n. 3/2016
Vincenzo Luciani La riforma dell’apprendistato: rapporto con il contratto a tutele crescenti e “riordino” delle fonti di regolazione
Il saggio analizza la disciplina del contratto di apprendistato così come regolamentato dal d.lgs. n. 81/2015. In particolare l’autore si sofferma, nella prima parte del contributo, sul rapporto tra contratto di apprendistato e contratto a tutele crescenti, introdotto dal d.lgs. n. 23/2015, ed in particolare su come qualificare il rapporto di lavoro che intercorre tra azienda e l’apprendista confermato dopo la fine del periodo formativo. Nel saggio si prospettano due soluzioni diverse, in relazione al momento in cui è stato stipulato il contratto di apprendistato: se il rapporto con l’apprendista si è instaurato dopo il del 7 marzo 2015 (data di entrata in vigore del d.lgs. n. 23/2015) si tratterà di un contratto a tutele crescenti, se invece il rapporto è sorto precedentemente, si tratterà di un ordinario contratto di lavoro (non a tutele crescenti). Viene poi analizzata la problematica del recesso dal contratto di apprendistato, sia quello adottato dal datore di lavoro prima della fine del periodo formativo sia il recesso comunicato al giovane alla fine del periodo formativo, ma impugnato dal lavoratore per inottemperanza agli obblighi formativi. La seconda parte del saggio è dedicata al nuovo sistema di fonti in materia di apprendistato previsto dal d.lgs. n. 81/2015: l’autore evidenzia, nel confronto con la disciplina previgente, la decisa valorizzazione della fonte statale (sia la legge sia i regolamenti governativi) a scapito della legislazione regionale e delle fonti negoziali. L’intervento si giustifica per l’esigenza di superare l’inerzia delle regioni, ma solleva dubbi sulla sua conformità ai principi costituzionali in tema di ripartizione di competenze tra stato e regioni in materia di formazione professionale.
Vincenzo Luciani The reform of the apprenticeship contract: the relationship with the “contract with an increasing protection” and review of the sources of regulation
The article analyses the discipline of the apprenticeship contract as regulated by Legislative Decree n° 81/2015. The first part of the paper is focused on the relationship between the just-mentioned contract and another type of contract introduced by Legislative Decree n° 23/2015 (the so-called “contratto a tutele crescenti” – contract with an increasing protection), highlighting also the legal classification of the employment relationship between the employer and the apprentice hired after the end of the training period. The author envisages two different solutions depending on when the apprenticeship contract is concluded. If such a contract has been concluded after 7 March 2015 (when Decree n° 23/2015 entered into force), the employment contract is a contract with increasing protection, while if the apprenticeship has been concluded before that date, the contract is an ordinary contract of employment. Then the article deals with the cases of termination of the apprenticeship contract by the employer either during the planned training period or at the end of that period, in case that such a termination has been challenged by the employee for non-compliance with the training requirements. The second part of the article analyses the new system of the sources of the law provided by Legislative Decree n° 81/2015 and regulating the apprenticeship contract by comparing that system with the previous legislation on the matter. The author highlights the growing importance of the national legislation rather than of the regional legislation and collective bargaining. The legal intervention is due because of the inactivity of the Regions even though the author raises doubts about the compliance of the new legislation with the constitutional principles concerning the division of responsibilities between the State and Regions in the field of vocational training.