TIZIANO TREU La contrattazione collettiva in Europa 


Obiettivi:
L’articolo analizza le linee di tendenza della contrattazione collettiva in Europa e in Italia al fine di coglierne le prospettive evolutive. Metodologia: Condotta su un piano giuridico e istituzionale, l’analisi si basa sul metodo comparato, servendosi di fonti secondarie, tratte dalla letteratura scientifica e dai rapporti delle istituzioni internazionali. Risultati: I risultati della ricerca mostrano la persistente importanza del contratto collettivo nei principali Paesi europei, nonostante si osservino tendenze deregolative dei tradizionali sistemi di relazioni industriali. Sebbene siano accresciute le distanze tra i diversi modelli nazionali di relazioni industriali, i segnali di erosione del modello sociale europeo coesistono con segnali di vitalità e resilienza nelle forme e nei contenuti della rappresentanza che andrebbero valorizzate, a partire da misure di coordinamento da ricercare anche e soprattutto a livello europeo. Limiti e implicazioni: Le implicazioni della ricerca riguardano la dimensione delle politiche sociali europee e nazionali: per promuovere politiche sociali innovative, al servizio dei lavoratori, delle aziende e della società nel complesso, è più che mai necessaria un’azione concertata fra gli attori europei, nazionali, pubblici e privati, anche attraverso il sostegno legislativo. Originalità: L’articolo offre, con un approccio comparativo, una inedita analisi d’insieme e su ampia scala sullo stato dell’arte della contrattazione collettiva in Europa.

Parole chiave: contrattazione collettiva, relazioni industriali, rappresentanza, modello sociale europeo.


Purpose: The article analyses existing trends in collective bargaining in Europe and Italy with the aim to foresee future developments. Methodology: Carried out in legal and institutional terms, the analysis is based on a comparative research methodology that uses secondary sources flowing from scientific literature and reports of international institutions. Findings: Research findings show the ongoing importance of collective bargaining in main European countries, despite a deregulatory trend in traditional systems of industrial relations is observed. Differences between national models of industrial relations have increased, yet signs of erosion across countries coexist with vitality and resilience of forms and contents of labour and business representation. Research limitations/implications: Research implications concern the dimension of both European and national social policies: a coordinated action among European and national, public and private actors, also with the legislative support, is suggested in order to innovate social policies and make them suitable for workers, businesses and society at large. Originality: The article offers, via a comparative approach, a fresh and large-scale analysis of the state of the art of collective bargaining in Europe.

Keywords: collective bargaining, industrial relations, representation, European social model.


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