Carlo Zoli Il controllo giudiziario e gli atti di esercizio del potere direttivo: il trasferimento del lavoratore e il mutamento delle mansioni

Il saggio ricostruisce il fondamento e l’estensione del potere direttivo del datore di lavoro, con riguardo al trasferimento ed al mutamento delle mansioni del lavoratore. Dopo aver posto in luce la natura dei limiti introdotti dal legislatore, che sono posti a tutela degli interessi configgenti dei lavoratori, l’A. ne delinea significato e portata. Emerge un quadro ricco di soluzioni dottrinali e giurisprudenziali assai diversificate e non ancora del tutto assestate in ordine sia al giustificato motivo oggettivo di trasferimento, sia alla nozione di equivalenza professionale relativamente alla modifica delle mansioni. In particolare, quanto al primo, restano controversi anche gli ambiti del sindacato giudiziale, che, di solito formalmente contenuto all’interno di un controllo di legittimità o di liceità, non manca talora di fare concessioni a valutazioni sull’opportunità, ovvero sulla ragionevolezza, delle scelte imprenditoriali. Quanto alla seconda, si sono venuti ad affermare, da un lato, una lettura rigida e garantista, poco adeguata ai mutamenti organizzativi e sovente poco rispettosa della fondamentale funzione qualificatoria che va attribuita alla contrattazione collettiva; dall’altro, un orientamento eccessivamente flessibile, ma non univoco, in tema di patti in deroga al divieto di adibizione a mansioni inferiori.


Carlo Zoli Judicial Control and Power of Direction: Workers’ Transfer and Change of Working Tasks

This paper describes the establishment and the extension of the employers’ power of direction in relation to the transfer and change of workers’ duties. After depicting the restrictions laid down in legislation, which are intended to safeguard workers’ competing interests, an overview is given of the meaning and scope of such power. What emerges is diverse and not yet fully implemented case law concerning the objective reason for one’s transfer and the notion of equivalence of tasks. As for case law, judicial rulings on this subject are often controversial and usually include a formal review of the lawfulness of the employer’s power of direction, along with an assessment of the entrepreneurial choices. As far as the principle of ‘equivalence of tasks’ is concerned, a more stringent interpretation is applied which is not suited to face organizational changes and fails to consider the fundamental role of collective bargaining in defining workers’ employment grade. In some cases, a wider interpretation of this concept has been employed, particularly when it comes to the derogation from the prohibition to perform lower-level tasks.

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