Chiara Colosimo Prime riflessioni sul sindacato giurisdizionale nel nuovo sistema di tutele in caso di licenziamento illegittimo: l’opportunità di un approccio sostanzialista


La presente riflessione muove dall’esigenza di approfondire il meccanismo delineato dalla riforma Fornero nella definizione delle nuove forme di tutela in caso di licenziamento illegittimo e dei relativi ambiti di applicazione. Con la legge n. 92/2012, il legislatore risulta aver operato un notevole sforzo sistematico al fine, non soltanto di limitare la discrezionalità del sindacato giurisdizionale, ma anche di creare nuovi equilibri in una realtà economico-sociale sempre più complessa. Il risultato è quello della costruzione di un sistema di tutele articolato, caratterizzato dalla considerazione di diversi potenziali vizi dell’atto di recesso, ai quali risultano correlate differenti tipologie di sanzioni: fattispecie che paiono connotate da gravità decrescente e rilevanza residuale. Il tutto, in un contesto caratterizzato dall’adozione di una prospettiva sostanzialista, che attribuisce il primato al fatto posto a giustificazione del licenziamento (da considerarsi, non tanto nella dimensione prettamente materiale, bensì nella sua rilevanza giuridica), e che impone al giudice di considerare, non più soltanto il disvalore della condotta tenuta dal prestatore di lavoro, ma altresì il diverso grado di riprovevolezza del comportamento datoriale. Complessivamente considerato, l’effetto del nuovo impianto legislativo parrebbe essere, non quello di una contrazione di tutele, quanto piuttosto quello di una modificazione della loro natura nella ricerca di un sostanziale equilibrio nella regolamentazione di interessi, senz’altro contrapposti, ma di pari rango costituzionale.


Chiara Colosimo New Forms of Protection in the event of Unfair Dismissals and the Scope for a more Practical Approach: Preliminary Remarks on Judicial Review

This paper examines the implementation of new forms of protection in the event of unfair dismissal and their scope of application as envisaged by Law No. 92/2012. More specifically, the focus is on the systematic attempt on the part of the Legislator to narrow down the discretionary power of the courts and to strike a balance in an increasingly difficult socio-economic scenario. The outcome of such an effort is a complex set of safeguards marked by potential defects when the process of dismissal begins, for which several types of remedies are provided, depending on the seriousness of the defects. The approach taken by the lawmakers is certainly a pragmatic one, for priority is given to the reason justifying the dismissal – yet considering the legal rather than the substantial dimension of the issue – so that the courts will need to consider – apart from possible wrongdoings on the part of the worker – the seriousness of the fault committed by the employer. In the main, the foregoing provisions do not seem to represent a scaling back of the protection granted to workers, but rather an attempt to strike a balance between competing interests which, while opposed, bear the same value in constitutional terms.
 

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