Silvia Spattini Il funzionamento degli ammortizzatori sociali in tempo di crisi: un confronto comparato


L’obiettivo di contenere l’impatto sociale e occupazionale della crisi dei mercati finanziari ha indotto tutti i paesi europei ad adottare specifiche misure anticrisi, destinate a imprese e lavoratori. L’azione congiunta di tali nuove misure e di quelle preesistenti ha certamente contenuto le perdite di posti di lavoro che avrebbero potuto, altrimenti, essere più consistente. Tuttavia, alcuni paesi hanno gestito meglio di altri l’impatto della crisi sul mercato del lavoro. Pertanto, l’A. si chiede se la marcata difformità di performance degli indicatori di disoccupazione e di occupazione degli Stati europei sia casuale oppure dipenda dalla legislazione vigente in materia lavoro ovvero dalle specifiche misure emergenziali via via adottate dai governi nazionali. L’obiettivo di questo studio comparato è perciò indagare se esistano particolari strumenti normativi e/o politiche occupazionali e del lavoro che abbiano aiutato alcuni paesi europei ad affrontare e reggere alla crisi meglio di altri. All’esito del percorso di ricerca, si prospettano alcune possibili interpretazioni delle diverse capacità di reazione degli Stati membri, non solo attraverso l’individuazione delle misure implementate, ma tenendo in considerazione lo specifico quadro normativo nazionale di riferimento. Inoltre, l’analisi comparata induce a segnalare l’avvio di un robusto processo di convergenza nella combinazione delle politiche per il lavoro, dei sistemi di protezione sociale e della legislazione di tutela del lavoro.
 

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