Michele Tiraboschi L’articolo 18 come benefit? A proposito del caso Novartis e della applicazione in via pattizia del regime di stabilità reale del contratto di lavoro

Il contributo analizza l’accordo aziendale firmato alla Novartis il 20 marzo 2015, con specifico riferimento al tema dell’effettivo superamento dell’art. 18 Stat. lav. da parte del c.d. Jobs Act. Se i contenuti dell’accordo sono tutt’altro che dirompenti in punto di diritto, è sul piano politico che, secondo l’A., il concordato Novartis costituisce un precedente di rilievo nell’asfittico panorama del sistema di relazioni industriali. L’analisi si propone di sciogliere il nodo politico e sindacale sollevato dall’accordo Novartis relativamente alla scelta di non applicare le nuove disposizioni in materia di licenziamento illegittimo contenute nel d.lgs. n. 23/2015, aprendo, così, alla possibilità di tenere in vita l’art. 18 per il tramite della autonomia negoziale privata non solo a livello individuale ma anche collettivo. Secondo l’A., a fronte della liberalizzazione della flessibilità in uscita, l’operatività di forme convenzionali di stabilità del rapporto di lavoro andrà ad esclusivo beneficio dei gruppi di lavoratori più forti sul mercato in ragione delle competenze e professionalità possedute.


Michele Tiraboschi Is Article 18 of the Workers’ Statute a form of Benefit? The Case of Novartis and the Promotion of Effective Stable Employment through Contractual Terms

This paper analyses the company-level collective agreement concluded at Novartis on 20 March 2015, focusing on the impact of the labour market reform (the so-called “Jobs Act” ) and on the protection provided against unfair dismissals. In the author’s view, while the contents of the collective agreement cannot be seen as pioneering in legal terms, they might bear great relevance from a political viewpoint in consideration of their impact on the national industrial relations system. The paper looks at the choice on the part of Novartis not to implement the amended regulation on unfair dismissals, paving the way for the revival of Art. 18 through individual and collective autonomy. The author is of the opinion that, following the liberalisation of the rules governing flexibility in dismissals, the conventional practices promoting stable employment will only benefit those workers who will be needed in the labour market because of their skills and expertise.

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