Titolo: Attivazioni e Cessazioni di Contratti di Lavoro 2011 - sec. trim. 2014
Autore/i: Nicola C. Salerno
Istituzione di riferimento: Reforming (www.reforming.it)
Data di pubblicazione: Dicembre 2014
Parola chiave 1: mercato del lavoro
Parola chiave 2: attivazione di nuovi contratti
Parola chiave 3: cessazione di contratti
Short Summary (max 1000 chars):

Infografica dedicata a attivazioni e cessazioni di rapporti lavorativi, distinti per tipologia contrattuale. Dal I trimestre 2011 al II trimestre 2014.

Pur sotto un saldo complessivo positivo per circa 690mila contratti, sono chiare le difficoltà con cui il Job Act dovrà misurarsi. In particolare:

Diminuiscono sensibilmente i contratti a tempo indeterminato (più cessazioni che attivazioni); I contratti a tempo determinato mostrano un saldo postivo, ma anche una "stagionalità" annuale, con un picco di attivazioni a inizio anno e un contro-picco a fine anno. I dati del terzo e del quarto trimestre 2014 potranno ridimensionare il saldo positivo (sinora le cessazioni osservate nel quarto trimestre si attestano mediamente sui 500mila contratti);

L'apprendistato ha retto relativamente meglio, con un saldo complessivo 2011-2014 positivo per 239mila contratti. Anche qui, tuttavia, si nota un andamento "stagionale", con le attivazioni nette che tendono a concentrarsi nel primo e nel secondo trimestre, per poi ridursi sensibilmente nel terzo e nel quarto;

I contratti di collaborazione hanno un saldo complessivo negativo e, in particolare, attivazioni nette concentrate solo nel primo trimestre, mentre nel secondo, terzo e quarto il saldo diviene negativo con picco a fine anno. Tali dati suggeriscono due letture: da un lato, la breve durata dei contratti, annuale o infrannuale; dall'altro, il presumibile peggioramento del saldo complessivo 2011-2014 quando saranno disponibili statistiche aggiornate su tutto l'anno 2014;

La categoria "Altro" include: contratti di formazione lavoro (solo P.A.), contratti di inserimento lavorativo, contratti di agenzia a tempo determinato e indeterminato, contratti intermittenti a tempo determinato e indeterminato, lavoro autonomo nello spettacolo, lavoro interinale (solo P.A.). Il saldo complessivo 2011-2014 è sinora positivo per poco più di 30mila unità, ma anche qui, se si confermeranno i saldi negativi già osservati nei terzi e nei quarti trimestri passati, la dinamica netta di attivazioni-cessazioni potrebbe essere di fatto annullata. Tra l'altro, nel passaggio dal primo trimestre 2011 al secondo trimestre 2014, si nota anche un affievolimento dei numeri assoluti delle attivazioni.

In conclusione, è la descrizione di un quadro problematico con cui il Job Acto dovrà misurarsi. Sotto un saldo complessivo 2011-2014 (sino al secondo trimestre 2014) di segno positivo, si possono rilevare, con la cautela che è d'obbligo quando si analizzino dati a questo livello di aggregazione, due fatti stilizzati: riduzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato a favore di quelli a termine, e brevità di questi ultimi che, nella dinamica di attivazioni-cessazioni, sembrano seguire scadenze annuali o addirittura infrannuali. Per i contratti di collaborazione soltanto i primi trimestri mostrano saldi positivi, mentre nella rimanente parte dell'anno le cessazioni sono significativamente più numerose delle attivazioni.

Si spera che i numeri del terzo e quarto trimestre 2014 possano marcare qualche inversione, e che i provvedimenti annunciati dal Job Act possano avere effetti positivi. Molto dipenderà dalla scia dei decreti attuativi che, vista l'urgenza, deveono arrivare presto ed essere chiari negli obiettivi e nella scrittura dell'articolato.

Ncs

N.b.: Pagina del sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con dati sugli andamenti di attivazioni e cessazioni. I dati sono liberamente accessibili. Nei prossimi mesi Reforming verificherà costantemente i numeri.

Allega file: Imagen (JPEG) Attivazioni e Cessazioni di Contratti di Lavoro 2011 - sec. trim. 2014.jpg
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