n. 3/2020
Ilaria Bresciani Il lavoro al tempo di Uber tra interventi normativi e orientamenti giurisprudenziali
Obiettivi: Il saggio si propone di affrontare il tema della qualificazione giuridica del rapporto che intercorre tra gli autisti e Uber. Metodologia: L’analisi è stata condotta sulla base della giurisprudenza, nazionale e sopranazionale, e degli strumenti di tutela introdotti per via legale dal d.l. n. 101/2019, conv. in l. n. 128/2019. Risultati: Il ruolo della piattaforma digitale allontana l’ipotesi dell’autoimprenditorialità, consentendo di inquadrare la questione sul piano giuslavoristico, tuttavia la possibilità (anche se limitata) di rifiutare l’esecuzione delle prestazioni porta a escludere la configurabilità di un rapporto subordinato. Limiti e implicazioni: La portata del d.l. n. 101/2019 è solo apparentemente modesta, poiché, alle tutele (irrazionalmente) selettive dedicate a coloro che trasportano beni, si accompagna l’impatto delle modifiche apportate all’art. 2, d.lgs. n. 81/2015. La norma così come riformulata appare più in grado di intercettare questa categoria di lavoratori (i driver) rispetto alla versione originaria, così come l’orientamento espresso dalla Corte di Cassazione (n. 1663/2020) può contribuire a una loro maggiore tutela. Originalità: Il contributo tenta di estendere il ragionamento sulle tutele applicabili ai lavoratori del food delivery al di fuori di tale settore, analizzandone gli effetti, con particolare riguardo ai driver che svolgono un servizio di trasporto di persone per conto della piattaforma digitale Uber.
Parole chiave: lavoro tramite piattaforme digitali, subordinazione e autonomia, collaborazioni eterorganizzate.
Ilaria Bresciani The work in Uber’s time between legal interventions and jurisprudential orientations
Objectives: The essay concerns the legal qualification of the relationship between the drivers and Uber. Methodology: The analysis is based on national and supranational jurisprudence, and on the protection tools introduced by law (d.l. n. 101/2019, conv. into l. n. 128/2019). Findings: The role of the digital platform excludes the hypothesis of self-entrepreneurship, and allows to frame the problem on a labor law level, however the possibility (even if limited) of refusing the performance of the services excludes the configurability of a subordinate relationship. Research limitations/implications: The impact of the d.l. n. 101/2019 is only apparently modest, because the (irrationally) selective protections dedicated to those who transport goods are accompanied by the impact of the changes made to art. 2, d.lgs. n. 81/2015. The law appears more capable of intercepting this category of workers (drivers) than the original version, just as the orientation expressed by the Court of Cassation (n. 1663/2020) can contribute to their greater protection. Originality: The contribution aims to extend the reasoning on the discipline applicable to food delivery workers outside this sector, analyzing the effects, with particular regard to the drivers of the Uber digital platform.
Keywords: digital platforms, dependent work and self-employment, collaborations organized by the client.