Loretta Fabbri, Marina Mura Le professioni giuridiche tra razionalità tecnica e razionalità riflessiva. Il caso della magistratura

Obiettivi: lo studio si configura come un’analisi esplorativa volta a comprendere quali fattori incidano sui processi decisionali dei professionisti legali con funzione giudicante, e se vi sia necessità di elaborare dei dispositivi formativi volti a valorizzare la riflessività. Metodologia: l’articolo sostenuto dal framework teorico-concettuale dell’intersezionalità e dell’apprendimento trasformativo sviluppa, mediante un approccio qualitativo ermeneutico pedagogico, nonché di analisi giuridico-normativa, un ambito di ricerca particolarmente attento all’evoluzione delle epistemologie professionali. Risultati: ponendo l’attenzione sulle modalità di costruzione del pensiero, dalla ricerca emergono i rischi connessi alla presenza di giudizi intuitivi, bias e distorsioni cognitive, con riferimento specifico a chi assume responsabilità giudicanti. Limiti e implicazioni: la mancanza di una solida base di letteratura di riferimento italiana e la difficile comparazione con la letteratura internazionale, per la diversità dei sistemi giudicanti internazionali, in particolare quelli di matrice anglosassone, non hanno consentito confronti con lavori analoghi. Originalità: l’oscillazione tra forme di razionalità tecnica e forme di razionalità riflessiva, di fronte ai possibili dilemmi disorientanti insiti nella professione, diviene motivo critico per l’individuazione di una nuova prospettiva formativa a supporto dei professionisti legali, con l’obiettivo di implementare un modello di intervento basato sulla valorizzazione della riflessività.

Parole chiave: intersezionalità, giudizi intuitivi, razionalità tecnica e riflessiva, apprendimento trasformativo.

 

Loretta Fabbri, Marina Mura Legal professions between technical rationality and reflective rationality. The case of judiciary

Purpose: the study take shape as an exploratory analysis aimed at understanding which factors affect the decision-making processes of legal professionals with a judgmental function, and whether there is a need to develop training devices towards at enhancing reflexivity. Methodology: the article, backed by conceptual framework of intersectionality and transformative learning, develops a research branch in which exceptional care is given to the evolution of professional epistemology through a qualitative hermeneutic pedagogical approach, as well as a juridical-normative analysis. Findings: the discussion, with specific reference to professionals who take upon judging tasks, on the processes of the thinking evolution, detect the risks due to presence of intuitive judgment, biases and cognitive distortions. Research limitations/implications: lake of a solid basis of Italian reference literature and hard comparison with international literature did not allow comparisons with similar works. The difficult comparison be carried by the diversity of international judicial systems. Originality: the resulting partition between forms of technical rationality and reflective rationality becomes a discriminating motif for the research of a new formative method to support the above-mentioned professionals, with the scope of implementing a new model of intervention based on the exploitation of reflectivity thinking.

Keywords: intersectionality, intuitive judgment, technical rationality and reflective rationality, transformative learning.

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