 7)

ALESSANDRO VIRGINIO FIORUCCI La Cassazione si pronuncia per la prima volta sull’inefficacia delle dimissioni “per fatti concludenti” dopo l’introduzione dell’art. 26 del d.lgs. n. 151/2015 (nota a Cass. ord. 26 settembre 2023, n. 27331)

LUCIO IMBERTI Grande è la confusione sul salario minimo. La situazione è eccellente? (nota a TAR Lombardia 4 settembre 2023, n. 2046, e TAR Lombardia 28 novembre 2023, n. 2830)

ANDREA MELLI Retribuzione feriale: il recupero dell’onnicomprensività retributiva a garanzia dell’effettivo riposo del lavoratore (nota a Cass. 10 ottobre 2023, n. 28320)

ROBERTO ROMEI I nodi intricati delle clausole sociali di seconda generazione (nota a TAR Lazio 25 agosto 2023, n. 13442)

FABRIZIA SANTINI Oltre le “apparenze” di Cass. ord. 7 aprile 2023, n. 9530 (nota a Cass. ord. 7 aprile 2023, n. 9530)

SIMONE VARVA Il rifiuto del lavoratore di “trasformare” il part-time in tempo pieno può giustificare il licenziamento per motivo oggettivo soltanto se viene dimostrata l’extrema ratio (nota a Cass. ord. 23 ottobre 2023, n. 29337)


Osservatorio di legislazione, prassi amministrative e contrattazione

GIADA BENINCASA Alcune osservazioni critiche sulla nota INL n. 694/2024 in materia di certificazione dei contratti di appalto in ambienti confinati

ANNA MARCHIOTTI La contrattazione aziendale in provincia di Vicenza: il settore metalmeccanico


Osservatorio di diritto europeo e internazionale del lavoro

FULVIO CUCCHISI Malattia cronica e discriminazione sul lavoro: alcuni spunti dal 16° barometro del Difensore dei diritti francese

FRANCESCA DI GIOIA Principio di neutralità del servizio pubblico e divieto di discriminazione fondata sulla religione: una prima pronuncia dalla Corte di giustizia (nota a C. giust. 28 novembre 2023, causa C-148/22, OP c. Commune d’Ans)

SILVIA SPATTINI La trasparenza retributiva a garanzia dell’effettività del principio della parità di retribuzione: una lettura d’insieme della direttiva (UE) 2023/970

FRANCISCO TRUJILLO PONS La disconnessione digitale sul lavoro, un diritto o un dovere del lavoratore spagnolo? Uno studio a partire dalla sentenza del Tribunal Superior de Justicia di Madrid del 28 settembre 2023 (nota a Sala de lo Social del Tribunal Superior de Justicia de Madrid 10259/2023, de 28/09/2023 (núm. rec. 391/2023))

 



Tiziano Treu

Politiche europee e nazionali per la transizione verde

Obiettivi: la ricerca segnala l’urgenza di adottare un approccio integrato tra dimensioni sociali ed economiche della transizione verde che è necessario per sviluppare strategie efficaci. Metodologia: la riflessione si basa sull’analisi delle principali politiche europee e nazionali riguardanti la transizione ecologica, con particolare attenzione agli impatti sociali. Risultati: la ricerca enfatizza la centralità di implementare finanziamenti adeguati e strategie comuni a livello europeo per garantire equità e sostenibilità sociale nella transizione ecologica. Al riguardo sottolinea la necessità di potenziare le competenze e l’intervento dell’Unione nelle politiche sociali, promuovendo la collaborazione con le parti sociali. Originalità: la ricerca evidenzia la necessità di superare lo squilibrio attuale tra misure di stabilizzazione economica e interventi sociali, che rischia di alimentare l’opposizione alla transizione verde.

Parole chiave: transizione ecologica, sostenibilità sociale, politiche europee, politiche nazionali, misure economiche e sociali.


European and National Policies for the Green Transition

Objectives: the research highlights the urgency of adopting an integrated approach between social and economic dimensions of the green transition in order to develop effective and sustainable strategies. Methodology: the analysis examines the main European and national policies related to the ecological transition, with a particular focus on its social impact. Results: the research underscores the need to implement adequate funding and common strategies at the European level to ensure social equity and sustainability of the ecological transition. It stresses the need to enlarge the Union’s competence and intervention in social policies, also promoting support and collaboration of the social partners. Originality: the research argues that more Union resources and competences are needed in order to overcome the historical decoupling between economic and social measures which risk to foster the opposition to the green transition.

Keywords: ecological transition, social sustainability, European policies, national policies, economic and social measures.

