Michele Faioli

Giustizia contrattuale, tecnologia avanzata e reticenza informativa del datore di lavoro. Sull’imbarazzante “truismo” del decreto trasparenza

Obiettivi: il saggio è volto a dimostrare l’irragionevolezza del regime di cui all’1-bis del d.lgs. n. 152/1997, introdotto dal d.lgs. n. 104/2022. Metodologia: è stata svolta un’indagine empirica di raccolta di dati e informazioni da organizzazioni sindacali e datoriali. In ragione di ciò, l’analisi giuridico-normativa è stata arricchita da osservazioni sulla concreta applicazione del regime a distanza di 6 mesi circa dall’introduzione. Risultati: il regime risulta giuridicamente irragionevole, posto il quadro europeo in materia di intelligenza artificiale in fase di consolidamento e la sproporzionatezza sanzionatoria. Limiti e implicazioni: il metodo utilizzato di osservazione della realtà va applicato nel tempo per verificare eventuali interventi del giudice e della contrattazione. Originalità: la ricerca permette di scindere efficacemente il piano ideologico, neo-luddista e truista, da cui deriva il regime che si studia, dal piano della realtà che viene modellata dalla norma.

Parole chiave: lavoro, trasparenza, informazione, sistemi digitali decisionali e di monitoraggio, intelligenza artificiale, Europa.


Contractual Fairness, Advanced Technologies, Employer’s Duty to Inform. The Embarrassing Truism of the Italian Act concerning the Transparent and Predictable Working Conditions EU Directive

Objectives: The aim of this research is to demonstrate that such duty is unreasonable and unproportioned. Methodology: The research is based on investigations carried out with the Italian unions and employers’ organizations. The application of such legal regime was detected in relation to the period August 2022-Jannauary 2023. Legal and theoretical analysis were developed on such data. Results: Such research demonstrates that such duty is unreasonable in relation to the in fieri EU regime concerning AI and the unproportioned sanctions that are introduced. Limits and implications: The research should be carried out in the next months, having in consideration further investigations with the Italian unions and employers’ organizations, also considering labor judges and collective bargaining possible approaches. Originality: This research’s methods can lead outcomes that are more and more linked to the reality, also in contrast with recent flourishing forms of truism and neo-luddism among labor law scholars and experts dealing with tech and labor law.

Keywords: work relations, transparency, information, digital decisions, digital control, artificial intelligence, Europe.

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