n. 3/2015

Peter Cappelli, JR Keller La classificazione del lavoro nella New Economy

Circa il 20% dei lavoratori negli Stati Uniti, e una percentuale ancora più significativa dei lavoratori a livello mondiale, svolge attività economiche attraverso tipologie contrattuali che differiscono da quelle tradizionali. Eppure gran parte delle informazioni disponibili in ambito gestionale e sociale relative alle attività economiche sono basate sul modello di lavoro a tempo pieno. Poco si conosce circa il funzionamento e le implicazioni del ricorso a forme di lavoro atipico, in parte perché, pur variando considerevolmente, gli attuali sistemi di classificazione le includono all’interno di un’unica tipologia per perseguire finalità di ricerca. A tal proposito, il presente contributo propone un sistema di classificazione inclusivo che, oltre a discernere le modalità di lavoro tradizionali da quelle non standard, categorizza le nuove tipologie contrattuali sulla base di aspetti comuni e tratti distintivi, al fine di agevolarne l’analisi e l’implementazione pratica. Il sistema di classificazione qui descritto realizza una distinzione basandosi sulle fonti e sull’entità del controllo del processo lavorativo, sulla natura contrattuale del rapporto di lavoro e sulle parti coinvolte. Il sistema è quindi costituito considerando le differenze a livello giuridico tra le tipologie contrattuali evidenziandone le caratteristiche. La parte conclusiva del presente contributo cerca di comprendere le implicazioni che questo schema di classificazione potrà avere sullo sviluppo della ricerca e sulla formulazione di impianti teorici.


Peter Cappelli, JR Keller Classifying Work in the New Economy

As much as 20% of U.S. workers, and even more globally, now perform economic work under arrangements that differ from full-time regular employment. Yet most of our management and social science notions about economic work are based on the full-time employment model. We know relatively little about the operation and consequences of alternative arrangements in part because, while these arrangements vary considerably, they are commonly grouped together for research purposes using existing classification systems. We outline an inclusive classification system that distinguishes clearly between employment and its alternatives. It also distinguishes among the alternatives themselves by grouping work arrangements into categories that share common properties and that are distinct from each other in ways that matter for practice and for research. The classification system is based on distinctions about the sources and extent of control over the work process, the contractual nature of the work relationship and the parties involved in the work relationship. Our classification system is both informed by and reflects the legal distinctions among these categories. We explore implications of our system for research and theory development.

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