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Giovanna Vicarelli

Sistemi familiari e configurazioni di welfare. Note per una analisi longitudinale

Obiettivi: il testo intende proporre una chiave di lettura longitudinale del rapporto tra famiglie e sistemi di welfare. Metodologia: la metodologia utilizzata è propria della sociologia storica con un approccio di tipo narrativo-processuale. Risultati: la tesi che viene sostenuta riguarda il susseguirsi, nella storia dell’Italia dall’Unità ad oggi, di tre diverse configurazioni sociali entro cui al mutare dei sistemi di welfare ha fatto riscontro un perdurante ruolo delle famiglie nell’assicurare forme di tutela sociale e assistenziale. Limiti e implicazioni: il contributo ha carattere esplorativo nel senso di individuare nessi che meritano ulteriori ricerche e approfondimenti soprattutto rispetto agli andamenti attuali e futuri dopo la pandemia. Originalità: l’approccio longitudinale è originale nel momento in cui si pone l’obbiettivo di affrontare assieme le interrelazioni tra politiche di welfare e trasformazioni familiari entro la cornice configurazionale proposta da Norbert Elias.

Parole chiave: welfare, familismo, sociologia storica, mutamento sociale.


Family Systems and Welfare Configurations. Notes for a Longitudinal Analysis

Objectives: the paper proposes a longitudinal interpretation of the relationship between families and welfare systems. Methodology: the methodology used is that of historical sociology with a narrative-process approach. Results: the thesis that is sustained concerns the succession, in the history of Italy from the Unification to the present day, of three different social configurations within which the changing welfare systems have been matched by a persistent role of families in ensuring forms of social and welfare protection. Limits and implications: the contribution has an exploratory character in the sense of identifying links that deserve further research and in-depth study, especially with respect to current and future trends after the pandemic. Originality: the longitudinal approach is original insofar as it aims to address together the interrelationships between welfare policies and family transformations within the configurational framework proposed by Norbert Elias.

Keywords: welfare, familism, historical sociology, social change.

 

 

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Alessandra Spangaro

Famiglia e sicurezza sociale nella prospettiva civilistica

Obiettivi: il presente contributo è teso ad evidenziare le più recenti e significative linee evolutive del diritto di famiglia, in relazione al sistema di sicurezza sociale. Metodologia: sotto il profilo metodologico, il contributo si basa sull’analisi giuridico-normativa. Risultati: in esito della analisi giuridico-normativa condotta, l’A. auspica la capacità di avere evidenziato il mutamento della nozione di famiglia nell’attuale contesto sociale. Sotto il profilo scientifico, si è cercato di porre in evidenza come le recenti riforme del legislatore gius-familiare – non sempre adeguatamente connesse tra loro – abbiano condotto alla revisione anche di sistemi fortemente consolidati e, sotto il profilo pratico, le rilevanti conseguenze che ne derivano anche in ambito patrimoniale e, in particolare, successorio. Limiti e implicazioni: La ricerca condotta è stata limitata ai più rilevanti profili della crisi familiare e della “nuova” nozione di famiglia, non potendosi, per evidenti ragioni, estendere l’analisi ad ulteriori profili – pur di grande rilievo – che evidenziano il mutamento del concetto di famiglia e, al contempo, delle reti sociali di tutela che ne derivano, come per esempio il profilo delle “nuove adozioni”. Originalità: il saggio offre un profilo inedito riguardo lo sviluppo del sistema di sicurezza sociale italiano negli anni, analizzando le interazioni tra la modernizzazione della disciplina civilistica in materia di famiglia e l’evoluzione di alcuni tra i principali istituti previdenziali.

Parole chiave: famiglia, divorzio, parentela, sicurezza sociale.


Family and Social Security in the Civil Law Perspective

Objectives: the essay aims to highlight the most recent and significant developments in family law in relation to the social security system. Methodology: in terms of methodology, the contribution is based on normative legal analysis. Results: as a result of the normative legal analysis conducted, the author hopes to have highlighted the changing notion of the family in the current social context. From a scholarly point of view, an attempt has been made to highlight how the recent reforms of the family-law legislation – not always adequately connected with each other – have led to the revision even of strongly consolidated systems. From a practical point of view, the contribution has illustrated the relevant consequences arising therefrom, also in the patrimonial and, in particular, inheritance sphere. Limits and implications: the research has been limited to the most relevant profiles of the family crisis and the ‘new’ notion of family. For obvious reasons, it has not been possible to extend the analysis to other profiles – albeit of great importance – that highlight the change in the concept of family and, at the same time, of the social protection networks that derive from it, such as the profile of the ‘new adoptions’. Originality: The essay offers an unprecedented profile of the development of the Italian social security system over the years, analysing the interactions between the evolution of family law and the transformation of some of the main social security institutions.

Keywords: family, kinship, divorce, social security.

 

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Valeria Filì

Sufficienza della retribuzione e sostegno alla famiglia: dall’assegno per il nucleo familiare al welfare aziendale

Obiettivi: indagare l’attuazione del parametro familiare contenuto nell’art. 36, comma 1, Cost. alla luce degli interventi prevalentemente di matrice previdenziale e assistenziale introdotti dallo Stato a tutela della famiglia e delle esperienze di welfare aziendale. Metodologia: analisi giuridica anche in una prospettiva storica e con una attenzione ai dati concreti di impatto delle soluzioni normative adottate dall’ordinamento. Risultati: valutazione critica delle misure di sostegno al reddito della famiglia adottate in Italia, specie alla luce dei dati sull’inverno demografico e sulla povertà. Limiti e implicazioni: il limite del lavoro è l’assenza di un’analisi economica del tema; le implicazioni sono prevalentemente di analisi critica, anche in prospettiva de iure condendo. Originalità: rilettura del parametro familiare dell’art. 36, comma 1, Cost. dopo molti anni di oblio.

Parole chiave: famiglia, retribuzione, welfare, dignità.


Adequate Pay and Support for the Family: from Household Allowance to Corporate Welfare

Objectives: investigate the implementation of the family parameter contained in Art. 36, § 1, of the Constitution in the light of the interventions mainly of social security and welfare matrix introduced by the State to protect the family and the experiences of corporate welfare. Methodology: legal analysis also from a historical perspective and focuses on the concrete data of the impact of the regulatory solutions adopted by the legal system. Results: a critical assessment of family income support measures in Italy, especially in the light of data on demographic winter and poverty. Limits and implications: the limit of the job is the absence of an economic analysis of the topic; the implications are mainly of critical analysis, also in a future perspective. Originality: rereading the family parameter of Art. 36, § 1, of the Constitution after many years of oblivion.

Keywords: family, pay, welfare, dignity.

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Pasquale Passalacqua

La tutela dei superstiti nell’attuale sistema di welfare

Obiettivi: analisi della tutela dei superstiti nel quadro nel nostro sistema di welfare. Metodologia: analisi giuridico-normativa e critico-ricostruttiva. Risultati: il contributo evidenzia i punti di crisi del canonico approccio assicurativo previdenziale alla tutela dei superstiti. Limiti e implicazioni: la ricerca non si occupa di valutare la sostenibilità economica degli istituti analizzati, ma al contempo offre spunti per possibili prossimi interventi del legislatore nazionale. Originalità: la ricerca propone di passare a una ricostruzione della tutela dei superstiti in chiave di universalismo selettivo nella prospettiva di una maggiore equità degli interventi.

Parole chiave: superstiti, Corte costituzionale, tutela previdenziale/assicurativa, universalismo selettivo.


Survivor Protection in the Current Welfare System

Objectives: analysis of survivor protection in the framework in our welfare system. Methodology: legal-normative and critical-reconstructive analysis. Results: the contribution highlights the crisis points of the canonical welfare insurance approach to survivor protection. Limits and implications: the research is not concerned with assessing the economic sustainability of the institutions analysed, but at the same time it offers hints for possible future interventions by the national legislator. Originality: the research proposes to move towards a reconstruction of survivors’ protection in the key of selective universalism with a view to greater equity of interventions.

Keywords: survivors, Constitutional Court, social security/insurance protection, selective universalism.

 

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Madia D’Onghia

Lavoro “informale” di cura e protezione sociale

Obiettivi: l’articolo si prefigge di analizzare criticamente lo status e le tutele sociali delle persone che si occupano della cura e dell’assistenza dei familiari non autosufficienti e di proporre interventi volti al pieno riconoscimento dell’importante attività svolta da questi soggetti. Metodologia: il metodo utilizzato è quello classico, di analisi giuridico-normativa, in chiave anche interdisciplinare. Risultati: l’esame del quadro normativo ha fatto emergere un grave inadeguatezza delle tutele sociali di coloro che si occupano in via informale della cura. Limiti e implicazioni: nell’economia della riflessione, limitata all’analisi delle fonti legali, non si è ritenuto necessario indagare il ruolo della contrattazione collettiva. Originalità: il saggio offre una prima e organica ricognizione delle forme di tutele sociali presenti nel nostro ordinamento, indagando un tema sinora poco esplorato dalla dottrina giuslavoristica e fornendo delle indicazioni in prospettiva.

Parole chiave: lavoro di cura, protezione sociale, conciliazione vita-lavoro.


‘Informal’ Care and Social Protection Work

Objectives: the article deals with critically analysing the status and protection social of people who deal with the care and assistance of non-self-sufficient family members and proposing interventions aimed at full recognition of the important activity carried out by these subjects. Methodology: the method used is the classic one, of legal-regulatory analysis, also from an interdisciplinary perspective. Results: the examination of the regulatory framework has revealed a serious inadequacy of the social protections of those who informally deal with care. Limits and implications: in the economy of reflection, limited to the analysis of legal sources, it was not considered necessary to investigate the role of collective bargaining. Originality: the essay offers a first and organic survey of the forms of social protection present in our legal system, investigating a topic that has so far been little explored by labour law doctrine and providing prospective indications.

Keywords: care work, social protection, work-life balance.

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Michele Squeglia

Sulla tutela previdenziale dei collaboratori etero-organizzati e dei riders autonomi. A proposito delle due sentenze del Tribunale di Milano

Obiettivi: sulla scorta delle argomentazioni fornite dal Tribunale di Milano nelle due pronunce del 2023, il saggio si propone di fornire qualche soluzione ai diversi interrogativi che ci si è andati ponendo in ordine all’imputazione previdenziale dei collaboratori etero-organizzati, dei collaboratori etero-organizzati “in deroga” e dei riders autonomi. Metodologia: esame delle pronunce giurisprudenziali di merito e analisi giuridico-normativa della disciplina contenuta negli artt. 2, commi 1 e 2, e 47-bis, del d.lgs. n. 81/2015 con valutazione del quadro giuridico nel quale si iscrive la Gestione separata. Risultati: l’analisi delle due sentenze, con specifico riferimento alla materia previdenziale, rivela come il testo dell’art. 2, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 81/2015 finisca per scomparire sotto l’interpretazione giudiziale di merito, dal momento che le due sentenze riempiono di contenuto, in ragione dell’inadeguatezza della proposizione legislativa, quanto la Corte di Cassazione aveva in precedenza affermato senza particolari declinazioni. Limiti e implicazioni: il tema dell’estensione alle collaborazioni etero-organizzate della generalità delle tutele eteronome “normalmente” applicabili ad un rapporto di lavoro subordinato (ivi compreso l’inquadramento previdenziale) è sempre stato spigoloso quanto divisivo. Nell’art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 81/2015 non v’è solo qualcosa di assolutamente caratteristico e di intrinsecamente peculiare, ma anche di apparentemente inafferrabile e, per certi versi, di irrimediabilmente contraddittorio. Originalità: elaborazione di differenti ricostruzioni teoriche, ricavate dalle disposizioni normative, che influiscono diversamente sull’inquadramento previdenziale del collaboratore etero-organizzato, del collaboratore etero-organizzato “in deroga” e del rider autonomo.

Parole chiave: previdenza rider; gestione separata collaboratori etero-organizzati; AGO collaboratori etero-organizzati.


On the Social Security Protection of Hetero-Organised Collaborators and Self-Named Riders. On the Two Court Rulings in Milan

Objectives: on the basis of the arguments provided by the Court of Milan in its two judgments of 2023, the essay aims to provide a solution to the various questions that have been raised with regard to the social security imputation of hetero-organised collaborators, hetero-organised collaborators ‘in derogation’ and self-employed riders. Methodology: examination of the jurisprudential pronouncements on the merits and legal-regulatory analysis of the discipline contained in Arts. 2, §§ 1 and 2, and 47-bis of Legislative Decree No. 81/2015 with valuation of the legal framework in which the Gestione separata is enrolled. Results: the analysis of the two judgments, with specific reference to social security matters, reveals how the text of Article 2, §§ 1 and 2, of Legislative Decree No. 81/2015 ends up disappearing under the judicial interpretation of merit, since it fills with content, due to the inadequacy of the legislative proposition, what the Court of Cassation had previously affirmed without any particular declination. Limits and implications: the issue of extending to hetero-organised collaborations the generality of heteronomous protections ‘normally’ applicable to a subordinate employment relationship (including the social security classification) has always been as angular as it is divisive. In Article 2, § 1, of Legislative Decree No. 81/2015 there is not only something absolutely characteristic and inherently peculiar, but also seemingly elusive and, in some ways, hopelessly contradictory. Originality: elaboration of different theoretical reconstructions, derived from the normative provisions, which affect differently the social security classification of the hetero-organised collaborator, the hetero-organised collaborator 'in derogation' and the self-employed rider.

Keywords: social security rider; Gestione separata for hetero-organised collaborators; AGO hetero-organised collaborators.

 

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Michele Dalla Sega

Welfare e dinamiche retributive contrattuali: il caso dell’industria alimentare

Obiettivi: il contributo ambisce a indagare l’evoluzione del welfare negoziale nell’ambito del settore dell’industria alimentare attraverso l’analisi dei principali contratti collettivi (nazionali e aziendali) sottoscritti nel settore. L’obiettivo principale è quello di approfondire se, nell’ambito degli ultimi rinnovi, le parti, stiano mutando i caratteri dello “scambio” economico in atto ai diversi livelli negoziali, assorbendo gli aumenti nominali dei salari diretti attraverso una sempre più ampia valorizzazione delle forme di “welfare negoziale”. Metodologia: l’indagine viene condotta, secondo il metodo del diritto delle relazioni industriali, attraverso l’analisi longitudinale degli ultimi 5 rinnovi del CCNL dell’industria alimentare, nonché di 84 contratti aziendali sottoscritti tra il 2016 e il 2023 dalle parti sociali nell’ambito di tale sistema contrattuale, analizzando tutte le clausole negoziali che fanno riferimento a una specifica voce retributiva, che sia essa diretta, indiretta o differita, con particolare attenzione verso le forme di “welfare negoziale”. Risultati: lo studio, attraverso la rassegna dei rinnovi contrattuali stipulati a livello nazionale e aziendale in un importante settore della manifattura, fornisce una prima valutazione sull’evoluzione delle politiche salariali adottate dalle parti sociali negli ultimi anni, anche alla luce delle evoluzioni normative relative al welfare aziendale. L’analisi suggerisce una lettura più ampia sulla questione salariale in Italia, che consideri il sempre più esteso allargamento del concetto di retribuzione verso le principali prestazioni di natura sociale. Limiti e implicazioni: l’approccio adottato nel saggio, che si sofferma sul ruolo dei principali strumenti di welfare promossi dalla contrattazione collettiva, concentra l’attenzione verso forme di retribuzione indiretta o differita, in merito alle quali risulta complesso verificare un impatto immediato sul piano economico per i lavoratori. Originalità: il contributo tocca un tema di stringente attualità, alla luce del dibattito in atto sull’introduzione di un salario minimo legale in Italia, affrontando il tema in un’ottica diversa da quella finora adoperata prevalentemente dalla dottrina, concentrando l’attenzione sul ruolo che rivestono (e potranno rivestire, alla luce di eventuali evoluzioni legislative e contrattuali) le forme di welfare negoziale nella costruzione del trattamento economico complessivo di riferimento dei lavoratori.

Parole chiave: welfare, contrattazione collettiva, relazioni industriali, salari.


Occupational Welfare and Wage Dynamics: the Case of the Food Industry

Objectives: the essay aims to investigate the evolution of occupational welfare in the food industry sector through the analysis of the main collective agreements negotiated in the sector. The main goal is to investigate whether, in the context of the most recent renewals of the collective agreements, the social partners are changing the character of the economic ‘exchange’ taking place at the various negotiation levels, absorbing the nominal increases in direct wages through an increasingly broader valorisation of the forms of occupational welfare. Methodology: the research is conducted, according to the method of industrial relations law, through the longitudinal analysis of the last 5 renewals of the food industry national agreements, as well as of 84 company agreements signed between 2016 and 2023 by the social partners within this contractual system. The A. analyses all the negotiation clauses that refer to a specific pay item, be it direct, indirect or deferred, with a special focus on the occupational welfare measures. Results: the study, through a review of the collective agreements negotiated at national and company level in an important manufacturing sector, provides an initial assessment of the evolution of the wage policies adopted by the social partners in the recent years, also in the light of the regulatory evolutions concerning occupational welfare. The analysis suggests a broader interpretation of the wage issue in Italy, which considers the increasingly broadening of the concept of remuneration towards the main occupational welfare benefits. Limits and implications: the approach adopted in the essay, which focuses on the role of the main occupational welfare benefits, concentrates on indirect or deferred forms of remuneration, where an immediate economic impact on workers is complex to verify. Originality: the essay focuses on a current topic, in the light of the ongoing debate on the introduction of a legal minimum wage in Italy, tackling the issue from a different perspective from the one hitherto mainly used by the doctrine, focusing on the role played by occupational welfare measures in the construction of workers’ overall reference economic treatment.

Keywords: occupational welfare, collective bargaining, industrial relations, wages.

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